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Anziani e malattie croniche, la situazione in Toscana

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immagine malattie cronicheARS NEWS - 25/01/2013
Istituzioni, sanità pubblica e privata e il mondo dell’associazionismo si sono confrontati alla tavola rotonda su cronicità e non autosufficienza, organizzata nell’auditorium de La Nazione giovedì scorso 17 gennaio, per fare il punto della situazione in Toscana. Il quadro emerso è piuttosto critico: fondi sempre più risicati, malati sempre più numerosi, l’attuale sistema socio-sanitario che non riesce a far fronte alle reali necessità.

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Che cos'è la sanità d'iniziativa

immagine Che cos'è la sanità d'iniziativa
Che cosa si intende per sanità d'iniziativa
Per sanità d’iniziativa si intende un modello assistenziale di gestione delle malattie croniche che non aspetta il cittadino in ospedale (sanità di attesa), ma gli “va incontro” prima che le patologie insorgano o si aggravino, garantendo quindi al paziente interventi adeguati e differenziati in rapporto al livello di rischio, puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione. La sanità d'iniziativa costituisce uno dei nuovi modelli assistenziali della sanità toscana: il riferimento è il Chronic Care Model, che si basa sull’interazione proficua tra il paziente (reso più informato con opportuni  interventi di formazione e addestramento) ed i medici, infermieri e operatori sociosanitari.

Quali sono gli obiettivi della sanità d'iniziativa
La sanità d’iniziativa mira sia alla prevenzione che al miglioramento della gestione delle malattie croniche in ogni loro stadio e riguarda dunque tutti i livelli del sistema sanitario, con effetti positivi attesi sia per la salute dei cittadini che per la sostenibilità stessa del sistema. Nel Piano sanitario regionale 2008-2010 (punto 4.3 “Dalla medicina d’attesa alla sanità d’iniziativa”) questo modello è stato individuato per rispondere efficacemente alla tendenza all’invecchiamento della popolazione toscana (evidenziata dagli studi epidemiologici e demografici), che porta con sé un aumento della rilevanza delle patologie croniche e la modifica della domanda di assistenza.

L’ARS è coinvolta su più fronti nell’ambito del progetto della sanità d'iniziativa sia sul piano tecnico, con la produzione di una reportistica a favore del governo clinico delle cure primarie, sia sul piano della ricerca in quanto impegnata nello studio di impatto dell’implementazione del CCM (Chronic Care Model). I risultati dello studio di impatto sono stati presentati recentemente allo European Forum for Primary Care, a Goteborg, Svezia.

malattie croniche, assistenza alla cronicità, cure primarie

Convegno Agenas "I modelli organizzativi della medicina generale nella gestione delle patologie croniche" - Roma, 16 giugno 2011

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ARS NEWS - 16/06/2011
Nel corso degli anni si sono evolute varie strategie di integrazione nell’ambito dell’assistenza primaria: ne sono una dimostrazione i diversi modelli associativi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dalle forme più classiche (semplice, di rete, di gruppo) fino alle forme più complesse proposte dai recenti accordi collettivi nazionali.

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Cure primarie, il “modello toscano” punta sul territorio

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immagine aggregazioni funzionali territorialiARS SEGNALA - 07/02/2013
Realizzare le Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e le Unità complesse di cure primarie (UCCP), estendere progressivamente la sanità d’iniziativa e il Chronic Care Model, contenere le  liste di attesa. Questi gli aspetti-chiave degli accordi che l’assessore regionale al Diritto alla salute Luigi Marroni ha siglato in questi giorni con i rappresentanti dei medici.
Gli accordi toscani con i medici di famiglia e con gli specialisti ambulatoriali convenzionati sono i primi in Italia stipulati dopo l’approvazione della legge Balduzzi sulle cure primarie.

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Dati sanitari correnti in epidemiologia, l'ARS interviene al corso ISS

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immagine Uso epidemiologico dei dati sanitari correnti, l'ARS ha partecipato al corsoARS NEWS - 12/04/2013
L'ARS ha tenuto una lezione nel corso "Uso epidemiologico delle fonti di dati sanitari correnti" che si è tenuto presso l'Istituto superiore di sanità dal 3 al 5 aprile scorso.

Il corso, organizzato dal Laboratorio dei Sistemi di Babele, ha analizzato i sistemi integrati di dati sanitari, dal punto di vista concettuale, storico ed etico. Sono stati presentati anche diversi esempi di sistemi sviluppati in realtà locali. L'applicazione di algoritmi, la loro validazione e l'utilizzo in studi osservazionali sono stati illustrati sia dal punto di vista teorico che con l'uso di esempi ed esercitazioni.

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Diabete da 10 anni o più, triplica il rischio di ictus. L’ARS segnala lo studio su Stroke

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ARS SEGNALA - 24/05/2012
 Il rischio di subire un ictus aumenta con la durata del diabete di tipo 2, secondo un nuovo studio condotto dal dott. Mitchel Elkind, professore associato di Neurologia ed Epidemiologia al Sergievsky Center e al Centro medico della Columbia University.

Secondo questo studio pubblicato su Stroke, rivista dell’American Heart Association, il rischio di ictus triplica addirittura per chi ha il diabete da 10 anni o più. I risultati evidenziano la natura cronica del diabete e il fatto che questo danneggi – nel tempo – i vasi sanguigni.

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