Nuovo coronavirus, i 3 casi a Firenze: il quadro aggiornato della situazione


immagine Nuovo coronavirus, i 3 casi a FirenzeARS SEGNALA - 03/06/2013
Aggiornamento sui 3 casi a Firenze
Il primo caso a Firenze di coronavirus è stato confermato venerdì 31 maggio: si tratta di un caso di importazione di infezione da nuovo coronavirus (attualmente denominato MERS-CoV=Middle East Respiratory Syndrome Coronavirus), in un cittadino di nazionalità straniera che vive in Italia, di rientro da un soggiorno in Giordania. Il paziente che presentava febbre alta, tosse e segni di insufficienza respiratoria, è attualmente ricoverato in isolamento presso l’AOU  di Careggi e le sue condizioni sono stabili.

La conferma della diagnosi è stata effettuata dall’Istituto superiore di sanità – Dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunomediate. Il riconoscimento del caso è avvenuto seguendo le procedure indicate dalla Circolare che il Ministero della Salute ha diramato agli assessorati alla Sanità delle regioni e province autonome il 16 maggio scorso per aumentare il grado di attenzione nei confronti di soggetti con febbre e sintomi respiratori importanti provenienti da aree geografiche in cui si sono verificati casi simili o che abbiano assistito un malato affetto da MERS-CoV, per sottoporli al test specifico.

Sabato 1 giugno le indagini di laboratorio, condotte in collaborazione tra le autorità sanitarie della Toscana e l'Istituto superiore di sanità, hanno confermato la diagnosi di infezione da MERS-CoV per altre 2 persone a Firenze: una bambina di circa 2 anni, facente parte della famiglia del primo paziente, ed un collega di lavoro dello stesso. I due soggetti erano già sotto sorveglianza sanitaria perché erano entrati in contatto stretto con il primo caso: hanno sviluppato una forma clinica di infezione respiratoria, che si presenta per entrambi con un quadro non grave. Entrambi i pazienti sono stati ricoverati in isolamento presso strutture sanitarie di Firenze. La trasmissione dell'infezione da ammalati a persone che hanno avuto contatti stretti e prolungati con essi è già stata documentata, anche in Europa, in ambiente domestico ed ospedaliero.

Le azioni di monitoraggio e controllo attivate da Ministero e Regione Toscana
Il Ministero della salute sta seguendo con attenzione la situazione, in contatto stretto con le autorità sanitarie toscane. Sabato 1 giugno l’assessore regionale alla Salute Luigi Marroni ha tenuto una conferenza stampa presso la direzione generale dell’Aou Careggi per illustrare la situazione. L’assessore ha confermato che non c’è alcun allarme sanitario e che il sistema di sorveglianza è scattato in tempi brevissimi, limitando le possibilità di contagio.   

Il nuovo coronavirus in breve: cos’è, sintomi, trattamento, monitoraggio
Secondo quanto riportato nel sito web del Ministero della Salute, il nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo. I coronavirus sono una grande famiglia di virus noti per causare malattie negli esseri umani e negli animali. I sintomi: negli esseri umani dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS). La maggior parte dei pazienti affetti dal nuovo coronavirus ha presentato una sindrome respiratoria acuta grave, che ha richiesto l’ospedalizzazione con febbre, tosse, affanno e difficoltà respiratoria. Molti pazienti hanno sviluppato insufficienza renale acuta, o altri danni viscerali (pericarditi). Come si contrae il nuovo coronavirus: non è stato identificato il serbatoio animale e le indagini sulle fonti animali sono in corso. La stragrande maggioranza dei casi ha contratto il virus durante un viaggio nella penisola arabica. Se si è soggiornato di recente nella penisola arabica ma si è in buona salute, non c’è motivo di preoccuparsi. Se invece nei giorni che seguono il ritorno si presentano febbre e sintomi respiratori, si raccomanda di consultare il proprio medico segnalando l’avvenuto viaggio. Il trattamento: è sintomatico, non esiste un trattamento antivirale specifico. Ancora non esiste un vaccino di prevenzione. Altri casi in Europa: fino ad oggi ci sono casi segnalati in Germania, in Francia e nel Regno Unito, la maggior parte aveva viaggiato nella penisola arabica. Per maggiori dettagli consulta le FAQ redatte dal Ministero della Salute


Per approfondire: