Anticorpi nel latte materno dopo la vaccinazione anti SARS-CoV-2: lo studio su Pediatrics


2/2/2022
Sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Pediatrics i risultati dello studio dal titolo Human Milk SARS-CoV-2 Antibodies up to 6 Months After Vaccination che ha avuto come obiettivi:

  • la determinazione della presenza di anticorpi nel latte materno dopo la vaccinazione anti-SARS-CoV2
  • la valutazione della durata della persistenza degli anticorpi e della capacità di neutralizzazione
  • l'impatto della pastorizzazione del latte umano sui livelli anticorpali

In questo studio sono state arruolate 30 donne in gravidanza o in allattamento, per cui era prevista la vaccinazione anti-COVID-19. Sono state escluse dallo studio le donne che presentavano una pregressa infezione confermata dalla presenza di IgG specifiche anti SARS-CoV-2 o con infezione confermata dalla positività alla reazione a catena della polimerasi (PCR). I campioni di latte materno e di sangue di madri allattanti venivano raccolti al basale (pre-vaccinazione) e a 1, 3 e 6 mesi dopo la prima dose di vaccino contro COVID-19. Durante lo studio erano stati raccolti un totale di 94 campioni di latte e 88 campioni di sangue al baseline e a 1, 3 e 6 mesi dopo la vaccinazione.

Delle 27 donne arruolate (3 donne erano state escluse per pregressa infezione o per infezione da SARS-CoV2 confermata dopo la vaccinazione) nella parte longitudinale dello studio, 25 (92,6%) donne avevano ricevuto il vaccino BNT162b2 (Pfizer) e 2 (7,4%) avevano ricevuto il vaccino mRNA-1273 (Moderna). Tutte le donne avevano ricevuto entrambe le dosi di vaccino a mRNA per completare la serie primaria della vaccinazione. Gli eventi avversi locali e sistemici dopo la prima e la seconda dose di vaccino erano simili a quelle riportate negli studi clinici. Non veniva segnalato nessun evento avverso grave.

Le madri positive per anticorpi IgM specifici anti SARS-CoV-2 dopo 1 mese dalla vaccinazione erano solo 7 su 24 (29,1%), mentre 3 mesi dopo la vaccinazione erano 6 su 27 (22,2%). Nei 6 mesi post-vaccinazione, le IgM specifiche contro SARS-CoV-2 non risultavano rilevabili nel latte a livelli significativi sopra il valore basale. Tutti i campioni di latte materno (24 su 24 [100%]) raccolti a 1, 3 (25 di 27 [92,6%]) e a 6 mesi (9 su 12 [75,0%]) presentavano valori positivi di IgG specifici anti SARS-CoV-2 al di sopra dei valori soglia. I livelli di IgG specifici anti SARS-CoV-2 nel latte materno raggiungevano il picco 1 mese dopo la vaccinazione e persistevano al di sopra dei livelli pre-vaccinazione per almeno 6 mesi. Le IgA specifiche per SARS-CoV-2 venivano rilevate a 1 e a 3 mesi ma diminuivano dopo 6 mesi rispetto al basale. L'attività di neutralizzazione nei campioni di latte materno veniva osservata nell'83,3% dei casi a 1 mese, nel 70,4% a 3 mesi e nel 25,0% a 6 mesi dopo la vaccinazione. La neutralizzazione era più fortemente correlata alle IgG specifiche per SARS-CoV-2. Alcuni campioni di latte materno erano stati sottoposti a pastorizzazione e dopo tale trattamento mostravano livelli simili di attività neutralizzante, mentre i livelli di IgM e IgA risultavano inferiori.

In conclusione, gli anticorpi specifici anti SARS-CoV-2, in particolare il sottotipo IgG, indotto nel latte materno dopo vaccinazione con vaccini a mRNA, persiste per almeno 6 mesi, mentre la capacità neutralizzante degli anticorpi persiste per almeno 3 mesi. I livelli di IgG e IgA specifiche anti SARS-CoV-2 nel latte umano correlavano positivamente con le IgG e le IgA anti SARS-CoV-2-specifiche nel sangue raccolto negli stessi punti temporali (baseline, a 1,3 e 6 mesi). La pastorizzazione del latte materno non sembrava inoltre influire sui livelli di IgG o sull’attività di neutralizzazione degli anticorpi.

Gli autori dello studio pertanto raccomandano l'allattamento al seno materno dopo la vaccinazione. La donazione del latte da donne vaccinate alle banche del latte potrebbe offrire ai bambini allattati protezione contro l’infezione da SARS-CoV-2.

A cura di:

  • Cristina Stasi, Centro interdipartimentale di epatologia CRIA-MASVE, Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica, AOU Careggi
  • Caterina Silvestri, Agenzia regionale di sanità della Toscana




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