L’ospedalizzazione in Toscana nel 2022: il cammino verso la normalità

a cura di: F. Ierardi, G. Galletti, F. Collini, S. Forni, F. Gemmi


26/4/2023
A causa della pandemia, i bisogni di cura si sono modificati nella tipologia e nella quantità di malati che hanno avuto necessità di ricovero ospedaliero. D’altro canto, anche l’organizzazione dell’offerta di cure ha risentito dell’impatto del SARS-CoV-2.

Tuttavia, la diminuzione dell’incidenza pandemica registrata durante il 2022 rappresenta un “ritorno alla normalità”. Un’analisi specifica dell’andamento dei ricoveri COVID in Toscana nel corso del 2022 è stata recentemente trattata in un nostro approfondimento

Mediante i dati che presenteremo cercheremo di raccontare questo ritorno alla normalità, ovvero il grado e le modalità di raggiungimento dei livelli di ospedalizzazione pre-COVID, focalizzandoci in particolare su alcune tra le principali patologie (cardiologiche, cerebrovascolari, traumatologiche e interventi oncologici) o procedure utili a comprendere come il sistema sanitario abbia risposto alle necessità del bacino di utenza.

Per questa ragione focalizzeremo l’attenzione sul confronto dei volumi di ricoveri registrati nel 2022 con i corrispondenti valori medi del biennio 2018-19.  

Fig.1. Ricoveri per acuti. Andamento mensile, anni 2020-2022 verso media 2018-2019
fig1 approf 26apr2023
Dall’osservazione dei ricoveri in acuto nel 2022 emerge una contrazione dei valori registrati, che rimangono al di sotto delle medie del biennio 2018-19 (rispettivamente 328584 vs 368781, con una riduzione del 10,9%). Questo dato è coerente con l’andamento degli anni 2020 e 2021. Va evidenziato che il ridotto numero di ricoveri nel mese di dicembre 2022 può essere attribuibile alla mancanza ad oggi dei dati relativi ai pazienti dimessi nel corso del 2023 (figura 1).

Dovremo valutare in futuro, con la disponibilità di ulteriori dati, se questo trend rappresenti un cambiamento strutturale delle dinamiche di ricovero o se risenta ancora delle ragioni dovute alla COVID; in altre parole si deve comprendere come si combinano gli aspetti relativi alla modifica della domanda con gli aspetti di contrazione dell’offerta, che in alcuni casi sembra tornata ai livelli pre-pandemici, o addirittura sopra a questi.

I ricoveri per scompenso cardiaco
Nell’area cardiologica, l’andamento nel 2022 è rimasto simile rispetto al biennio pre-pandemico. Per quanto riguarda in particolare lo scompenso cardiaco (figura 2) si osserva come la riduzione dei ricoveri del 2022 sia accentuata rispetto alla media pre-pandemica (rispettivamente 9.224 vs 11.250, con una riduzione del 18%). 

Questa riduzione sembra peraltro confermare un trend già evidenziato l’anno precedente, dove si era ipotizzato che per alcuni pazienti cronici, in particolare per quelli a rischio,  potrebbe essere stata effettuata una migliore presa in carico a livello territoriale, con un conseguente recupero di appropriatezza nell’utilizzo dell’ospedale (per maggiori dettagli, si veda l'approfondimento La gestione delle cronicità nel 2021 in Toscana).

Fig.2. Ricoveri per scompenso cardiaco. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig2 approf 26apr2023
I ricoveri per infarto
Durante le varie ondate della pandemia l’andamento dei ricoveri per infarto ha visto tendenziali riduzioni rispetto alla media del 2018-19, sia nei ricoveri per infarto con elevazione del tratto ST (STEMI) sia per i non STEMI (NSTEMI); questo trend viene confermato anche nel 2022 (figure 3 e 4), apparendo particolarmente pronunciato per gli NSTEMI (STEMI rispettivamente 2929 vs 3249, con una riduzione del 9,8%; NSTEMI rispettivamente 3603 vs 4598, con una riduzione del 21,6).

