Bulli e cyber-bulli: i dati dell’indagine EDIT 2015 sui ragazzi di 14 – 19 anni in Toscana

In Italia, secondo i risultati pubblicati recentemente dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), più del 50% dei ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 17 anni è stato vittima di un qualche episodio offensivo, non rispettoso o violento nel corso dell’ultimo anno. Una percentuale significativa, pari al 19,8%, ha dichiarato di aver subito prepotenze tipiche di bullismo una o più volte al mese, valore che presenta un gradiente nord-sud con una percentuale che raggiunge il 24,5% nelle regioni del Nord-est (18,7% registrato al Sud e 12,4% nelle Isole). Le femmine rappresentano un valore di vittimizzazione superiore rispetto ai coetanei maschi. Il cyber bullismo, ossia le azioni vessatorie effettuate tramite cellulare e/o Internet, ha interessato il 5,9% dei ragazzi vittime di bullismo.
In Toscana, il fenomeno del bullismo viene monitorato dal 2008 attraverso lo studio “Epidemiologia dei determinanti dell'Infortunistica stradale in Toscana” - EDIT. L’edizione 2015 dell’indagine EDIT, condotta con cadenza triennale su studenti fra i 14 e i 19 anni di età che frequentano gli istituti superiori di secondo grado, ha riportato valori che in parte si discostano dall’indagine ISTAT.
Tabella - Percentuale dei ragazzi che nel corso dell’ultimo anno hanno subito prepotenze da parte di un coetaneo – Confronto 2008-2011-2015

Infatti, se la prevalenza del fenomeno rilevata nel 2015 risulta sovrapponibile (19% dei ragazzi ha subito prepotenze nel corso dell’ultimo anno con un maggior interessamento del genere femminile) al dato nazionale (leggi i dati presentati in tabella), diversi appaiono i risultati riguardanti il cyber bullismo. Questa forma di bullismo indiretta, infatti, interessa ben il 19,6% dei ragazzi che subiscono prepotenze (rispetto al 5,9% registrato da Istat) con un coinvolgimento del genere femminile doppio rispetto ai coetanei maschi (femmine: 25,7%; maschi: 12,8%). L’uso del cellulare attraverso minacce, foto, video e telefonate mute, è la modalità più utilizzata seguita dal web con la messa in rete di foto o video (vedi il grafico qui sotto). Parte della differenza osservata può essere dovuta alla diversa fascia di età coinvolta nelle due rilevazioni. Sicuramente, i ragazzi di età compresa fra i 14 e i 19 anni accedono con maggior facilità a strumenti informatici, ai social network o alla rete in genere ma, nonostante questo, l’elevato uso di questa forma di bullismo nella nostra regione rappresenta un elemento al quale prestare particolare attenzione.
Grafico - Distribuzione % delle diverse forme di cyber bullismo subite calcolata sul numero delle risposte – analisi per genere - Anno 2015

Non dobbiamo dimenticarci che l’associazione fra eventi di bullismo e l’instaurarsi di forme depressive, condotte di aggressività, ansia individuale e sociale, iperattività e problemi di apprendimento costituisce un fatto ormai noto. In linea con quanto appena descritto, l’indagine EDIT ha messo in evidenza che i ragazzi che subiscono prepotenze presentano un livello di distress elevato (20,8%) in misura maggiore rispetto ai coetanei non coinvolti da questo fenomeno (16%), aspetto, questo, in grado di influenzare il percorso scolastico e lo stato di salute di questi ragazzi.
Vista la rilevanza del fenomeno, al fine di facilitarne il monitoraggio anche da parte dei professionisti che operano nel settore scolastico e/o sanitario, l’ARS ha costruito un portale di facile utilizzo dal quale è possibile scaricare i dati di tutte le indagini EDIT suddivisi per singola Azienda USL.