Guarda la registrazione della diretta FB dell'evento regionale toscano, con i Risk Manager della Toscana, il Centro GRC e l'ARS Toscana. Consulta e scarica le slide della giornata.
Solo una radicale trasparenza dei risultati degli studi clinici e una valutazione indipendente da parte della comunità scientifica e degli esperti della salute pubblica potranno garantire un'adeguata protezione della nostra salute e del nostro benessere contribuendo anche ad avere massima fiducia nei vaccini contro SARS-CoV-2.
Le persone con patologie con patologie pregresse sono coloro che devono prestare più attenzione a Covid-19. Di seguito alcune indicazioni e raccomandazioni per pazienti con diverse patologie e condizioni cliniche.
In questa emergenza da Covid-19 è fondamentale porre la massima attenzione al contagio interfamiliare.
I guanti sono utili a patto che non sostituiscano il corretto igiene delle mani, siano eliminati (nei rifiuti indifferenziati) al termine dell'uso e ricambiati ogni volta che si sporcano. La Regione Toscana raccomanda di non utilizzare i guanti in contesti generali: meglio lavarsi spesso le mani.
La ricerca scientifica sulle modalità di trasmissione, diffusione e contaminazione delle superfici per l'infezione da COVID-19, fortunatamente, è molto attiva. La news contiene una sintesi dei principali risultati raggiunti ad oggi.
Il webinar è stato organizzato dal Centro regionale per la sicurezza del paziente GRC e dall'ARS, in collaborazione con il FORMAS.
Il documento, frutto di un lavoro di team multidisciplinare e multiprofessionale, mette in luce come la sepsi sia una sindrome complessa.
La sperimentazione clinica riprende dopo essere stata momentaneamente sospesa a causa di un effetto collaterale segnalato in un paziente del Regno Unito.
Gli effetti di Covid-19 sul Pronto soccorso. Aggiornamento luglio 2020
Informazioni e materiali pratici di supporto sia per gli operatori che per le persone e le famiglie.
Coronavirus in Europa, Italia e Toscana: aumento dei casi nei mesi estivi nella nostra regione, soprattutto fra giovani e stranieri, ma pochi sintomatici, ricoverati e decessi. Non abbassare la guardia con apertura della scuola e autunno alle porte. Qualche proposta per tenere sotto controllo il contagio.
A partire dall'11 settembre 2019, sul sito ARS Toscana il monitoraggio sulla presenza del batterio NDM - New Delhi nei pazienti degli ospedali toscani, monitoraggio già avviato dal maggio scorso. Questo è l'aggiornamento del 23 agosto 2020.
Resi noti i risultati preliminari dell’indagine nazionale di sieroprevalenza sul SARS-CoV-2 condotta dal Ministero della Salute e dall'Istat, insieme alla Croce Rossa, dal 25 maggio al 15 luglio su un campione di 150mila persone residenti in 2mila comuni italiani, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. In Toscana è risultato positivo al test sierologico l’uno percento del campione.
A partire dall'11 settembre 2019, sul sito ARS Toscana il monitoraggio sulla presenza del batterio NDM - New Delhi nei pazienti degli ospedali toscani, monitoraggio già avviato dal maggio scorso. Questo è l'aggiornamento del 2 agosto 2020.
Lo stato endemico del virus: in Toscana bene i ricoveri e i decessi per Covid-19, quasi ridotti a zero, ma attenzione al piccolo rialzo dei casi.
Dall’inizio della pandemia, l’ISTAT e l’ISS mettono a disposizione i dati relativi alla mortalità generale e alla mortalità per COVID-19, per un set di comuni italiani che nel corso delle settimane è diventato via via più corposo e rappresentativo.
Nell’ultimo mese l’epidemia di Covid in Toscana sembra giunta finalmente al suo punto di arresto: poco più di 5 i casi giornalieri notificati, circa 3000 i tamponi eseguiti al giorno e le guarigioni sono ormai arrivate all’86%. E anche quando emergono focolai, l'epidemia appare sotto il controllo dei servizi territoriali ed ospedalieri toscani.
I ricoveri per Covid-19 in Toscana. Aggiornamento luglio 2020
Molte e importanti differenze di genere si osservano nella frequenza, nei sintomi, nella gravità di numerose malattie e anche nella risposta alle terapie e nelle reazioni avverse ai farmaci. Questo sembra essere vero anche nel contesto della pandemia da COVID-19.