Monitoraggio settimanale ISS: andamento dell’epidemia in peggioramento, Toscana in zona gialla

I dati della settimana 28 dicembre 2020-3 gennaio 2021


9/1/2021
Pubblicato dal Ministero della Salute il primo report settimanale del 2021, il Report n. 34 dall’inizio della pandemia, relativo alla settimana 28/12/2020-3/01/2021.
L’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg torna a crescere, dopo alcune settimane in diminuzione (313 per 100.000 abitanti (21/12/2020-03/01/2021) vs 305 per 100.000 abitanti (14/12/2020 – 27/12/2020). In tabella sono riportati i valori delle incidenze a 14 e 7 giorni per ciascuna Regione/PA.
08 01 nuv 1
Toscana e Sardegna sono le due regioni con i valori di incidenza a 7 gg più bassi nel panorama nazionale, anche se in entrambe in lieve aumento rispetto alla settimana precedente. La Toscana è la più bassa in Italia per quanto riguarda l’incidenza a 14 gg. 
Si evidenzia anche il persistere di valori molto elevati di questi indicatori per la Regione Veneto (927 per 100.000 abitanti negli ultimi 14 gg e 454 negli ultimi 7 giorni). Si ricorda che il valore dell’incidenza settimane al di sotto del quale si ipotizza un completo ripristino dell’identificazione dei casi e del tracciamento dei loro contatti è stimato pari a 50 casi per 100.000 in sette giorni. La Toscana al momento non è molto lontana da questo valore obiettivo. 

In figura il quadro sintetico della valutazione del rischio per ciascuna Regione/PA. 
08 01 nuv 2
L’Rt medio nazionale calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,03 (range 0,98 – 1,13), in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno. In tre Regioni, Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia, l’Rt è significativamente sopra l’1 (anche l’intervallo di confidenza inferiore è maggiore di 1), compatibile con uno scenario 2, equivalente alla fascia di colore arancione. In altre Regioni l’Rt supera l’1 solo con il valore puntuale (e non con l’intervallo inferiore) e sono Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta. Lazio, Piemonte e Veneto sono molto vicini a raggiungere il valore di Rt=1. Sicilia e Veneto, su richiesta esplicita dei rispettivi Presidenti di Regione, entrano in zona arancione da domenica 10 gennaio.
Diverse Regioni/PA registrano ancora un impatto notevole sui servizi sanitari assistenziali, con superamenti delle soglie critiche rispetto alla % di occupazione di posti letto in terapia intensiva e/o area medica.
La cabina di regia conclude, quindi, che l’epidemia si trova “in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti”. 

In figura si riporta per la Toscana l’andamento di alcuni dei principali indicatori del sistema di monitoraggio. Dopo settimane di discesa/stazionarietà, per la seconda settimana consecutiva anche in Toscana l’Rt è in aumento, raggiungendo il valore di 0,9 (si ricorda che per la stima di Rt i dati si riferiscono alla situazione di più di 2 settimane fa), compatibile con una classificazione in zona gialla a partire da lunedì 11 gennaio. In lieve aumento anche la % dei tamponi positivi (escludendo i re-testing sugli stessi soggetti), pari al 14%, rispetto ad una media nazionale del 19% (Puglia e PA Bolzano 36%, Lombardia 34%, Basilicata 9.5%). Stabile da settimane e praticamente al 100% la capacità di tracciamento dei servizi territoriali toscani, rispetto ad una media nazionale del 95% (valore più basso in Sardegna: 77%). Continua costantemente la riduzione della pressione sugli ospedali: da due settimane la % di occupazione delle terapie intensive è in Toscana sotto la soglia del 30%, il dato più aggiornato è al 25%; scende ancora anche la % di occupazione in area medica (17%, rispetto ad una media nazionale del 37%) che, anche nelle settimane più dure, non ha mai superato la soglia critica del 40%. 
08 01 nuv 3
L’unica novità del 2021 del sistema di monitoraggio del Ministero, che abbiamo più volte criticato, sta nella variazione delle soglie dell’Rt per la definizione delle fasce giallo-arancione-rosso.
La nuova classificazione segue lo schema in figura e mostra un sostanziale anticipo dei livelli di restrizione alle attività e mobilità: la fascia arancione entra in vigore con un Rt>1 (nella vecchia classificazione la soglia era fissata a 1,25), mentre la zona rossa scatta con Rt>1,25 (precedentemente era 1,5). 
08 01 nuv 4
In sostanza, quindi, viene confermato il dominio assoluto di questo indicatore, l’Rt (oltre ad una valutazione dell’incidenza settimanale) per la colorazione dei territori regionali, sebbene il sistema si componga di numerosi altri indicatori. Come abbiamo più volte evidenziato la stima di ISS dell’Rt, per motivi condivisibili di necessità di consolidamento dei dati, si basa su dati poco aggiornati. Gli Rt pubblicati nell’ultimo report dell’8 gennaio si riferiscono infatti alla situazione epidemiologica del 22 dicembre scorso. Affiancare altri indicatori, come ad esempio la variazione % settimanale dei nuovi positivi, potrebbe fornire una lettura più tempestiva dell’andamento dell’epidemia.

Consulta anche:

Italia in zona rossa durante le feste: luci e ombre del sistema di monitoraggio “a semaforo”.
La luce in fondo al tunnel della pandemia: cosa fare per uscirne più velocemente.


A cura di: Daniela Nuvolone, Agenzia regionale di sanità della Toscana



Per approfondire

box sezione tematica nuovo coronavirus