La sepsi viene definita come un’insufficienza multiorganica causata da una risposta abnorme dell’ospite a un’infezione invasiva,
e che mette in pericolo la vita. Rappresenta una delle maggiori cause di morte nel mondo.
In Toscana ogni anno sono attesi tra 15.000 e 20.000 casi, con oltre 5.000 decessi attesi.
La sepsi è una sindrome in cui l’esito dipende dalla rapidità di attuazione della cura. Nelle prime fasi,
sebbene possa essere più difficile da identificare, è trattabile con migliori probabilità di guarigione,
grazie a una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato. Non esiste un singolo test diagnostico che possa
diagnosticare con certezza la sepsi e lo shock settico.
La sepsi e lo shock settico sono sindromi cliniche, definite come una costellazione di segni e di sintomi identificabili con esami di
laboratorio e alterazioni fisiopatologiche specifiche. (da call to action: https://www.ars.toscana.it/lotta-alla-sepsi/lottaAllaSepsi_callToAction.pdf)”
Lo scopo del Programma regionale di lotta alla sepsi (delibera 622 del 5 giugno 2023), parte integrante del Piano AID, è quello di individuare
e indirizzare le azioni necessarie
al miglioramento della qualità per la prevenzione, la pronta identificazione ed il trattamento della sepsi, con la finalità,
a medio termine, di ridurre l'impatto degli esiti sfavorevoli di questa sindrome (mortalità, letalità, disabilità, ricoveri ripetuti).
A questo scopo, risulta necessario migliorare la capacità di diagnosi tempestiva della sepsi e di rapida messa in atto dei corretti protocolli di diagnosi e terapia, in tutti i settori del Servizio Sanitario Regionale, oltre che intensificare la collaborazione con le altre componenti della rete AID per la prevenzione delle infezioni, sia in ambito nosocomiale che in comunità.
Di seguito sono proposti alcuni indicatori utili a descrivere l’epidemiologia della sepsi in Regione Toscana e a monitorare l’evoluzione nel tempo.