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Online il rapporto dell'ARS sull'impatto della sanità d'iniziativa in Toscana

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immagine Online il rapporto dell'ARS sull'impatto della sanità d'iniziativa in ToscanaARS NEWS - 27/11/2013
E’ stato pubblicato, in formato pdf, scaricabile sul nostro sito web, il Rapporto sull’impatto della sanità d’iniziativa in Toscana a tre anni dall’avvio della sperimentazione.
Il documento, corredato da una sintesi della normativa che ha portato all’adozione del Chronic Care Model in Toscana, presenta i risultati relativi alle diverse patologie gestite con il nuovo modello di cura e assistenza: diabete mellito tipo II, scompenso cardiaco, pregresso ictus e BPCO.

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Patologie croniche, l'assistenza è peggiore nei giovani e nei più anziani: il nuovo studio pubblicato su PLOS ONE

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malattie cronicheARS SEGNALA – 14/04/2014
Sono appena apparsi sulla prestigiosa rivista "open access" PLOS ONE i risultati del nuovo studio condotto sui dati del progetto VALORE, un progetto cui l'ARS ha contribuito in modo decisivo. A essere messa sotto la lente di ingrandimento di Alessandra Buja, ricercatrice dell'Università di Padova, stavolta è la differenza, all'interno della popolazione affetta da patologie croniche, tra come le linee guida per l'assistenza sono seguite tra le persone appena entrate nell'età anziana (65-74 anni) e gli altri, più giovani o più anziani.

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Paziente diabetico: l’ARS presenta in Umbria il modello toscano di presa in carico

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immagine Il modello toscano di presa in carico del paziente diabeticoARS NEWS - 27/11/2014
Sabato 29 novembre presso la Scuola umbra di amministrazione pubblica in occasione del workshop dal titolo “Piano regionale diabete – PDTA regionale per il diabete mellito di tipo 1 e 2” saranno presentati il Piano nazionale e regionale per il diabete e il nuovo Piano diagnostico terapeutico regionale umbro previsto per questa tipologia di pazienti.

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Portale PrOTer e nuovi report AFT presentati ai medici di comunità e ai coordinatori di AFT il 3-8-9 maggio

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immagine proter
L'ARS Toscana ha organizzato una giornata formativa, ripetuta in 3 date e in 3 sedi diverse - il 3 maggio a Firenze, l'8 maggio a Pontedera ed il 9 maggio a Poggibonsi - rivolta ai medici di comunità delle aziende sanitarie toscane. In questa giornata verrà affrontato il tema del governo clinico per le cure primarie, supportato dai report di AFT contenenti informazioni sulla gestione delle principali malattie croniche che interessano gli assistiti toscani.

Il report AFT è stato impostato nell’ottica del Triple Aim, framework concepito per migliorare simultaneamente la salute della popolazione, gli esiti del paziente e ridurre i costi pro-capite a beneficio delle comunità. I dati presenti nel report, che in questa nuova versione sono navigabili direttamente dal portale PrOTer dell'ARS, in cui sono raccolte le informazioni sull'assistenza territoriale in Toscana, sono un'utile base per il confronto in sede di audit tra medici di medicina generale e medici di comunità.

All'evento (gratuito) sono attribuiti 4 crediti formativi. La partecipazione è su invito.

AFT

Pre-diabete e rischio di ictus

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immagine Pre-diabete e rischio di ictusARS SEGNALA - 19/10/2012
Un recente studio del Prof. Ovbiagele dello Stroke Center e del dipartimento di Scienze Neurologiche dell’Universita’ della California ha identificato il pre-diabete (definito come una ridotta capacita’ di assorbimento del glucosio di 110-125 mg/dL oppure una ridotta tolleranza del glucosio stesso) come una possibile condizione associabile ad un maggior rischio di contrarre un ictus.

Lo studio e’ stato condotto su 15 coorti di pazienti, per un totale di 760.925 individui e per un periodo che va dal 1947 al 2011. Selezionate le coorti dove l'inclusione di pazienti con diabete non correttamente diagnosticato è pressoché nulla, è emerso che il pre-diabete aumenta il rischio di futuro ictus, con un rapporto di 1.20 (OR, p=0.002) per coloro che hanno intolleranza al glucosio, e un rapporto che varia tra 1.07 – 1.35 (OR, p=0.002) per coloro che hanno entrambe le condizioni, intolleranza e ridotto assorbimento.

