Gli “equipaggi anti-dolore” per la qualità delle cure palliative nei malati con demenza in RSA


immagine progetto VELA – Valutazione Efficacia Leniterapia in AlzheimerARS NEWS - 05/02/2013
I cosiddetti “equipaggi anti-dolore” delle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) saranno costituiti dai medici e infermieri delle 50 RSA lombarde e toscane che partecipano al progetto VELA – Valutazione Efficacia Leniterapia in Alzheimer.

L’iniziativa intende modificare la percezione del ruolo delle cure palliative nell’assistenza ai malati con demenza in fase avanzata, fornire al personale operante in RSA gli strumenti decisionali pertinenti alle cure e all’assistenza, e le indicazioni cliniche proprie della medicina palliativa.

L’obiettivo ultimo è il miglioramento della qualità dell’assistenza per gli anziani affetti da demenza in stadio avanzato e terminale, attraverso la diffusione dei saperi sulle cure palliative: le prassi, gli strumenti terapeutici, la cultura che le ispira.

Organizzato dalla Fondazione Italiana di Leniterapia (FILE) e dall’Istituto Lino Maestroni di Cremona, il progetto triennale VELA punterà così sulla formazione del personale di RSA finalizzata al riconoscimento del dolore e dei principali sintomi, alle cure appropriate, ai problemi di alimentazione e idratazione artificiale, al ‘fine vita’ e all’accompagnamento alla morte.

Ventuno RSA toscane parteciperanno tra febbraio e aprile 2013 al corso di formazione.
L'ARS ha contribuito alla realizzazione del progetto fornendo supporto scientifico e provvedendo sia ad accreditare (ECM) che a promuovere il corso attraverso la propria rete consolidata di Residenze sanitarie.

Medici e infermieri parteciperanno a lezioni frontali, assisteranno a filmati, discuteranno casi clinici e condivideranno le percezioni sul tema del dolore. Ne scaturiranno non solo riflessioni, ma anche proposte cliniche e assistenziali concrete.
Solo dopo un’accurata valutazione dell’efficacia del modello formativo si potrà promuovere il “pacchetto didattico” come strumento per il miglioramento della qualità dell’assistenza in RSA anche in contesti diversi da quello lombardo e toscano, ma accomunati dall’interesse a sviluppare le cure palliative geriatriche e ad una crescita culturale dell’intero settore.


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