immagine copertina report caregiverL’invecchiamento della popolazione è un fenomeno emergente a livello mondiale. L’aumento della longevità, dovuta al miglioramento delle condizioni di vita e ai progressi della Medicina, ha determinato la crescita della popolazione anziana in tutto il mondo.

In Italia il Servizio socio-sanitario nazionale non riesce attualmente a rispondere a tutti i crescenti bisogni assistenziali di una popolazione anziana in aumento. Gli anziani continuano a essere prevalentemente gestiti all’interno del nucleo familiare. Ma, se la gestione domiciliare dell’anziano comporta effetti positivi per l’anziano stesso, ne può comportare altrettanti negativi per il caregiver, a cui è prevalentemente demandata l’assistenza.La gestione dell’anziano non autosufficiente è difficoltosa per il caregiver, familiare o assistente familiare, sebbene per motivazioni diverse, in quanto va a ledere diversi aspetti della qualità della loro vita: sono noti gli effetti di burn out provocati da queste situazioni, con effetti deleteri sulla salute psicologica e fisica dello stesso caregiver.


copertina report TAVI 2009 2013La sostituzione chirurgica della valvola rappresenta il trattamento elettivo della stenosi aortica severa ma circa un terzo dei pazienti, in genere d’età avanzata, non può essere operato per la presenza di gravi comorbosità o per condizioni anatomiche della valvola o dell’aorta avverse all’operabilità. La procedura di sostituzione della valvola aortica per via transcatetere (TAVI) è dedicata proprio questi pazienti che, affetti da stenosi aortica sintomatica severa, presentano un alto rischio di mortalità perioperatoria.

L’impianto di una TAVI è molto costoso a causa del prezzo elevato del dispositivo impiantato. Anche se in questo momento il numero d’impianti è relativamente basso: 2.226 nel 2013 in Italia, secondo il registro nazionale GISE, di cui 179 in Toscana, è facile prevederne un incremento. L’aumento della popolazione anziana e il progresso delle tecnologie disponibili sono i due meccanismi che determineranno tale aumento, mentre l’elevato costo sarà il fattore frenante tale tendenza. Come in altre situazioni, ormai sempre più frequenti, anche nel caso dell’impiego delle TAVI, affrontiamo il dilemma tra benefici potenziali e sostenibilità finanziaria.

Paragonando per costo-efficacia la TAVI con la terapia chirurgica standard, la procedura è associata a costi maggiori nella fase peri-procedurale, ma a costi minori nel primo anno di follow-up, a causa della minor frequenza di re-ospedalizzazioni nei pazienti sottoposti a TAVI.
immagine copertina documento Gender-related Health in TuscanyLe malattie, la loro prevenzione e terapia sono state studiate soprattutto su casistiche del sesso maschile, sottovalutando le peculiarità biologico-ormonali e anatomiche delle donne. La medicina di genere è chiamata a limitare disuguaglianze di studio, attenzione e trattamento che finora sono state a carico delle donne.

Nel Documento ARS n. 74 sono stati analizzati molti aspetti relativi alla salute ed al ricorso ai servizi sanitari letti sotto l’ottica della differenza di genere.Questo nuovo documento è la sintesi, per la prima volta in lingua inglese, dei contributi epidemiologici più rilevanti sulla salute di genere in Toscana contenuti nel Documento ARS n. 74.







immagine rapporto fumoDieci anni fa, il 10 Gennaio 2005 è entrata effettivamente in vigore la legge che vieta il fumo nei luoghi pubblici chiusi, la cosiddetta “Legge Sirchia”, dal nome del Ministro della Salute che la propose. Con l’occasione, facciamo il punto sulle principali normative sul fumo emanate in Italia, arricchite, di recente, da quelle sulle sigarette elettroniche, sulla scia del forte dibattito scientifico scaturito dalla loro introduzione nel mercato.

La prima normativa italiana sul tabagismo risale al 1934, ed è tuttora in vigore. In quell’anno, il Regio Decreto n. 2136 “Testo unico delle leggi sulla protezione e l’assistenza della maternità e dell’infanzia” sanciva il divieto di vendita e somministrazione di tabacco ai minori di 16 anni, ai quali è vietato anche di fumare nei luoghi pubblici.  

Nel 1942, la “Legge sul monopolio dei sali e dei tabacchi” disciplina per la prima volta la materia del contrabbando (legge n. 907 del 17 luglio). La tematica verrà affrontata negli anni con numerosi altri provvedimenti legislativi.