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Quanti cittadini soffrono di epilessia in Toscana? I risultati di uno studio condotto con dati correnti

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    • Consulta l'abstract dell'articolo sullo studio, pubblicato a gennaio sulla rivista Neurological Science
immagine epilessia
La prevalenza dell’epilessia nel mondo varia da 4 a 10 casi ogni mille residenti. In Italia non sono stati condotti studi epidemiologici basati su grandi popolazioni: per questo motivo l'ARS ha condotto uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista Neurological Sciences, nel quale ha stimato la prevalenza dell’epilessia in Toscana, basandosi sull’esclusivo utilizzo dei flussi correnti. Con la collaborazione di un gruppo di neurologi afferenti a due dipartimenti dell'ASL Centro, abbiamo definito un algoritmo per identificare i casi prevalenti basandoci sull'utilizzo dei farmaci, sulle prestazioni ambulatoriali e sulle ospedalizzazioni, che ci ha consentito di stimare il numero di pazienti affetti da epilessia in Toscana.

L’algoritmo identifica, al 31 dicembre 2015, 35.950 casi prevalenti di epilessia (vedi Tabella 1), con una prevalenza grezza di 9,6 casi per 1.000 residenti. La prevalenza risulta essere più alta tra gli ultra 65enni, senza sostanziali differenze di genere (circa 15 epilettici ogni 1.000 residenti), mentre le prevalenze più basse si osservano tra i bambini/ragazzi al di sotto dei 15 anni (3-4 casi ogni 1.000 residenti).

                      Tabella 1 - Prevalenza epilessia
immagine epilessia tabella 1


Algoritmo di cattura e validazione: descrizione

L’algoritmo di cattura prevedeva che, entro la fine dell’anno 2015, un paziente considerato epilettico presentasse almeno una tra le seguenti condizioni:
  • almeno un EEG in ospedale o in ambulatorio con almeno due prescrizioni di farmaci antiepilettici (sia specifici che aspecifici) distanziate 12 mesi
  • almeno due prescrizioni di farmaci specifici distanziate 12 mesi
  • una ospedalizzazione con diagnosi primaria o concomitante di epilessia (ICD9CM 345*)

                      Tabella 2 - Descrizione farmaci antiepilettici dell'algoritmo di cattura
immagine epilessia tabella 2


Di questi 35.950 individui intercettati, il 74% soddisfaceva il punto a dell’algoritmo, il 42% il punto b, mentre solo il 25% era stato ospedalizzato con diagnosi di epilessia (punto c). Questa coorte così “intercettata” è stata poi confrontata con una lista di 756 pazienti affetti da epilessia, comunicati dai referenti dei due centri neurologici dell’ASL centro (Firenze e Prato): pertanto è stato possibile stimare la sensibilità dell’algoritmo (cioè la probabilità che un malato venga intercettato dall'algoritmo, ovvero che risulti test-positivo) nell’87.3%.

Per la stima della specificità dell'algoritmo (cioè la probabilità che un soggetto sano non venga intercettato dall'algoritmo, ovvero che risulti test-negativo) è stata invece stimata una coorte di non epilettici attraverso i flussi amministrativi, caratterizzata da 2.174.437 di individui residenti in Toscana che non avessero mai avuto una visita neurologica, ne’ una TAC, ne’ una risonanza magnetica, sia in regime ambulatoriale che ospedaliero. La specificità stimata risulta molto alta: pari al 99.9%.

Con questo lavoro si è dunque dimostrato che è possibile, con livelli molto buoni di attendibilità, stimare la prevalenza dell’epilessia in Toscana utilizzando dati amministrativi, quindi con procedure a basso costo ma che al tempo stesso consentono di monitorare i percorsi sanitari di questi pazienti, sia allo scopo di migliorarne l’assistenza, sia a quello di ridurre eventuali sprechi derivanti dalla loro potenziale cattiva gestione.






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