Approcci innovativi di early-warning in ambito scolastico nel periodo pandemico. I risultati dello studio CCM 2020


7/5/2024
I risultati del progetto CCM 2020 Approcci innovativi di early-warning in ambito scolastico nel periodo pandemico sono stati presentati nell’ambito del XLVIII congresso AIE durante la sessione dedicata alla promozione della salute e prevenzione. Il progetto, di cui l’Agenzia regionale di sanità è stata capofila, ha coinvolto 4 regioni: Toscana, Veneto, Puglia e Friuli Venezia-Giulia.

L’obiettivo dello studio è stato quello di sviluppare e testare, in un momento di emergenza pandemica, procedure di screening in ambito scolastico per l’identificazione di casi asintomatici di COVID-19 nella popolazione scolastica di età compresa tra i 14 e i 19 anni.

Difatti, durante il periodo pandemico la chiusura delle scuole è stata una fra le prime misure messe in atto per ridurre la trasmissione del COVID-19. Nonostante la minore aggressività del virus riscontrata nella popolazione scolare, le evidenze hanno mostrato come gli studenti rappresentassero un potenziale veicolo del virus, determinando un rischio per la circolazione del virus SARS-CoV-2 e per il possibile contagio di soggetti fragili in contesti quali ad esempio il nucleo familiare. L’elevata mobilità degli studenti, così come la promiscuità degli ambienti scolastici hanno acceso il dibattito pubblico nel cercare di definire le misure di contenimento più adeguate da adottare per ridurre il rischio di diffusione del virus. Da qui l’esigenza di definire come intercettare i casi asintomatici all’interno della popolazione scolastica, per cercare di ridurre il rischio di contagio e abbattere la circolazione del virus.

Pertanto, il progetto CCM 2020 è nato dall’esigenza di studiare da un lato la pandemia nel pieno della sua fase acuta e dall’altro, dalla volontà di sperimentare metodologie per contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2 all’interno degli istituti scolastici delle regioni partecipanti.

Con l’obiettivo di valutare l’efficacia in ambito scolastico di procedure di screening, rispetto alle procedure standard previste per il contenimento della diffusione del virus a livello regionale, si è ritenuto necessario effettuare un confronto tra scuole trattate, ovvero sottoposte a screening, con delle scuole di controllo.
A tale scopo è stato implementato un piano di screening a rotazione sugli studenti (14-19 anni) frequentanti le scuole secondarie di secondo grado di 4 regioni italiane tra settembre 2021 e maggio 2023. Nelle regioni partecipanti si è cercato di coinvolgere 2 scuole da sottoporre a screening e 4 scuole controllo, con un rapporto 1:2 fra casi e controlli. L’arruolamento degli studenti è avvenuto mediante base volontaria tramite firma di un consenso informato.

Lo screening prevedeva l’esecuzione di test ripetuti, eseguiti a rotazione ogni 15 giorni, attraverso l’uso di test molecolari salivari. La registrazione dei casi positivi notificati dalle scuole controllo è avvenuta mediante un applicativo dedicato.

Sono state arruolate 16 scuole sperimentali e 32 di controllo, con 2.527 studenti sottoposti a screening attivo e 29.228 studenti di controllo (totale iscritti alle scuole). Fra gli studenti aderenti, 2.348 hanno registrato almeno un tampone valido per l’analisi, con una media di circa 5 tamponi per soggetto. Il braccio sperimentale ha visto la somministrazione di 11.475 tamponi totali, di cui 9.177 validi per l’analisi, con una perdita del 20% dei test. Dei tamponi validi nell’intero biennio, 89 (3,5%) sono risultati positivi. Nelle scuole controllo i positivi rilevati hanno rappresentato il 6,5% del totale degli iscritti (N=1.895). Sono stati registrati picchi di infezione nei mesi invernali e nel periodo autunnale di riapertura delle scuole, risultato analogo a quanto riscontrato nella popolazione generale. È stata rilevata una progressiva diminuzione dell'adesione allo screening attivo (scuole caso), con un numero di aderenti che è passato da 2.233 nell’a.s. 2021-2022 a 294 nell’a.s. 2022-2023. Se nel biennio di studio le scuole controllo registrano sempre un numero maggiore di positivi, a dicembre 2022 si verifica un’inversione, con il 2,6% di positivi nelle scuole caso contro lo 0,3% nelle scuole controllo.

Figura 1. Casi COVID-19 notificati nelle scuole caso e controllo. Settembre 2021-maggio 2023
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I limiti che emergono dallo studio mostrano come la volontarietà alla base della partecipazione al piano di screening abbia ridotto fortemente l’adesione allo screening attivo (scuole caso). Ciò è testimoniato dal numero di adesioni, le quali passano da 2.233 durante l’anno scolastico 2021-2022) a solo 294 nell’anno scolastico 2022-2023.

A riprova di questo, si evidenzia come nella prima parte dello studio, le scuole-controllo registrano sempre un maggior numero di casi positivi rispetto a quelli intercettati dallo screening attivo condotto nelle scuole caso.

Tuttavia, superata la fase emergenziale della pandemia e aboliti gli strumenti di sorveglianza della popolazione generale (es. DAD, green pass ecc.), lo screening mostra la sua efficacia nell’individuazione precoce dei casi asintomatici di COVID-19 mettendo in evidenza come, nonostante la scarsa adesione della popolazione studentesca, la circolazione del virus fosse ancora presente.


A cura di:
» Caterina Milli - ARS Toscana