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Adolescenti, una generazione in trasformazione. Episodio 2

La “fotografia” dell’indagine EDIT 2025 su fumo, alcol e uso di sostanze illegali da parte degli adolescenti toscani.

S.Olivadoti, F.Voller
Data pubblicazione: 18 Dicembre 2025 F.Voller S.Olivadoti

A cura di: S. Olivadoti, F. Voller


Continuiamo sul nostro sito web il percorso di approfondimento dei temi trattati dall’indagine EDIT 2025, che da vent’anni offre uno strumento unico per comprendere l’evoluzione degli stili di vita e dei comportamenti di salute degli adolescenti toscani.

La possibilità di confronto ventennale consente oggi di leggere i cambiamenti con maggiore profondità: conoscere come vivono oggi gli adolescenti significa costruire le basi per politiche di prevenzione capaci di intervenire sulle vulnerabilità emergenti e rafforzare i fattori protettivi, investendo nella salute futura dell’intera popolazione.

Gli argomenti trattati in questo nostro secondo approfondimento:


Fumo: dal calo delle sigarette tradizionali al boom delle sigarette elettroniche

L’abitudine al fumo in adolescenza è anch’esso un fenomeno in trasformazione e continua a rappresentare una sfida per la sanità pubblica. Il quadro emerso da EDIT 2025 mostra un cambiamento chiaro nei modelli di consumo. Mentre il consumo di sigarette tradizionali diminuisce, cresce l’uso delle sigarette elettroniche, diventando la forma principale di consumo di nicotina fra gli adolescenti. I fumatori regolari sono in aumento, con percentuali particolarmente alte tra i più giovani. Le differenze di genere si riducono per il fumo tradizionale, ma si accentuano per le e-cig, dove le ragazze risultano il gruppo più esposto. 

Sperimentazione diffusa tra i giovani

Quasi la metà degli adolescenti ha provato a fumare almeno una volta (48,7%), con una maggiore sperimentazione tra le ragazze (53,2% contro 44,4%) e tra i giovani italiani rispetto agli stranieri (49,9% vs 44,9%) o ai nati in Italia da famiglie straniere (39,5%).

Fumatori regolari: stabili, ma attenzione ai forti fumatori e ai fumatori precoci

Il consumo regolare di sigarette tradizionali è stabile, con differenze di genere ormai annullate: nel 2025 il 14,8% degli adolescenti (14,6% femmine, 14,9% maschi) fuma sigarette tradizionali regolarmente e il 12,9% lo fa occasionalmente.

Tuttavia, cresce la quota dei forti fumatori, cioè di chi consuma più di dieci sigarette al giorno (33,5% del campione, il 40,7% tra i soli maschi), un segnale di preoccupazione nonostante la stabilità complessiva del fenomeno.

L’età gioca un ruolo fondamentale: più si cresce, più aumenta la probabilità di fumare regolarmente, fino a interessare oltre un quarto degli adolescenti di 19 anni. Anche la cittadinanza conta: i giovani stranieri tendono a fumare regolarmente più degli italiani, mentre i ragazzi stranieri nati in Italia mostrano percentuali molto più basse.

L’inizio precoce del consumo è un altro fattore critico: quasi la metà dei fumatori regolari ha cominciato tra i 14 e i 15 anni, e cresce la quota di chi inizia prima dei 12 anni (2,7% nel 2025).

Avere genitori fumatori aumenta ulteriormente la probabilità di diventare un fumatore regolare, sottolineando il ruolo della famiglia nel consolidamento delle abitudini di consumo.

Fumatori regolari e occasionali di sigarette, per genere – Valori per 100 rispondenti d’età 14-19 anni

tab 8.2 fumo EDIT

Sigaretta elettronica: sempre più diffusa, il prodotto preferito dalle ragazze 

L’uso della sigaretta elettronica è ampiamente diffuso: quasi la metà degli studenti (47,5%) l’ha utilizzata almeno una volta. L’utilizzo delle e-cig è in aumento tra le ragazze (38,1% nel 2018 vs 53,2% nel 2025) e tra gli studenti più grandi (fino al 62,3% tra i 19enni), mentre è in calo tra i maschi (53,4% nel 2018 vs 42,2% nel 2025).

