La foto efficace di una sanità più efficiente (27/01/2015)


Sole 24 Ore Sanità Toscana - 27 gennaio 2015 pag. 1
di Francesco Cipriani, direttore Ars Toscana

La Relazione sanitaria regionale 2009-2013 fa il punto su cosa è successo della salute dei toscani nel periodo di riferimento dell’ultima legislatura, su cosa ha fatto il servizio sanitario regionale per affrontare le criticità sanitarie e gli esiti e le performance dei servizi sanitari messi in campo come risposta ai bisogni dei cittadini. Anche questo rapporto, come i precedenti, è stato redatto dall’Ars Toscana e dalla Direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale.

Il documento riporta un quadro esaustivo sullo stato di salute dei toscani e sui suoi determinanti, in particolare, quelli che incidono di più sulla durata della vita e sulla qualità degli anni vissuti: fumo di tabacco, consumo di alcol, alimentazione e attività fisica, ma anche la qualità dell’ambiente in cui si vive. Nel rapporto si passa poi a esaminare la diffusione in Toscana delle malattie più importanti e i volumi e la qualità dei servizi sanitari utilizzati dai toscani per risolvere i loro problemi di salute.

Si tratta di interventi di prevenzione: dalle vaccinazioni ai controlli sugli alimenti, fino agli screening medici. In caso di malattia si fa invece riferimento ai volumi delle attività diagnostiche, farmacologiche e ai trattamenti medici e chirurgici ospedalieri, fino a quelli riabilitativi e delle Residenze per anziani (Rsa).

In pratica, con esclusione delle prestazioni del privato, si presenta il panorama completo dell’offerta garantita dal servizio sanitario regionale. In questo documento, fin dove possibile, tutte le informazioni epidemiologiche e quelle sulle prestazioni del Ssr sono riportate con livello di dettaglio geografico di azienda sanitaria e sono confrontate con i valori nazionali, di altre Regioni o di altri Paesi. In questo modo, chi legge può rendersi facilmente conto se i livelli di salute e di qualità dei servizi sanitari in Toscana sono migliori, peggiori o simili con quanto accade in altri contesti, e se ci sono differenze significative all’interno del territorio regionale.

Per la stesura di questa relazione l’Ars ha utilizzato le proprie banche dati, che contengono informazioni individuali e anonime dei cittadini toscani che hanno usufruito di una qualsiasi prestazione sanitaria in ambito pubblico. Ma anche quelle di altri enti, istituti, uffici e gruppi di ricercatori.

La relazione che ne emerge è tra le più complete tra quelle prodotte a livello nazionale. E questo si deve alla felice abbondanza nella nostra Regione di un gruppo di professionisti esperti in epidemiologia, statistica e qualità dei servizi e di sanità pubblica, solo parzialmente disponibili invece nelle altre Regioni italiane. È un’altra specificità del servizio sanitario toscano, che ha scelto di identificare e misurare sistematicamente le criticità del sistema, piuttosto che affidarsi a valutazioni occasionali e aneddotiche.