HIV e AIDS in Toscana: un'epidemia sotto controllo?


9/11/2012
HIV e AIDS in Toscana: un'epidemia sotto controllo?Convegno - Firenze, 29 novembre 2012

In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS, che si celebra il 1 dicembre, l'Agenzia regionale di sanità della Toscana ha organizzato quest'anno il convegno “HIV e AIDS in Toscana: un'epidemia sotto controllo?” per presentare i dati regionali più aggiornati sulla  diffusione dell’HIV e dell’AIDS, inseriti all’interno del contesto nazionale e internazionale. L’ARS gestisce infatti il Registro toscano AIDS dal 2004, e dal 2010 anche il sistema di sorveglianza toscano delle nuove infezioni da HIV.

AIDS e HIV: l'abbassamento del livello di guardia
Si può parlare di una decisa inversione di tendenza, negli ultimi anni, nella modalità di trasmissione di Hiv e Aids. Tra i casi che hanno già sviluppato l’Aids in Toscana, infatti, la gran parte non ha contratto il virus Hiv per la tossicodipendenza (come succedeva nella fase iniziale dell’epidemia alla fine degli anni ’80), ma per via sessuale. Questa modalità di trasmissione rappresenta l’80,4% dei nuovi casi adulti nel triennio 2009-2011: si tratta soprattutto di trasmissione eterosessuale, il 47,5% dei nuovi casi. Il dato sottolinea l’evidente abbassamento del livello di guardia da parte della popolazione generale: gli eterosessuali non si ritengono cioè soggetti a rischio, mentre invece sono la categoria che più ha bisogno di informazione.

Nuovi casi di HIV in Toscana: dati
In 3 anni di sorveglianza (2009-2011), in Toscana ci sono state 824 nuove diagnosi di infezione HIV in soggetti non pediatrici: cioè 7,3 nuovi casi ogni 100mila residenti. Il 79% dei casi riguarda gli uomini e il 55% si concentra nella fascia 35-59 anni. I pazienti di nazionalità straniera sono il 24,8% del totale. Il 21,2% dei pazienti scopre di essere sieropositivo insieme alla diagnosi di AIDS: il 40,5% viene diagnosticato in fase avanzata di malattia, con una rilevante compromissione del sistema immunitario. Le persone che scoprono di essere HIV positive in ritardo hanno un’età avanzata (il 67,7% degli ultra-sessantenni) ed hanno contratto l’infezione prevalentemente attraverso contatti eterosessuali (il 46,2% degli eterosessuali). Solo il 24,9% effettua il test HIV spontaneamente perché ha percezione del rischio, mentre Il 37,2% dei pazienti lo effettua quando c’è già il sospetto di una patologia HIV correlata.

Nuovi casi di AIDS in Toscana: dati
L’andamento dei casi di AIDS in Toscana rispecchia quello nazionale: dal 1995 si registra una progressiva diminuzione, assestata negli ultimi 10 anni a circa 100 nuovi casi l’anno, con incidenza maggiore nei maschi (rapporto maschi/femmine è 11,7). Nel contesto nazionale, la Toscana si colloca al quinto posto per tasso di incidenza (2 casi per 100mila residenti), preceduta da Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio (dati 2010). Di AIDS ci si ammala inoltre in età sempre più avanzata: 45,5 anni per i maschi e 42 anni per le femmine. L’assestamento delle nuove diagnosi e l’età più avanzata in cui ci si ammala sono una conseguenza dell’allungamento del tempo di incubazione dell’AIDS grazie all’effetto della terapia antiretrovirale combinata.
In Toscana i malati di AIDS viventi al 31 dicembre 2011 sono 1.580. A seguito dell’introduzione delle terapie antiretrovirali nel 1996, in Toscana (come in Italia) la sopravvivenza delle persone con AIDS a 2 anni dalla diagnosi è più che raddoppiata, passando dal 31% negli anni 1985-1995, al 74,3% nel periodo 2003-2011.

Di cos'altro si è parlato al convegno ARS
Al convegno del 29 novembre sono stati inoltre presentati alcuni dati relativi alla diffusione di altre malattie a trasmissione sessuale, dei comportamenti a rischio nei giovani toscani e degli interventi di prevenzione efficaci.
L'ARS ha anche presentato il nuovo software di rilevazione del registro toscano HIV, che andrà a sostituire e integrare la notifica cartacea.


Per approfondire:

Vai alla pagina Il registro regionale AIDS e la sorveglianza HIV