Provato a fumare sigarette elettroniche almeno una volta nella vita, per genere – Valori per 100 rispondenti d’età 14-19 anni

tab 8.6 fumo EDIT

L’uso frequente è in forte aumento: il 21,1% ha utilizzato la sigaretta elettronica tutti i giorni negli ultimi 30 giorni (8,9% del 2022). L’utilizzo quotidiano cresce con l’età (dal 15,3% dei 14enni al 22,2% dei 19enni) e diventa una forma di consumo dominante. Il consumo regolare di e-cig è più diffuso tra gli italiani (32,5%) rispetto agli stranieri (27,4%) e ai nativi stranieri (26,8%).

Abitudine al fumo (sigaretta tradizionale e/o elettronica), per genere – Valori per 100 rispondenti d’età 14-19 anni

tab 8.11 fumo EDIT

Policonsumo: sempre più giovani combinano prodotti diversi

Molti adolescenti combinano diversi prodotti a base di nicotina: il 35,5% degli adolescenti toscani è un fumatore regolare di prodotti a base di nicotina, ma solo il 3,9% fuma esclusivamente sigarette tradizionali, il 20,9% fuma solo sigarette elettroniche, mentre  il 10,6% è policonsumatore.  

Le ragazze risultano più spesso consumatrici abituali di e-cig (25,5% vs 16,6% dei maschi) e più frequentemente policonsumatrici (11,4% vs 9,8%).

Preoccupa in particolare il dato dei minorenni: quasi un 14enne su cinque (19,8%) fuma regolarmente. La serie storica mostra che, nonostante il calo delle sigarette tradizionali, il totale dei fumatori regolari è in aumento, trainato dalla diffusione delle e-cig. Il passaggio dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica è più frequente tra le ragazze (38,9% vs 30,4% dei maschi), mentre i maschi tendono a restare più legati al fumo tradizionale (34,1% vs 27,9%).

Fumo a scuola: il divieto resta difficile da applicare

La maggioranza degli studenti (74,1% nel 2025, contro il 67,9% nel 2022) riferisce di aver visto qualcuno fumare nelle aree scolastiche o nei dintorni della scuola. Questo segnala come il rispetto delle norme anti-fumo sia ancora difficile da garantire, evidenziando la necessità di interventi educativi e di controllo mirati.

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Alcol: weekend e socialità dettano i nuovi ritmi del consumo

Anche il modello di consumo di alcol tra gli adolescenti toscani è in evoluzione: si è passati da un modello mediterraneo, moderato, quotidiano e legato ai pasti, a un modello più globalizzato, caratterizzato da episodi intensi, spesso concentrati nei weekend. Questo cambiamento riflette una tendenza europea verso stili di consumo più legati alla socialità serale, al gruppo e alla sperimentazione, tipici dei contesti nordici.

Anche se il consumo complessivo non diminuisce, le modalità cambiano: c’è meno consumo quotidiano e più episodi intensi nel fine settimana. Le differenze di genere si riducono, con le ragazze sempre più partecipi dei modelli di consumo dei coetanei maschi. Oggi binge drinking e ubriacature sono i principali indicatori di rischio, associati a disagio psicologico, basso rendimento scolastico e incidenti. I risultati sottolineano l’urgenza di interventi mirati sulla prevenzione dei consumi intensi, sul lavoro con i gruppi di pari e sul rafforzamento dei messaggi di sicurezza stradale.

