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La nuova Sanità d'iniziativa: i risultati, lo stato dell'arte e le prospettive del progetto CCM sul paziente complesso

evento nuova sanità d'iniziativa
A ridosso dell'approvazione del nuovo progetto regionale sulla nuova sanità d'iniziativa,
l'Azienda USL Toscana Sud-est, con il contributo di un comitato scientifico a cui partecipa anche l'ARS, ha organizzato un importante evento regionale dove, per la prima volta, si presentano le linee della nuova sanità d'iniziativa.

Molto rilevante il contributo dell'ARS. Valentina Barletta presenta una sintesi dei risultati degli studi condotti dall'ARS sull'impatto dell'attuale modello di sanità d'iniziativa.

Paolo Francesconi presenta i contributi di due progetti del CCM - Ministero della salute sulla gestione del paziente complesso, uno del programma 2012 e già concluso, ed uno del programma 2015 ed appena iniziato hanno portato e potranno portare alla nuova sanità d'iniziativa a livello regionale.

In particolare, nel contesto del primo progetto, l'ARS ha definito e validato un algoritmo per l'identificazione sulla base di dati correnti dei pazienti high risk/high cost che sarà utilizzato anche nel progetto regionale. Nel contesto del secondo progetto, coordinato dall'ARS, si piloterà in almeno una Aggregazione funzionale territoriale (AFT) in ciascuna delle tre attuali ASL della Toscana un modello di care management del paziente complesso e, al contempo, si svolgerà un'importante attività di bench-marking con alcuni progetti già avviati in alcune regioni italiane.

Infine, Fabio Voller presenterà alcune evidenze sull'efficacia di azioni di prevenzione nel contesto delle cure primarie.

malattie croniche, assistenza territoriale

La nuova sanità d’iniziativa toscana: il ruolo dell'ARS

  • Ordinamento: nessun ordinamento
sanitainiziativa ars 2016
Con la delibera n. 650 del 5 luglio, la Giunta regionale toscana ha finalmente approvato il progetto sulla nuova sanità d’iniziativa. Il nuovo modello prevede il superamento dell’approccio “a canne d’organo”, che ha caratterizzato il progetto fin dall’inizio, nel 2010, e dà indicazioni per interventi di sanità d’iniziativa rivolti a tre target di pazienti da sviluppare all’interno delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) dei Medici di medicina generale (MMG).

Si prevede innanzitutto la presa in carico degli assistiti complessi (target A), ovvero a più alto rischio di ricoveri ripetuti per condizioni croniche effettivamente ancora suscettibili di cure territoriali, con interventi di care management che vedono coinvolti, oltre ai MMG, anche infermieri e specialisti di riferimento. Si tratterà, essenzialmente, di condividere ed implementare Piani assistenziali personalizzati per garantire un maggior coordinamento dell’assistenza complessivamente erogata, usufruendo anche di nuove “modalità di raccordo tra medicina generale e livello specialistico, che prevedano l'utilizzo di agende dedicate”.

L’attuale modello di presa in carico degli assisti con diabete secondo il Chronic Care Model (basato sul supporto all’autocura dei pazienti e sulla garanzia di un percorso diagnostico-terapeutico) sarà poi esteso anche agli assistiti ipertesi ad alto rischio cardiovascolare secondo il rischio individuale del progetto ISS-cuore (target B1). Nel contempo, agli assistiti affetti da altre condizioni croniche già presi in carico con il modello attuale (scompenso cardiaco, BPCO, pregresso ictus), che non si “qualificheranno” né come pazienti complessi né come pazienti ad rischio cardiovascolare, si garantiranno almeno interventi di counseling di gruppo (target B2).
Si prevede infine un contributo delle AFT agli interventi di promozione della salute organizzati dalle Zone-Distretto / Società della Salute ed indirizzati a tutta la popolazione (target C).

Cospicuo il coinvolgimento dell’ARS
I pazienti complessi (target A) saranno “preliminarmente identificati dall'Agenzia regionale di sanità utilizzando dati correnti del Sistema Informativo Sanitario Regionale sulla base di criteri ex ante elaborati e testati. L’elenco dei pazienti viene successivamente revisionato dal MMG, che definisce l’eligibilità dei pazienti ai fini della presa in carico e lo integra con i nominativi dei pazienti che ritiene debbano comunque essere inclusi in quanto complessi e ad alto rischio”.

Come si legge nell’allegato alla delibera, la presa in carico dei pazienti complessi con interventi di sanità d’iniziativa costituisce l’oggetto di studio del progetto "Malattie croniche: supporto e valutazione comparativa di interventi per l'identificazione proattiva e la presa in carico del paziente complesso finalizzati alla prevenzione dei ricoveri ripetuti", presentato dalla Regione Toscana nell'ambito del programma nazionale CCM 2015 e coordinato dall'ARS.

Il progetto, che coinvolge anche le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Sardegna e l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), si propone di supportare e valutare in modo comparativo modelli proattivi e coordinati di presa in carico dei pazienti complessi, affetti da multimorbidità, sia per quanto riguarda la loro identificazione che la loro presa in carico. La condivisione dei risultati di tale progetto potrà portare ad un perfezionamento degli interventi in corso nell'ambito delle azioni della sanità d'iniziativa sul paziente complesso in Toscana.

L’Agenzia regionale di sanità sarà infine rappresentata sia nel “Coordinamento Regionale delle Aziende e Referenti Aziendali”, organo tecnico che supporterà la Regione nella gestione delle attività a livello territoriale, sia nella “Commissione regionale di monitoraggio sull’attuazione della Sanità d’iniziativa” (CO.R.M.A.S).

Come per il modello precedente, l'ARS ed il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, per le proprie competenze, effettueranno valutazioni di impatto in termini di qualità delle cure, costi sostenuti ed esiti di salute. I risultati potranno essere anche sintetizzati sotto forma di indicatori da veicolare attraverso i report di AFT a supporto delle attività di audit della medicina generale.

malattie croniche, assistenza territoriale

La riorganizzazione della sanità toscana: tra intensità di cura e chronic care model

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assistenzaARS NEWS - 11/10/2013
La riorganizzazione della sanità toscana costituisce uno dei temi centrali di discussione in due diversi convegni a cui l'ARS è invitata a partecipare.

Al convegno Innovazione e ricerca: quale impatto sulle cure primarie, che si tiene oggi a Bologna, l'intervento di Paolo Francesconi, dirigente ARS, approfondisce il tema dell'impatto dell'ospedale per intensità di cura sulle attività territoriali.

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