Il fumo di tabacco: top link


Articoli e documenti rilevanti
Ministero Salute - Relazione sullo stato sanitario del Paese 2012-2013 - Infografica sul fumo (2014)
La Relazione risponde all’esigenza di produrre una periodica informativa al Parlamento, e conseguentemente ai cittadini, sullo stato di salute della popolazione e sull’attuazione delle politiche sanitarie.  L'edizione del 2014 contiene in allegato alcune infografiche dedicate a temi specifici.

Osservatorio fumo alcol e droga OSSFAD, indagine DOXA - Istituto superiore di sanità. Rapporto sul fumo in Italia 2013
Il documento mostra i dati dell’indagine Doxa effettuata nei primi mesi del 2014 per conto dell’ISS.  I fumatori in Italia sono 11,3 milioni, il 22% della popolazione: 6,2 milioni di uomini (il 25,4%) e 5,1 milioni di donne (18,9%). Gli ex fumatori sono 6,6 milioni (il 12,8%) 4,6 milioni di uomini e 2 milioni di donne. Per la prima volta dal 2009 si osserva un aumento della prevalenza di fumatrici che passano dal 15,3% del 2013 al 18,9% del 2014. Viceversa si osserva un lieve ma costante decremento della prevalenza di fumatori che passano dal 26,2% al 25,4%

European tobacco control status report 2014
Il tabacco rappresenta uno dei principali fattori di rischio che però può essere modificato. L'uso del tabacco è la principale causa di morte e malattie che si può prevenire con successo attraverso politiche globali efficaci. In Europa il 16% di tutti i decessi sono attribuibili al tabacco, il tasso più alto a livello mondiale. Questo documento, 10 anni dopo l'adozione della Convenzione quadro dell'OMS sul controllo del tabacco, guarda indietro e fa il punto della situazione in Europa.

Il Report WHO sull’epidemia mondiale di tabacco 2013 traccia lo stato della diffusione del consumo e degli interventi messi in atto a livello globale, compreso l’aumento della tassazione

Il documento Global and regional overview of cigarette prices and taxation esamina brevemente le differenze sulla tassazione dei prodotti del tabacco nei vari paesi, sia a livello regionale che a seconda del reddito, e mette in evidenza l'impatto delle accise sui prezzi delle sigarette

Il report The health consequences of smoking-50 years of progress, pubblicato nel 2014 in occasione del 50° anniversario del primo rapporto del Surgeon General su fumo e salute, fa il punto su tutte le conseguenze patologiche legate al consumo di tabacco e sulla diffusione dell’abitudine negli Stati Uniti, e fornisce indicazioni sull’efficacia degli interventi per ridurre l’esposizione al fattore di rischio

In occasione del 50° anniversario, il Journal of the American Medical Association pubblica vari articoli con dati epidemiologici sul tabagismo per contrastare il fenomeno e per riaffermare l’impegno per un futuro libero dagli effetti nocivi del tabagismo. Gli articoli affrontano ad ampio raggio il tema del controllo del fumo di tabacco, a partire da una prospettiva storica, alle direzioni delle politiche fino alle nuove possibili strategie individuali per la cessazione. Leggi il nostro approfondimento Fumo e salute: la lotta al tabagismo compie 50 anni

L’Università del Piemonte Orientale ha realizzato, in accordo con il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) e il Sistema nazionale linee guida (Snlg), la linea guida Prevenzione primaria del fumo di tabacco.
L’obiettivo è fornire un insieme di raccomandazioni per organizzare e implementare interventi di prevenzione del tabagismo, attraverso la revisione della letteratura scientifica e il confronto con esperti e stakeholder. La linea guida si rivolge agli operatori che lavorano nel campo della prevenzione del settore sanitario e non. Leggi il nostro approfondimento Fumo, la linea guida per programmare interventi di prevenzione efficaci

Jha P, Peto R. Global effects of smoking, of quitting, and of taxing tobacco. N Engl J Med. 2014 Jan 2;370(1):60-8.
Con circa il 50% dei giovani uomini e il 10% delle giovani donne che diventano fumatori e relativamente pochi smettono di fumare, le morti attribuibili al tabacco ogni anno aumenteranno passando da circa 5 milioni nel 2010 a oltre 10 milioni in pochi decenni.
Il rischio per i fumatori è alto: mortalità tra i fumatori di sigarette è 2-3 volte superiore alla mortalità tra persone che non hanno mai fumato. Molti di coloro che muoiono sono ancora nella mezza età e quindi perdono molti anni di vita. Smettere di fumare funziona.

WHO Regional Office for Europe. European tobacco control status report 2013
Le malattie non trasmissibili costituiscono la principale causa di morte nel mondo. L'uso del tabacco è la principale causa prevenibile di morte e di malattia che può essere affrontata con successo da politiche globali di controllo basate su prove di efficacia. Nella regione europea il 16% di tutti decessi sono attribuibili al tabacco, il tasso più alto a livello mondiale. Questo report, 10 anni dopo l'adozione della convenzione quadro sul controllo del tabacco, guarda indietro e fa il punto della situazione nella regione, al fine di indirizzare le azioni verso una riduzione dell'uso di tabacco.

Network italiano di evidence-based prevention (NIEbP), in accordo con il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) e il Sistema nazionale linee-guida (SNLG) - Prevenzione primaria del fumo di tabacco. I materiali che supportano le raccomandazioni sono accessibili a questa pagina

Istituto superiore di sanità e Osservatorio OSSFAD Fumo Alcol e droga. Rapporto sul fumo in Italia 2012.

Gallus S, Lugo A, Colombo P, Pacifici R, Vecchia CL. Smoking prevalence in Italy 2011 and 2012, with a focus on hand-rolled cigarettes. Prev Med. 2013 Feb 22.
E' in calo la prevalenza del fumo tra gli adulti italiani e si attesta al 20%. In aumento invece l'uso di sigarette fatte a mano (hand-rolled, HR), in particolare tra i giovani: il 4,6% dei fumatori consuma sigarette HR. Il prezzo stimato di una sigaretta HR è la metà di quella prodotta in fabbrica.


I siti web di riferimento per i toscani e il fumo di tabacco:



Ultimo aggiornamento: maggio 2014