Bere è ormai un’esperienza comune, con consumi simili tra ragazze e ragazzi

Il consumo di alcol resta molto diffuso tra gli adolescenti e non mostra cali nel tempo. Nel 2025 bere diventa sempre più frequente con l’aumentare dell’età, coinvolgendo soprattutto i ragazzi più grandi 8 (dal 61,7% dei 14enni all’88,6% dei 19enni). Le differenze di genere si sono ormai attenuate: oggi ragazze e ragazzi presentano livelli di consumo simili: il 79,3% delle ragazze e il 77,9% dei ragazzi consumano alcol. Rispetto alle prime edizioni dell’indagine, in cui bevevano soprattutto i maschi, emerge una partecipazione piena delle ragazze agli stessi contesti e modelli di socialità legati all’alcol.

Podio delle bevande preferite, per età e genere – Bevande più consumate tra i rispondenti d’età 14-19 anni

tab 9.2 alcol EDIT

Superalcolici e aperitivi al centro della socialità giovanile

Birra e superalcolici sono le scelte principali tra i ragazzi, con progressiva intensificazione tra 17 e 19 anni, mentre le ragazze consumano spesso aperitivi e superalcolici. Dai 16 anni in su, i superalcolici diventano la bevanda più diffusa, legata alle occasioni ricreative e alla socialità.

Weekend: il momento chiave del consumo

La maggior parte dell’alcol viene consumata dagli adolescenti nel fine settimana, con le ragazze leggermente più coinvolte. Questo conferma il passaggio da un consumo quotidiano a un modello concentrato nei momenti di socialità serale. 

Consumo di alcol nel weekend, per genere – Percentuale di alcol consumata durante il weekend sul totale di alcol consumato nella settimana tra i rispondenti d’età 14-19 anni

fig 9.3 alcol EDIT

Binge drinking, consumi episodici intensi che aumentano con l’età

Più di un adolescente su tre (36,9%) riferisce almeno un episodio di binge drinking nell’ultimo anno. Gli episodi di consumo intenso crescono con l’età (dal 15,3% dei 14enni al 50,7% dei 19enni) e si associano a disagio psicologico (45,4%) e basso rendimento scolastico (fino al 56,1%), evidenziando un intreccio tra vulnerabilità emotiva, difficoltà scolastiche ed eccessi nel consumo. La differenza di genere è ancora marcata: eccedono nel consumo il 40,2% maschi vs il 33,5% delle femmine.

Le ubriacature seguono lo stesso trend, diventando indicatori sensibili del rischio legato al consumo di alcol tra i giovani.

Binge drinking (almeno un episodio nell’ultimo anno), per distress psicologico – Valori per 100 rispondenti d’età 14-19 anni

fig 9.5 alcol EDIT

Alcol, guida e incidenti stradali: meno casi rispetto al passato, ma rischio ancora presente

Circa un adolescente su otto (13,3%) con patente ha guidato almeno una volta dopo aver bevuto, in sensibile calo rispetto al 2005 (29,1%), probabilmente anche grazie all’inasprimento delle norme del Codice della strada, introdotto nel 2024. Il problema riguarda soprattutto i maschi (16,3% vs 7,3% femmine).

I dati sugli incidenti mostrano un rischio molto più alto tra chi ha avuto episodi di binge drinking o ubriacature nell’ultimo anno. Tra questo gruppo di adolescenti, il 27% ha riportato incidenti non gravi (rispetto al 17% di chi non beve in modo intenso) e il 15% incidenti gravi (contro l’8,8% dei non consumatori).

Questo sottolinea la necessità di interventi mirati sulla sicurezza stradale e sull’educazione al consumo responsabile.

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Sostanze illegali: consumi in leggera diminuzione ma con nuove dinamiche

L’uso di sostanze tra gli adolescenti toscani resta complessivamente stabile, ma cambia la composizione e i pattern di consumo. Nel 2025, oltre un quarto degli studenti (27,6%) ha provato almeno una sostanza nella vita, con differenze di genere evidenti: i maschi sono più esposti delle femmine (32,6% contro 22,9%).

