L'accreditamento sociale integrato in Toscana
L'accreditamento sociale integrato è uno strumento fondamentale per accertarsi che i cittadini ricevano assistenza sicura, dignitosa e di alto livello qualitativo.

L'accreditamento sociale integrato può essere definito come un sistema di qualità che la Regione Toscana riconosce alle strutture (come le RSA per anziani, le comunità per minori o i centri per disabili) e ai servizi alla persona (come l'assistenza domiciliare).
Non è solo un atto burocratico, ma uno strumento fondamentale per accertarsi che i cittadini ricevano assistenza sicura, dignitosa e di alto livello qualitativo. In pratica, una struttura accreditata è una struttura che ha dimostrato di possedere e mantenere nel tempo requisiti di qualità ulteriori rispetto a quelli necessari per l’avvio di attività (che sono codificati nella disciplina dell’autorizzazione) e che può quindi operare per conto del servizio pubblico.
Il principio cardine di questo sistema è la centralità della persona. Ogni norma, requisito o verifica è pensata per tutelare e promuovere il benessere dei cittadini nei momenti di fragilità. Questo si traduce in un'attenzione concreta alla storia di vita di ogni individuo, alla creazione di progetti di cura personalizzati e al rispetto della sua dignità. L'obiettivo non è solo garantire standard di base, ma stimolare un miglioramento continuo della qualità dei servizi, valutandoli in base al loro impatto reale sulla vita delle persone.
Il percorso della Toscana in questo campo ha radici lontane. Già dagli anni Ottanta esistevano forme di autorizzazione per le strutture, ma una vera e propria svolta si è avuta con la legge regionale 82 del 2009, che ha introdotto per la prima volta un sistema di accreditamento per il settore sociale. Oggi siamo arrivati a un modello molto più evoluto e rigoroso, ispirato a quello già in uso in sanità.
Attualmente, la Toscana conta 779 strutture accreditate, un patrimonio che dimostra la capacità del sistema di rispondere positivamente alle nuove esigenze di qualità. Dai riscontri degli operatori del settore, questo modello non è visto come un peso burocratico, ma come un'opportunità di crescita per garantire ai cittadini servizi sempre più umanizzati, sicuri ed efficaci.
Consulta e scarica il Documento ARS n. 127/2025: