Rumore e salute, l'ARS alla giornata di studio "A quiet place" presenta le linee guida OMS

L'ARS ha presentato le Linee guida sul rumore ambientale pubblicate dall'OMS


21/3/2019
Il 14 marzo, presso il salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze, si è svolta una giornata di studio, organizzata dal comune di Firenze, in collaborazione con l’Associazione italiana di acustica, dal titolo A Quiet Place – Un posto tranquillo: Disturbo e tollerabilità del rumore nelle case e nelle città. E’ dal 1998 che il comune di Firenze organizza giornate dedicate al disturbo da rumore, ai suoi effetti e alla sua possibile mitigazione.

Durante la giornata sono state affrontate varie tematiche: dagli impatti del rumore sulla salute alla tollerabilità del rumore dal punto di vista tecnico e giuridico, fino al paesaggio sonoro urbano e alla conformità acustica degli edifici. Durante la prima sessione dedicata agli effetti del rumore sulla salute, il dott. Fabio Voller dell’Agenzia regionale di sanità della Toscana ha presentato le Linee guida sul rumore ambientale, pubblicate lo scorso ottobre dall’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

La pubblicazione dell’OMS, presentata ufficialmente a Basilea il 10 ottobre 2018, segue la strada tracciata da altri due documenti riguardanti il rumore notturno e il burden of disease (BoD) derivante, pubblicati rispettivamente nel 2009 e nel 2011. Le linee guida del 2018 hanno lo scopo di sensibilizzare i decisori politici sugli effetti sanitari del rumore, di influenzare le future scelte urbanistiche e di pianificazione del paesaggio urbano; ma anche di informare e coinvolgere la comunità di cittadini e promuovere interventi per aumentare l’attenzione alla salute. Il documento è stato costruito a partire da varie revisioni sistematiche della letteratura scientifica compiute da esperti e specialisti del settore e rispetto alla precedente edizione porta alcune novità significative:

  • sono stati aggiornati i livelli di esposizione a rumore considerati nocivi per le principali sorgenti emissive (traffico stradale, aereo e ferroviario)
  • sono state aggiunte due nuovi fonti sonore: le pale eoliche e il “leisure noise” ovvero il rumore proveniente da tutte quelle fonti alle quali siamo sottoposti nel tempo libero come concerti, locali, scuole di fitness, ascolto della musica con auricolari, ecc.
  • è stata utilizzata una metodologia standard per valutare oggettivamente i fenomeni acustici
  • sono mostrati gli effetti sulla salute nel caso di vari tipi di interventi di mitigazione acustica (barriere, cambiamenti alle infrastrutture, modifiche ai percorsi stradali).
Il documento è stato strutturato separando le fonti emissive e per ognuna sono stati consigliati dei livelli di pressione sonora massimi da rispettare, sia durante la fascia diurna che per quella notturna. Accanto ad ogni valore è stata anche segnalata l’associazione con l’effetto sulla salute, supportata dalla quantità e qualità degli studi epidemiologici che ne hanno studiato la forza; le metanalisi che ne derivano permettono di consigliare dei valori soglia con un’indicazione moderata o forte.

Gli esiti sanitari che negli ultimi anni sono stati maggiormente studiati sono gli effetti sull’apparato cardiovascolare, i disturbi del sonno, l’annoyance (un parametro di auto-valutazione del disturbo del rumore) e il possibile ritardo nell’apprendimento nei bambini.

Nel corso della presentazione fatta dall'ARS sono stati evidenziati alcuni aspetti legati alle singole esposizioni:

  • Per il traffico stradale, sono stati consigliati livelli di pressione sonora massimi di 53 decibel (dB) durante il giorno e 45 dB durante le ore notturne, valori suggeriti da evidenze considerate forti. Tra i vari esiti analizzati è stato evidenziato un aumento di rischio dell’8% (Intervallo di confidenza (IC) del 95%: 1% - 15%) di ischemia per ogni 10 dB di aumento di Lden (misura che esprime il livello di pressione sonora sulle 24 ore).
  • Per il traffico ferroviario sono riportati livelli massimi di 54 dB di Lden e 44 dB di Lnight (misura del livello sonoro durante le ore notturne), supportati, come nel caso del traffico stradale, da forti evidenze; mancano invece studi sufficienti a fare inferenze su effetti sulla salute.
  • Per il traffico aereo è consigliato non superare livelli di 45 dB Lden e 40 dB Lnight, con una grossa mole di studi a supportare questi risultati, tra i vari effetti è stato riportato un aumento del rischio del 9% (IC 95%: 4% - 15%) per 10 dB di incremento di Lden per le malattie ischemiche ed elevati livelli di disturbi del sonno auto-dichiarati.
  • Il rumore da pale eoliche e il cosiddetto leisure noise non hanno ancora una robusta letteratura e quindi le evidenze sono ancora limitate evidenziando solo qualche primo dato su una possibile associazione con l’annoyance.
Alcune misure di mitigazione hanno infine dimostrato un’efficacia anche nel breve periodo rispetto agli esiti sanitari: in particolare i cambiamenti infrastrutturali sia nel traffico stradale che quello aeroportuale porterebbero ad una riduzione significativa dell’annoyance percepita dai residenti e ad un miglioramento nell'apprendimento dei bambini che frequentano scuole esposte a forte rumore ambientale.

La mole di studi considerata ha permesso anche di fare il punto della situazione su quello che è già stato fatto e sui campi della ricerca in espansione che necessitano di nuove ricerche come il rumore da pale eoliche e quello “da tempo libero”.

La presentazione, che trovate in calce nella sezione Per approfondire, include anche le esperienze locali: sono stati riportati alcuni risultati dei progetti SERA e Noise & Health, progetti nazionali nei quali è stata coinvolta la città di Pisa, che presenta un aeroporto da più di 5 milioni di passeggeri annui ed una ferrovia urbana con rotaie che si diramano nel circuito cittadino.



Per approfondire