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Una nuova scheda tematica pubblicata sul sito dedicato alla Sorveglianza Passi presenta i dati sul sovrappeso e sull’obesità negli adulti in Toscana, relativi agli anni 2012-2015.

Secondo il sistema di sorveglianza, il 36,9% dei toscani nella fascia di età 18-69 anni è in eccesso ponderale, vale a dire in sovrappeso oppure obeso. Il valore toscano risulta essere migliore rispetto alla media italiana. L’eccesso di peso mostra un gradiente geografico, con quote crescenti dalle regioni settentrionali d’Italia a quelle meridionali.

In Toscana, il 28,8% risulta in sovrappeso e l’8,1% è obeso. L’eccesso di peso non interessa tutta la popolazione allo stesso modo. Risulta, infatti, più diffuso negli uomini (soprattutto il sovrappeso, presente nel 37% dei maschi e nel 21% delle femmine), negli ultracinquantenni, nei soggetti meno istruiti e in quelli con più difficoltà economiche.

La percezione corporea è spesso dissonante con la reale condizione, in quanto quasi la metà (45%) dei soggetti in sovrappeso e l’8% degli obesi ritiene giusto il proprio peso, sottostimando il rischio per la salute. I consigli degli operatori sanitari raggiungono, tuttavia, solo la metà dei pazienti in eccesso ponderale.

Solo il 25% dei soggetti in eccesso di peso riferisce di stare seguendo una dieta.


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Grazie alla rilevazione Passi, è possibile conoscere l’entità della diffusione dell’eccesso di peso anche nelle ex 12 Aziende Usl toscane, consultabile sul sito ARS per i quadrienni 2010-2013 e 2011-2014.

Insieme allo studio Passi, anche l’indagine Edit condotta periodicamente dall’ARS, consente di tracciare il profilo nutrizionale dell’intera regione e per singola ex Azienda Usl. A differenza del Passi, lo studio Edit analizza la popolazione degli adolescenti, di età compresa tra 14 e 19 anni.

In Toscana, nel 2015, l’eccesso di peso interessa il 15,3% degli adolescenti, di cui il 12,2% è in sovrappeso ed il 3,1% è obeso. Il sovrappeso ha prevalenza maggiore nei maschi (15,7%) rispetto alle femmine (8,4%), mentre l’obesità ha scarse differenze di genere (3,3% nei maschi e 3% nelle femmine), così come evidenziato dai dati Passi relativi agli adulti.

L’eccesso di peso in Toscana è maggiormente diffuso nell’età infantile (26,8%, di cui 19,5% in sovrappeso e il 7,3% obesi, dati Okkio alla Salute 2014) e adulta rispetto a quella adolescenziale.

Obesità e sovrappeso risultano maggiormente presenti negli adolescenti che vivono in famiglie caratterizzate da un basso livello di istruzione rispetto a quelli di famiglie con alto livello di istruzione (obesità: 3% vs 1,9%; sovrappeso: 16,2% vs 11,3%).
immagine Obesity Day 2013ARS NEWS - 10/10/2013
Si celebra oggi, 10 ottobre, l’Obesity Day 2013, la giornata nazionale - promossa dall'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) - per sensibilizzare opinione pubblica e media su sovrappeso e salute, evento che si ripete ogni anno dal 2001. Il progetto coinvolge i centri ADI (Servizi di Dietetica e nutrizione clinica, Servizi territoriali, Centri Obesità) nel campo specifico della prevenzione e della cura dell'obesità e del sovrappeso. L’evento, promosso quest’anno con lo slogan “Obesità: rimbocchiamoci le maniche”, è pensato come una “giornata per il paziente”:  per erogare gratuitamente interventi di informazione ed educazione.

immagine obesità: molte conferme e alcuni aggiornamenti dall'OMSARS SEGNALA – 06/03/2013
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha da poco pubblicato il Fact sheet N° 311 – Obesity and overweight – Updated March 2013 confermando la rilevanza dell’impatto di obesità e sovrappeso, già nota da tempo, sui decessi e su alcune patologie croniche. Ecco alcuni dati:
  • sovrappeso e obesità rappresentano nel mondo il quinto principale rischio per la mortalità: almeno 2,8 milioni di adulti muoiono per causa loro ogni anno,
  • il 44% dei casi di diabete, il 23% delle cardiopatie ischemiche e il 7 - 41% di alcune neoplasie sono attribuibili a sovrappeso e obesità,
  • il numero di obesi nel mondo è quasi raddoppiato dal 1980 ad oggi.

immagine bevande zuccherateARS SEGNALA - 10/12/2012
Un recente decreto legge del Ministero della Salute (n. 158/2012) ha introdotto una serie di  norme per  contrastare  gli stili di vita poco salutari, come ad esempio quelle per scoraggiare l’uso di tabacco ed alcol. Il decreto ha inoltre introdotto l’obbligo, per le bevande analcoliche con gusto ed aroma derivati dal contenuto di essenze o paste aromatizzanti di agrumi, di innalzare ad almeno il 20% il contenuto di succo naturale (la soglia minima finora in vigore era del 12%). Nel testo definitivo del decreto è però scomparso il provvedimento annunciato di introdurre un’imposta, a carico dei produttori, sulle bevande analcoliche con zuccheri aggiunti ed edulcoranti.