TIRRENO PRATO PISTOIA MONTECATINI 29 novembre 2014  pag. XII
PRATO. Lunedì 1 dicembre si celebra il World AIDS Day, la Giornata mondiale per la lotta contro l'Aids istituita nel 1988 dall'Organizzazione mondiale della sanità e dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per ricordare i progressi nella cura, prevenzione e informazione dell'Aids e sensibilizzare la comunità internazionale verso l'impegno contro l'Aids. Nell'unità operativa malattie infettive dell'ospedale di Prato attualmente, sono seguite 543 persone (393 maschi e 150 femmine).
Delle persone seguite, gli italiani sono 367 (295 maschi e 72 femmine), 176 sono i soggetti di nazionalità estera (98 maschi e 78 femmine). Di tutti i soggetti seguiti, la maggior parte (circa l'80%) è in trattamento con farmaci antiretrovirali.

CORRIERE TOSCANA 26 settembre 2014  Pag. 31
Nel periodo 2011-2012 si sono registrati 11.225 accessi ai pronto soccorso toscani

FIRENZE - Sicurezza alla guida e stili di vita. Sono tanti, e provenienti da vari fonti, i dati che certificano come alimentazione, attività fisica, fumo di tabacco, disturbi del sonno, consumo di farmaci e sostanze incidano sulla qualità dell'attenzione e sulla capacità di reazione, caratteristiche fondamentali per una buona condizione alla guida.

Gli incidenti e i traumi in Toscana Nel periodo 2011-2012 (Fonte: Ars Agenzia regionale Sanità) si sono registrati 11.225 accessi ai pronto soccorso toscani: il 58,7% per sinistri occorsi in strada, in età 0-17 anni, sono riferibili a maschi, così come il 60,5% degli accessi per traumi.

SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA 23 settembre 2014
Un’evidenza oramai ben consolidata è che la salute degli adulti si gioca fin da quando siamo bambini, anzi fin già dall’utero materno. Sufficiente a far anticipare fin dalla prima infanzia l’impegno per la prevenzione delle malattie croniche, che negli scenari futuri domineranno la vita di un numero sempre maggiore di persone.

SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA 23 settembre 2014
Rapporto ARS La partnership tra agenzia e AOU fiorentina

I bambini toscani presentano condizioni di salute e stili di vita migliori rispetto alla media nazionale. È quanto emerge dal Documento dell’Agenzia regionale di Sanità “La salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana” frutto della collaborazione con l’Aou Meyer.
Nel 2013 in Toscana sono nati 29.822 bambini, come in Italia in costante calo dal 2008, anno di picco in cui si erano registrati 33.166 nati. Per la prima volta si assiste a un calo delle nascite anche nella popolazione straniera che comunque rappresenta più di un quarto dei nati. I nuovi nati nascono da madre di età sempre più elevata (32 anni), e sempre più spesso da procreazione medicalmente assistita e di conseguenza sono in aumento i nati da gravidanza gemellare (3,5%). Nonostante questo i nati pretermine e sottopeso rimangono costanti intorno al 7%, indicatore di un buon livello dell’assistenza ostetrico-perinatale. I programmi della Regione Toscana si sono rivelati efficaci anche per la promozione dell’allattamento al seno e per la prevenzione della Sids (Sudden infant death syndrome).

SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA 23 settembre 2014
Nel documento aspetti demografici, nuovi nati, stili di vita e vaccini

Il rapporto “La salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana” realizzato dall’Agenzia regionale di sanità (Ars), è stato presentato in occasione di uno specifico convegno che si è svolto il 29 maggio scorso presso l’Istituto
degli Innocenti a Firenze. Il documento, diviso in quattro parti principali, è frutto della collaborazione fra l’Ars e l’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer, e fa il punto sulla salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana, con informazioni su aspetti demografici, nascite, stili di vita e alcune tematiche di salute.

SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA 23 settembre 2014

Il documento “La salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana” contiene numerosi dati utili alla riflessione, ma altri aspetti, a nostro avviso importanti, attendono di essere studiati. Tra questi ci sembra prioritario il problema dei bambini clinicamente complessi. Negli ultimi anni anche in Italia, come in tutto il mondo industrializzato, si è assistito a un inarrestabile incremento di questi casi (in Usa sono circa 3 milioni con un tasso di incremento del 5% annuo: il 4% della popolazione pediatrica che secondo alcune analisi assorbe il 40% delle risorse) e anche al Meyer ormai la maggior parte delle giornate di degenza erogate sono indirizzate a bambini affetti da patologie croniche complesse. Questi bambini si differenziano da quelli con patologia cronica identificata proprio perché non hanno un’unica malattia, e quindi non hanno uno specialista di riferimento, ma hanno una serie di problemi che necessitano di team clinici multispecialistici e della presenza di una rete assistenziale regionale ospedaliera e domiciliare, medica e infermieristica.