L'Aids e i malati distratti (29/11/2012)


CORRIERE FIORENTINO 29 novembre 2012  pag. 13
Meno attenzione, più casi in Toscana
Uomini, etero incoscienti: nuova categoria a rischio

Di Aids si parla sempre meno, non  va più di «moda», ma la malattia non è sparita. Anzi, continua a colpire uomini e donne, tanto che in Toscana i casi di nuove infezione da Hiv sono circa 270 l'anno, la metà dei quali è dovuta a contagio attraverso rapporti eterosessuali. Non sono più i tossicodipendenti, insomma, la categoria a rischio ma uomini e donne che hanno rapporti non protetti e spesso scoprono l'infezione solo molto tempo dopo, perché non immagininano neppure di averla contratta.

Il punto sul virus Hiv e sull'Aids è dell'Agenzia regionale di sanità della Regione Toscana, alla vigilia del convegno «Hiv e Aids in Toscana: un'epidemia sotto controllo?» che si tiene oggi a Firenze e della giornata mondiale contro l'Aids di sabato. La modalità di trasmissione sessuale rappresenta l'8o,4% dei nuovi casi in adulti tra il 2009 e il 2011, quasi la metà per trasmissione eterosessuale. Il dato mostra l'abbassamento del livello di guardia: gli eterosessuali non si ritengono a rischio, mentre invece sono la categoria che più ha bisogno di informazione.
«Molti dei nuovi sieropositivi hanno contratto il virus proprio con rapporti sessuali non protetti, non sono consapevoli di esserlo, e continuano a diffondere la malattia senza avere coscienza del rischio - sottolinea Fabio Voller, dirigente Ars - La consapevolezza della propria sieropositività sarebbe un elemento molto importante per accedere tempestivamente
alla terapia e ridurre la probabilità di trasmissione dell'infezione».

Dal 2009 al 2011, in Toscana ci sono state 824 nuove diagnosi di infezione Hiv in soggetti non pediatrici, il79%a dei casi tra uomini e il 55% si concentra nella fascia 35-59 anni. Le donne contraggono prima l'infezione Hiv: l'età media è 32 anni (40 anni per i maschi). I casi di Aids riguardano nel 78% dei casi gli uomini, con una forte percentuale di stranieri. I tempi di sopravvivenza dei malati sono raddoppiati rispetto al 1995. Che l'Aids non sia «passato » lo dicono anche i dati di Pisa: nel 2012 nella provincia pisana si sono avute 95 diagnosi di Hiv e 19 casi di Aids, contro le 64 diagnosi e 15 casi del 2011 e le 6o e 13 del 2010.

Per sensibilizzare l'opinione pubblica e lanciare l'ambizioso obiettivo di nessuna nuova infezione da Hiv nel 2015, sabato e domenica sui campi di calcio si terrà un'iniziativa promossa da Unaids (il programma dell'Onu) e Lega Serie A. Anche al Franchi di Firenze, nel posticipo di domenica con la Sampdoria alle 20.45, scenderanno in campo 15 bambini con lo striscione «Insieme sconfiggeremo l'Aids: dona.unaids.org»; e negli store Ovs sarà possibile comprare top e t-shirts disegnati da 11 giovani stilisti, tra i quali Rachele Cavalli, Maria Sole Ferragamo e Alessandra Gucci.

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