Fig.3. Ricoveri per IMA STEMI. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig3 approf 26apr2023
Fig.4. Ricoveri per IMA NSTEMI. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig4 approf 26apr2023
I ricoveri per ictus ischemico

I ricoveri per ictus ischemico (figura 5), in riduzione nel biennio 2020-2021, confermano lo stesso andamento anche nel 2022 (5139 vs 5708 del 2018-2019, con una riduzione del 10%), mentre il trattamento della trombolisi si è mantenuto sui livelli del biennio 2018-2019 (rispettivamente 599 vs 597). 

Fig.5. Ricoveri per ictus ischemico. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig5 approf 26apr2023
Al contrario, i ricoveri per ictus emorragico (figura 6), rimasti costantemente a livelli pre-pandemici tra il 2020 e il 2021, mostrano una leggera diminuzione nel 2022 (rispettivamente 2379 vs 2654, con una riduzione del 10,4%). 

Fig.6. Ricoveri ictus emorragico. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig6 approf 26apr2023
I ricoveri per interventi di protesi d’anca e ginocchio, e frattura del femore
Le ospedalizzazioni per gli interventi di protesi di anca e ginocchio sono tendenzialmente speculari tra loro nel confronto con il biennio 2018-19. I dati del 2022 (figura 7 e 8) in particolare quelli relativi al secondo semestre, mostrano un saldo in positivo rispetto al periodo pre-pandemico (per la protesi di anca, rispettivamente 7867 vs 7586, con un aumento del 3,7%; per la protesi al ginocchio, rispettivamente 6244 vs 6035, con un aumento del 3,5%).

Fig.7. Interventi di protesi d’anca. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig7 approf 26apr2023
Fig.8. Interventi di protesi al ginocchio. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig8 approf 26apr2023
Per i ricoveri (figura 9) per frattura del femore nel 2022 si osservano 6819 ricoveri nel 2022, che, rispetto alla media del 2018-2019 (6963), risultano diminuiti del 2,1%.

Fig.9. Ricoveri per frattura di femore. Andamento mensile, anni 2020-2022 verso media 2018-2019
fig9 approf 26apr2023
I ricoveri per gli interventi chirurgici programmati e gli interventi oncologici
Nel 2022 gli interventi chirurgici programmati ritornano a lambire i livelli del 2018-2019 (rispettivamente 153139 vs 163914, con una diminuzione del 6,6%), recuperando la contrazione osservata nel periodo pandemico, probabilmente imputabile ad una minore offerta (figura 10).

Tra gli interventi oncologici vanno evidenziati in particolare gli interventi chirurgici del tumore polmonare (figura 11), che sono tornati ai livelli pre-pandemici già a partire dall’ottobre del 2021 e li hanno superati, rimanendo quasi costantemente al di sopra per tutto il resto del 2022 (1024 vs 863 del biennio 1028-2019, con un aumento del 18,7%).

Anche gli interventi chirurgici del tumore alla mammella sono tornati ai livelli pre-pandemici (figura 12), mostrando comunque un leggero miglioramento nel corso del 2022 (rispettivamente 4219 vs 3978, con un aumento del 6,1%).

Fig.10. Interventi chirurgici programmati. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig10 approf 26apr2023
Fig.11. Interventi chirurgici per tumore al polmone. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig11 approf 26apr2023
Fig.12. Interventi chirurgici per tumore alla mammella. Andamento mensile, anni 2020 e 2021 e 2022 verso media 2018-2019
fig12 approf 26apr2023
In conclusione, a tre anni dallo scoppio della pandemia, i volumi di ospedalizzazione registrati nel 2022 segnano il ritorno alla normalità per alcune patologie e procedure; in particolare per quanto riguarda gli interventi oncologici registriamo un superamento rispetto ai dati pre-pandemici.

Una analoga considerazione vale per gli interventi per protesi di anca o ginocchio. Merita infine una riflessione la contrazione dei ricoveri per infarto (STEMI e NSTEMI), e scompenso cardiaco, tali per tutto il 2022.  

A cura di:
» Francesca Ierardi, Giacomo Galletti, Francesca Collini, Silvia Forni, Fabrizio Gemmi - Agenzia regionale di sanità della Toscana