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Il riordino delle cure primarie in Toscana: l'ARS al workshop Cineca e al convegno Simg

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immagine Il riordino delle cure primarie in ToscanaARS NEWS - 19/11/2013
In questo periodo di cambiamento, anche al sistema delle cure primarie è richiesto il passaggio ad un nuovo paradigma. Il modello tradizionale delle cure primarie si sta evolvendo, sulla base anche del Chronic Care Model e della Medicina di iniziativa con la istituzione delle AFT (Aggregazioni funzionali territoriali) e UCCP (Unità complesse cure primarie).

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Integrazione tra medicina generale e medicina specialistica, il convegno del 12 maggio a Firenze

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img convegno 12052017Il convegno ha come oggetto la strutturazione dei percorsi integrati rivolti a pazienti con patologie croniche, al centro del modello della sanità d’iniziativa e della sua revisione da parte della Regione Toscana.

L’obiettivo della giornata è quello di condividere principi ed esperienze di integrazione tra medici di medicina generale e specialisti, secondo il nuovo modello, con particolare riferimento agli aspetti organizzativi dell’integrazione. L’ARS darà il suo contributo alla giornata con una presentazione riguardante i modelli organizzativi implementati nelle Case della salute aderenti al progetto del Ministero della salute, di cui la Regione Toscana è capofila e l’ARS ente esecutivo, relativo all’identificazione da dati amministrativi del paziente complesso e conseguente presa in carico degli stessi.

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L'ARS partecipa al convegno su cure primarie, anziani e cronicità

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immagine L'ARS partecipa al convegno Cure primarie, anziani e cronicitàARS NEWS - 06/05/2013
Domani 7 maggio, alla Scuola Superiore Sant’Anna, si terrà il workshop dal titolo “Cure primarie, anziani e cronicità. Risultati ed esperienze internazionali e regionali a confronto”. Nel corso della giornata verranno analizzati i sistemi sanitari di tre diversi paesi (Svezia, Spagna e Cuba), ponendo l’accento sulla gestione dei pazienti anziani e della cronicità, per poi approfondire l’argomento in ambito regionale con le esperienze dell’Emilia Romagna e della Toscana.

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L'ARS partecipa al dibattito sulla sanità d'iniziativa in Toscana organizzato dal Consiglio regionale

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immagine La sanità d'iniziativa a tre anni dalla sua   sperimentazioneARS NEWS - 13/12/2013
Si svolgerà il 16 dicembre prossimo un nuovo incontro dal titolo "La sanità d'iniziativa a tre anni dalla sua sperimentazione" organizzato dal Consiglio regionale della Toscana nella sala degli Affreschi di via Cavour 4, a Firenze.

All'evento parteciperà Paolo Francesconi, dirigente ARS, con una presentazione dal titolo Il riordino dell’assistenza territoriale: evidenze di efficacia, in cui parlerà dell’efficacia delle forme associative dell’assistenza primaria per la gestione e cura delle malattie croniche, del progetto “Dalla medicina d’attesa alla sanità d’iniziativa” e del suo impatto e terminerà con alcune considerazioni sul riordino dell’assistenza territoriale.

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L’ARS alla guida del nuovo progetto CCM su malattie croniche e paziente complesso

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casa della salute
Il 6 giugno si è tenuta nella sede dell’ARS la prima riunione del comitato di direzione del progetto, finanziato dal Ministero della salute, dal titolo “Malattie croniche: supporto e valutazione comparativa di interventi per l’identificazione proattiva e la presa in carico del paziente complesso finalizzati alla prevenzione dei ricoveri ripetuti”.

A discutere dei modelli di presa in carico del paziente complesso le diverse unità operative che hanno dato vita a un confronto proficuo e stimolante tra realtà regionali ben diverse tra loro: Toscana, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna. Utilissimo anche l’apporto scientifico dell’Agenas, altra unità operativa coinvolta nel progetto, con il suo sguardo a ciò che nel mondo è stato già messo in campo per affrontare il problema della complessità, sfida quanto mai attuale, che coinvolge almeno il 3% della popolazione toscana con un notevole consumo di risorse e un peggioramento della qualità di vita dei cittadini coinvolti.

Il progetto, che vede la Regione Toscana come capofila e la cui direzione è affidata operativamente all’ARS, si inserisce nel progetto regionale sulla nuova sanità d’iniziativa e sperimenterà e supporterà i nuovi modelli di presa in carico del paziente complesso che saranno poi implementati in regione. Questo rende particolarmente interessanti gli sviluppi e le lezioni che potremo trarre dal progetto. Ora non resta che rimboccarsi le maniche e cogliere questa nuova sfida.


