Coronavirus e mascherine


10/9/2021
Per una risposta alle domande più frequenti, consulta la sezione Dispositivi di protezione nelle FAQ realizzate dal Ministero della Salute.

Mascherine di comunità, mascherine chirurgiche, dispositivi di protezione individuale (DPI)

MASCHERINE DI COMUNITÀ
 Hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2. Possono essere mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate per coprire dal mento fino al di sopra del naso.

L'uso della mascherina in comunità aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani), che restano invariate e prioritarie. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. 

Autoproduzione delle mascherine di comunità. L'Istituto superiore di sanità informa che anche l'uso di mascherine di comunità autoprodotte aiuta a contrastare la diffusione del virus, se usate bene e costantemente. Le mascherine di comunità possono essere realizzate a casa con materiali comuni a basso costo (come scampoli di stoffa). L'ISS precisa che le mascherine di comunità, sia autoprodotte, che commerciali, non sono dispositivi medici (come le mascherine chirurgiche) né dispositivi di protezione individuale. Con un'infografica dedicata l'ISS fornisce qualche consiglio su come realizzarle e come indossarle e chiarisce alcuni dubbi (ad es. devono essere lavate ogni volta che vengono indossate, è sufficiente in lavatrice a 60°C). 

Mascherine di comunità lavabili. È possibile lavare le mascherine di comunità se sono fatte con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi.
Le mascherine di comunità commerciali (cioè non autoprodotte) sono lavabili se sulla confezione sono riportate indicazioni che possono includere anche il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro performance.

MASCHERINE CHIRURGICHE Sono le mascherine a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario o in particolari ambienti lavorativi e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione.

Anche nel caso in cui compaiano sintomi è necessario utilizzare le mascherine chirurgiche, certificate come dispositivi medici.

Il 31 agosto 2020 il Comitato tecnico-scientifico (CTS) ha diffuso una nota in cui illustra le raccomandazioni tecniche per l'uso della mascherina chirurgica a scuola (tipologia raccomandata in questo contesto), differenziandone l'uso per fascia di età e in situazione statiche e dinamiche: leggi la news ministeriale per maggiori dettagli. 


DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE   L'Istituto superiore di sanità ha emanato un documento riguardante i DPI (come ad esempio i filtranti facciali FFP2 e FFP3) e i dispositivi medici raccomandati per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 in contesto lavorativo (operatori sanitari, addetti alle pulizie, tecnici di laboratorio, pazienti con/senza sintomi, accompagnatori, ambulanzieri etc.) e destinatari dell’indicazione. Consulta il documento (ultimo aggiornamento: 10 maggio 2020).

Come usare e smaltire correttamente le mascherine 
Il Ministero della salute ha prodotto un video spot che spiega quando indossarla e come usarla in sicurezza. Le principali raccomandazioni:

  • prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone (per almeno 40-60 secondi) o con una soluzione alcolica (per almeno 20-30 secondi)
  • indossa, manipola e togli la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci, avendo cura di non toccare la parte interna
  • accertati di aver indossato la mascherina nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna)
  • posiziona correttamente la mascherina, facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento
  • se durante l’uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l’igiene delle mani
  • non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani
  • quando diventa umida, sostituisci la mascherina con una nuova e non riutilizzarla: sono maschere mono-uso
  • gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani
  • in caso di mascherine lavabili, procedere alle operazioni di lavaggio a 60°C con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore (se disponibili); talvolta i produttori indicano anche il numero massimo di lavaggi possibili senza riduzione della performance della mascherina
  • dopo avere maneggiato una mascherina usata equando ci si toglie la mascherina, effettua il lavaggio o l’igiene delle mani
C 17 notizie 4722 immagineEvidenza 
Anche l'Istituto superiore di sanità ha prodotto diversi materiali per mostrare come usarle e smaltirle correttamente. I materiali sono raccolti nella sezione Mascherine sul sito ISS: 

 ♦ smaltimento mascherine e guanti a casa se non sei positivo
 ♦ smaltimento mascherine e guanti a casa se sei positivo
 ♦ smaltimento mascherine e guanti a lavoro
Smaltimento delle mascherine. L'Istituto superiore di sanità precisa che mascherine e guanti vanno smaltiti con i rifiuti indifferenziati, ma per precauzione vanno sempre posti prima dentro un altro sacchetto chiuso, per evitare contatti da parte degli operatori ecologici.

Per altre info consultare l'infografica dell'ISS Come raccogliere e gettare i rifiuti domestici







Per approfondire

box sezione tematica nuovo coronavirus