Il consumo cresce con l’età, passando dal 13,1% dei 14enni al 43,6% dei 19enni. Anche la cittadinanza influisce: gli italiani risultano più coinvolti (28,8%) rispetto agli stranieri (22,5%) e ai nativi stranieri (20,9%).

Rispetto al 2022, la prevalenza complessiva resta simile, ma si osservano cambiamenti tra le sostanze: cresce l’uso di prodotti a base di cannabinoidi, mentre cocaina, ecstasy e altri stimolanti diminuiscono.

Consumo di almeno una sostanza nella vita, nell’ultimo anno o mese, per genere – Valori per 100 rispondenti d’età 14-19 anni 

tab 10.1 droghe EDIT

Cannabis: la sostanza più diffusa

La cannabis resta la sostanza più utilizzata dagli adolescenti toscani. Nel 2025, il 26,4% ha provato cannabis almeno una volta nella vita, con una significativa differenza di genere: i maschi ne fanno uso più delle femmine (31,1% vs 22,1%).

L’uso recente, cioè nell’ultimo mese, riguarda il 10,9% del campione, stabile rispetto al 2022, ma più diffuso tra i maggiorenni, raggiungendo il 22,4% tra i 19enni. La percezione del rischio in diminuzione, con una crescente normalizzazione del consumo: solo il 36% degli adolescenti considera pericoloso l’uso regolare.

Chi consuma cannabis manifesta più spesso anche altri comportamenti a rischio, come binge drinking, basso rendimento scolastico e scarso benessere psicologico.

Consumo di cannabis nella vita, per età – Valori per 100 rispondenti d’età 14-19 anni

fig 10.7 droghe EDIT

Nuove sostanze psicoattive: pochi consumatori, ma a rischio elevato

L’uso di NPS rimane limitato (2,1%), ma interessa soprattutto maschi e studenti più grandi. L’andamento dal 2015 mostra oscillazioni, coerenti con un mercato fluido e difficilmente monitorabile. Tra le NPS più citate compaiono cannabinoidi sintetici e sostanze stimolanti reperibili online.

Chi consuma queste sostanze mostra un alto rischio, spesso combinando più sostanze e utilizzando anche di più sigarette elettroniche con nicotina. Il distress psicologico è più elevato in questo gruppo.

Cocaina, stimolanti e altre sostanze: un calo significativo

L’uso di cocaina tra gli adolescenti toscani scende al 2,6%, con una riduzione particolarmente marcata tra i più giovani. Anche ecstasy, ketamina e LSD mostrano un calo, con percentuali tutte inferiori al 2%.

Questi dati confermano un trend discendente già osservato dal 2018, probabilmente legato a minore accessibilità, controlli più efficaci nei contesti ricreativi e a una crescente preferenza dei giovani verso cannabis e prodotti a base di nicotina.

Informazione e percezione del rischio ancora limitata

Chi consuma sostanze percepisce minore pericolosità rispetto ai non consumatori. Solo metà degli studenti riferisce di aver ricevuto informazioni scolastiche approfondite, con differenze territoriali marcate.

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Adolescenza e comportamenti a rischio: un bilancio

EDIT 2025 mostra che gli stili di vita degli adolescenti toscani stanno cambiando: il fumo tradizionale diminuisce, ma le sigarette elettroniche crescono; l’alcol si concentra nei weekend e coinvolge sempre più ragazze; le sostanze illegali rimangono stabili, con cannabis in aumento e cocaina ed ecstasy in calo.

I comportamenti a rischio spesso si combinano e sono legati a età, genere e fattori di vulnerabilità. Serve intervenire con educazione, prevenzione e politiche mirate, per rafforzare i fattori protettivi e guidare i giovani verso scelte più consapevoli.

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Alcuni dati in sintesi nelle nostre video interviste

Quali sono i comportamenti dei ragazzi toscani rispetto al fumo?