 

malattie croniche, salute degli anziani, assistenza territoriale

La cura del diabete in Toscana, evidenze ed esiti

immagine giornata mondiale diabete 2016
In Italia sono oltre 3 milioni e mezzo le persone con diabete di tipo 1 oppure di tipo 2: si tratta di oltre il 5% della popolazione. Quelle con diabete di tipo 1 - patologia cronica, autoimmune, insulino-dipendente, che colpisce soprattutto bambini e ragazzi - sono circa 300 mila e l’incidenza è in aumento, in Italia come nel mondo. Anche a livello mondiale le cifre sono rilevanti: 450 milioni di adulti con il diabete, che si stima possano arrivare a 640 milioni di persone entro il 2040. Preoccupante il fatto che, per un adulto con diabete su due, la malattia non sia diagnosticata: nella maggior parte dei casi si tratta di diabete di tipo 2, tipico dell'età adulta e spesso legato a stili di vita non sani (scarsa attività fisica, obesità, scorretta alimentazione). 

La giornata mondiale del diabete è l'occasione per porre l'accento sull'importanza dello screening, di una diagnosi tempestiva e di un trattamento precoce: le persone affette da diabete di tipo 1 o 2 rischiano infatti complicanze pericolose per la loro vita come cecità, malattie cardiovascolari, insufficienza renale, amputazione degli arti inferiori.

In occasione della giornata mondiale pubblichiamo sul nostro sito web anche le presentazioni del seminario La cura del diabete in Toscana: evidenze ed esiti, che ha recentemente fatto il quadro della situazione in Toscana, presentando diversi studi epidemiologici condotti da ARS, MeS, Ispo e dall’Azienda USL Toscana centro. Il seminario ha toccato aspetti importanti e presentato dati su:
  • Diagnosi incidentale del diabete in ospedale: è stato rilevato che una frazione non trascurabile dei diabetici “scopre” la malattia in maniera casuale durante un ricovero per un motivo che nulla ha a che vedere con il diabete. Accade per 4 ricoverati ogni mille, e in misura maggiore fra gli anziani e gli immigrati. Dalle analisi ARS, contrariamente a quanto si legge in letteratura, la prognosi di questi pazienti non è però statisticamente diversa da quella dei diabetici “noti”. 
  • Ospedalizzazioni per la patologia del piede di Charcot: si è sottolineato il rischio molto elevato di amputazioni.
  • Insufficienza renale nei diabetici: il 10,5% della popolazione toscana sopra i 45 anni ha uno stadio 3-5 di CKD (Chronic Kidney Disease - insufficienza renale), mentre nei diabetici questa percentuale raddoppia (20,5%) e la velocità di progressione della malattia è più elevata. La riduzione del GFR (tasso di filtrazione glomerulare, che misura la funzionalità renale) dà ragione di gran parte dell’eccesso di mortalità del paziente diabetico.
  • Pazienti in cura per il diabete seguiti da medici aderenti al progetto Sanità di iniziativa: si rileva per questi pazienti una maggiore adesione alle linee guida sul diabete ed anche un maggior ricorso all'ospedale, ma in maniera perlopiù programmata.

Al seminario sono stati inoltre presentati alcuni contributi scientifici su:
  • Effetto del diabete sul rischio di ictus: è stato rilevato un rischio molto più elevato per le donne nel periodo della menopausa.
  • Effetto dell’aderenza alle linee guida per il diabete sul rischio di eventi cardiovascolari: è stato rilevato che, anche in questo caso, le donne arrivano ad essere trattate adeguatamente nella loro patologia diabetica sempre piu’ tardi rispetto agli uomini.
  • Screening per il diabete gestazionale in gravidanza: è risultato il 20% piu’ comune per le ultra-quarantenni rispetto alle donne piu’ giovani di 25 anni; aumenta inoltre nelle donne obese, tra le primipare, e tra quelle che hanno un titolo di studio medio-alto.
  • Statine: questi farmaci, spesso utilizzati nei diabetici come prevenzione primaria e secondaria dagli eventi cardiovascolari, vengono considerati in letteratura anche dei potenti antinfiammatori. L'ARS ha inoltre stimato che le statine sono spesso associate anche alla riduzione del rischio di infezioni.
  • Pazienti diabetici colpiti da tumore: è stata sottolineata l'importanza che sia i pazienti che i medici che li seguono, non si “dimentichino” della patologia diabetica, e continuino, nonostante l’importante evento concomitante, a controllare il diabete secondo le principali indicazioni.

malattie croniche, assistenza alla cronicità