ARS NEWS - 23/08/2012
Il
dolore cronico nei pazienti è spesso sottotrattato da medici e specialisti, in alcuni studi addirittura nel 45-83% dei casi. Tra le principali ragioni, la riluttanza a prescrivere
oppioidi perché possono provocare
eventi avversi come psicosi acute, depressione, deficienze cognitive, assuefazioni finanche overdose.
La review
Development of dependence following treatment with opioid analgesics for pain relief, appena pubblicata su Addiction da un gruppo di autori italiani, dichiara che gli
oppioidi utilizzati come analgesici nei casi di dolore cronico
non sono associati a un maggior rischio di sviluppare dipendenza. Gli autori evidenziano che l'efficacia di questa terapia e il significativo miglioramento in termini di qualità della vita dei malati dovrebbero stimolare i medici a favorirne l'utilizzo. Il messaggio resta tuttavia cauto perché ad oggi la letteratura scientifica non si è pronunciata ufficialmente sui rischi da assuefazione in cui il malato può incorrere e le
linee guida raccomandano "trust but verify".
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