Tubercolosi, un quadro nazionale e regionale nella presentazione dell’ARS


20/10/2017

In Toscana
nel 2016 sono stati notificati 258 nuovi casi di tubercolosi (TB), corrispondenti ad un tasso di 6,9 per 100mila abitanti. Il trend dei casi della malattia nella nostra regione è complessivamente in diminuzione nel periodo 1994-2016, tuttavia l’andamento è altalenante dal 1994 al 2010, mostrando sensibili variazioni in aumento e in diminuzione, mentre dal 2010 inizia una costante riduzione dei casi fino al 2013, passando da 387 a 271 (-30%)per poi stabilizzarsi su valori attorno ai 260 casi l’anno dal 2014 al 2016. I dati toscani sulla tubercolosi sono allineati con quelli nazionali.

Sono questi i principali risultati contenuti nella presentazione Epidemiologia della tubercolosi: quadro nazionale e regionale che l’ARS ha elaborato e illustrato lo scorso 10 ottobre in occasione della terza giornata del corso che si è tenuto ad Empoli: “La gestione dell’infezione da HIV in relazione all’invecchiamento della popolazione infetta e alle nuove sfide infettivologiche”.

La TB è una malattia fortemente associata alle condizioni igieniche in cui vivono le persone, a malnutrizione e cattive condizioni generali di salute. Per questo esistono gruppi ed età a maggior rischio.
In Toscana le persone maggiormente colpite dalla malattia sono maschi, di età generalmente compresa tra i 15 e i 24 anni, di cittadinanza straniera. La metà circa dei casi di malattia in Toscana, infatti, è a carico di persone non italiane: in termini di incidenza, i tassi riferiti agli stranieri sono molto maggiori rispetto a quelli riferiti agli italiani.
La TB rappresenta una delle patologie opportunistiche che portano le persone con HIV a diventare malate di AIDS: in Toscana, nel 2015, tra gli 87 casi notificati di AIDS, 7  hanno una coinfezione HIV-TB (l’8%)e tra questi una persona è morta.
Le conseguenze sanitarie indicano che una percentuale di casi variabile tra l’85 ed il 90% viene ricoverata, mentre in media circa l’8% muore. Si tratta generalmente di persone di età maggiore o uguale a 65 anni, per le quali, nonostante il Registro di mortalità indichi una morte per tubercolosi, è più plausibile ritenere che si tratti di una serie di concause di morte. Per fare un esempio, nel 2014, ultimo anno disponibile, tra i 16 residenti deceduti in strutture ospedaliere toscane per tubercolosi, solo 3 hanno un’età inferiore a 65 anni e dunque presumibilmente morte esclusivamente a causa della tubercolosi.

Nel mondo sono stati stimati 10,4 milioni di nuovi casi della malattia nel 2015, di cui il 56% a carico di maschi, il 34% di femmine ed il 10% (1 milione circa) di bambini di età inferiore a 15 anni. Il rapporto maschi/femmine è 1,6 : 1.
L’11% del totale - 1,2 milioni di casi - sono affetti da HIV, mentre 480mila hanno sviluppato una resistenza ai farmaci di prima linea (MDR-TB). I decessi a livello mondiale sono 1,8 milioni.
Nonostante la riduzione delle morti dal 2000 al 2015 si attesti al 22%, la TB rimane una delle prime 10 cause di morte nel mondo:

tb
 
L’Organizzazione mondiale della sanità, considerato che la malattia rappresenta ancora un’emergenza sanitaria globale, ha deciso di promuovere la End TB strategy, i cui obiettivi prevedono per il 2035 di ridurre del 95% il numero di decessi e del 90% l’incidenza di casi rispetto al 2015.



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