Invecchiamento e benessere: stato di salute degli anziani in Toscana
A cura di:
Francesco Profili, Simona Olivadoti, Fabio Voller - ARS Toscana
Gli argomenti trattati in questo approfondimento
- Salute degli anziani
- Prestazioni sanitarie e carico assistenziale
- Gli anziani come risorsa e la loro percezione dello stato di salute
- Patologie croniche e fragilità
- Aspettativa e qualità della vita
- Conclusioni
Salute degli anziani
La popolazione anziana, convenzionalmente individuata con le persone di almeno 65 anni d’età, è in continuo aumento ed oggi rappresenta circa il 26,7% dei toscani (24,7% in Italia). I cosiddetti “grandi anziani” (85+ anni d’età) rappresentano invece il 4,8%. Le donne rappresentano il 56% degli ultra 64enni toscani e il 64% degli over 85. Questo squilibrio ha un impatto sulla salute della popolazione anziana, perché uomini e donne sono caratterizzati da un diverso bagaglio di esposizioni ai principali determinanti di salute cumulato nel corso della vita e, in parte anche per questo, soffrono di patologie diverse.
Considerato lo scenario demografico previsto per i prossimi anni, in cui queste percentuali sono destinate ad aumentare, è fondamentale considerare questa fascia di popolazione non solo come destinataria di assistenza, ma anche come risorsa per familiari e collettività (ad esempio nell’accudimento di parenti e amici, nel volontariato o nell’organizzazione di attività ricreative e sociali), scenario realizzabile solo se si è in grado di mantenere buoni livelli di salute e un invecchiamento attivo, condizioni che si associano inoltre a minori costi economici e socio-sanitari.
Per analizzare lo stato di salute della popolazione anziana toscana sono stati analizzati i dati regionali provenienti dai flussi sanitari (aggiornati al 2024) e si è attinto ai risultati della sorveglianza PASSI d’Argento dell’Istituto superiore di sanità (biennio 2023-2024), che permette di comparare la salute degli anziani toscani e italiani.
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Prestazioni sanitarie e carico assistenziale
Nel 2024 gli anziani rappresentano il 48% dei ricoveri ospedalieri, il 47% delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e il 70% delle dosi giornaliere (DDD) di farmaci erogati (fonte: elaborazioni ARS su dati Flussi sanitari regionali 2024).
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Gli anziani come risorsa e la loro percezione dello stato di salute
Il 93,4% degli anziani toscani giudica positivamente il proprio stato di salute, superiore alla media italiana che è di 91,2%. Rispetto agli anni passati il dato è in diminuzione: nel biennio 2021-2022 si dichiaravano soddisfatti del proprio stato di salute il 95,5% degli anziani toscani (fonte: Sorveglianza PASSI d’Argento, ISS).
La sorveglianza PASSI d’Argento indaga anche il ruolo dell’anziano come “risorsa”: il contributo che le persone ultra65enni offrono alla società, fornendo sostegno all’interno del proprio contesto familiare o della comunità, attraverso attività di volontariato o accudimento di familiari o amici. Nel biennio 2023-2024 il 31,5% degli anziani toscani intervistati rappresenta una risorsa per i propri familiari o per la collettività (29,2% in Italia).
Gli anziani che si sentono isolati rappresentano il 9,2%, in situazione migliore rispetto alla media italiana, pari al 13,9%. A livello toscano si osserva una riduzione della quota di anziani a rischio di isolamento sociale; infatti, nel biennio 2021-2022 erano il 14%.
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Patologie croniche e fragilità
Sempre dai dati PASSI D’Argento 2023-2024 emerge che il 53% degli anziani toscani (Italia 57,3%) soffre di almeno una malattia cronica. Inoltre, il 17,3% è identificato come fragile. Si tratta di persone ancora autosufficienti, ma che hanno perso l’autonomia nello svolgimento di almeno una delle cosiddette attività strumentali della vita quotidiana (preparare i pasti, effettuare lavori domestici, assumere farmaci, andare in giro, gestirsi economicamente, utilizzare un telefono). Il 13,2% ha perso invece la propria autonomia nello svolgimento di almeno una delle attività di base della vita quotidiana (mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all’altra, essere continenti, usare i servizi per fare i propri bisogni) ed è classificabile come non autosufficiente. In generale, nel confronto con l’Italia (figura 1), la Toscana mostra una tendenza migliore della media italiana.
Figura 1. Condizioni di salute degli anziani – Prevalenza standardizzata per età per 100 abitanti d’età 65+ anni – Toscana e Italia, biennio 2023-2024 – Fonte: Sorveglianza PASSI d’Argento, Istituto superiore di sanità

Dalla Sorveglianza PASSI sono esclusi gli ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali (RSA), che in Toscana sono circa 14mila. Le stime sono in linea con quelle pre-pandemia.
Volendo stimare il peso complessivo della cronicità, considerando che le malattie censite dalla sorveglianza ISS non ne rappresentano l’intero spettro, è possibile utilizzare le banche dati regionali delle prestazioni sanitarie (aggiornate al 2024), applicando algoritmi di identificazione in grado di intercettare le singole patologie contenute nel Piano nazionale della cronicità (fonte: banca dati MaCro di ARS Toscana).
La stima di malati cronici tra gli anziani è pari all’81,6% ed include patologie come l’ipertensione e la dislipidemia, condizioni molto frequenti nella popolazione. La graduatoria delle malattie in ordine di prevalenza ricalca quella osservata nella popolazione generale.
In termini assoluti si tratta di circa 777mila anziani con almeno una patologia, dei quali 678mila soffrono di ipertensione, 441mila di dislipidemia, 176mila di diabete, 122mila di cardiopatia ischemica, 70mila di insufficienza cardiaca, 51mila di BPCO, 45mila di demenza (tabella 1).
Tabella 1. Malattie croniche nella popolazione anziana – Numero (in migliaia) e prevalenza standardizzata per età per 100 abitanti d’età 65+ anni – Toscana, anno 2024 – Fonte: elaborazione ARS su dati Flussi sanitari regionali

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Aspettativa e qualità della vita
Un indicatore sintetico ed utile a misurare la salute della popolazione anziana è rappresentato dalla speranza di vita al compimento dei 65 anni d’età, pari a 21,6 anni in Toscana (6° regione in Italia): 20,2 anni tra gli uomini (7a regione) e 22,9 anni tra le donne (8a regione) (fonte: ISTAT 2024).
La Toscana conferma valori superiori a quelli medi italiani, pari a 19,8 anni per gli uomini e 22,6 anni per le donne. Dal 2019 l’indicatore è aumentato in maniera decisa tra gli uomini, da 19,8 a 20,2 anni, più lievemente tra le donne, da 22,8 a 22,9. Si è recuperato quindi l’arretramento osservato durante gli anni più intensi della pandemia da COVID-19, che, come noto, ha colpito principalmente proprio la popolazione anziana e più fragile.
Oltre all’aspettativa di vita vanno considerate le condizioni di salute in cui gli anziani trascorrono gli anni che restano loro da vivere. Osservando la speranza di vita in buona salute (libera da malattie e disabilità) per un anziano giunto ai 65 anni d’età, il confronto per genere si inverte.
La stima 2022 (ultimo anno disponibile) per la Toscana è pari a 8,8 anni tra gli uomini (media italiana 8 anni) e 8,4 anni tra le donne (media italiana 7,1 anni). Il trend nel lungo periodo, dal 2009, è comunque in aumento sia in Toscana che in Italia: nel tempo stiamo quindi aggiungendo anni da vivere e sta aumentando la parte di questi anni vissuta in buona salute, anche se nel 2022, con la sola eccezione rappresentata dalle donne toscane, la percentuale ha subito una lieve battuta d’arresto, a causa degli effetti della pandemia da COVID-19 richiamati anche in precedenza.
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Conclusioni
Concludendo, la salute degli anziani residenti in Toscana è mediamente migliore di quella degli italiani, sia quando consideriamo le principali patologie croniche, sia quando misuriamo i livelli di autonomia o non autosufficienza. Anche la speranza di vita al compimento dei 65 anni d’età conferma la nostra regione tra quelle più longeve.
Resta però ampio margine di miglioramento per far sì che gli anni di vita guadagnati nelle ultime decadi siano vissuti in buona salute, liberi, o non condizionati, nello svolgimento delle proprie attività quotidiane, da malattie.
Inoltre, è fondamentale spingere gli anziani a partecipare ad attività per mantenere la salute fisica e mentale, accrescere la qualità delle relazioni interpersonali e migliorare la qualità della propria vita, contribuendo a ridurre il livello di dipendenza dagli altri e rappresentando un “anziano-risorsa”.
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Consulta e scarica:
- I volumi dell’edizione 2025 e delle edizioni precedenti del rapporto nella pagina-raccoglitore Welfare e Salute in Toscana
- L’approfondimento Cinque anni di Welfare integrato tra salute e sociale in Toscana a cura di F. Voller.