logoedit tvAccedi al nuovo portale EDIT con i risultati dell'indagine 2018


Inizia domani e si concluderà tra circa quattro mesi la quinta edizione del progetto EDIT (Epidemiologia dei determinanti dell'Infortunistica stradale in Toscana), uno studio multicentrico ideato e realizzato dall'Agenzia regionale di sanità, a partire dal 2005, con cadenza triennale. Lo scopo della rilevazione è quello d'indagare gli stili di vita e i comportamenti alla guida di un campione rappresentativo di studenti iscritti alle scuole secondarie di II grado della nostra regione (età compresa tra i 14 e i 19 anni).

Nello specifico lo studio, recentemente entrato a far parte del Registro delle sorveglianze regionali sugli stili di vita del Ministero della Salute, indaga temi di salute più o meno direttamente correlati all'infortunistica stradale: i rapporti con i pari e la famiglia, l'andamento scolastico, l'uso del tempo libero, l'attività sportiva, i comportamenti alimentari, i consumi di bevande alcoliche e tabacco, l'uso di sostanze stupefacenti e il gioco d'azzardo, i comportamenti sessuali, il fenomeno del bullismo, la qualità del sonno, fino ad arrivare ai comportamenti alla guida, attraverso i quali vengono individuati i principali fattori di rischio associati agli incidenti stradali nei giovani.

Uno dei punti di forza dello studio è rappresentato dall'elevata numerosità campionaria: in ogni rilevazione infatti sono stati intervistati circa 5mila studenti afferenti a oltre 50 istituti scolastici, consentendo di ottenere una rappresentatività territoriale delle stime per Ex-ASL.

L'indagine che sta partendo in questi giorni si prefigge invece un nuovo obiettivo, ancora più ambizioso: quello di ottenere una rappresentatività dei dati per le nuove zone socio-sanitarie (27). Per raggiungere un simile risultato saranno intervistati poco meno di 10.000 studenti appartenenti a circa 90 istituti. I risultati dello studio forniranno un quadro esaustivo sui modelli di comportamento degli studenti intervistati.

L'adolescenza implica una fase di profondi cambiamenti che riguardano sia la sfera biologica sia quella cognitiva sia, infine, quella sociale. Questa rappresenta un momento determinante per la costruzione dell'identità ed è spesso associata ad un maggior rischio di infortuni stradali nonché ad una tendenza da parte dei giovani a sperimentare nuove abitudini e comportamenti a rischio quali il consumo di alcolici, il fumo di sigaretta, l'uso di sostanze psicotrope illegali, avere i primi rapporti sessuali etc., atteggiamenti che, se consolidati in maniera sbagliata, possono condizionare significativamente la loro salute in età adulta.

Per la metà di novembre è previsto un workshop dove saranno presentati i principali risultati dello studio.


L’indagine EDIT era già stata condotta dal settore Epidemiologia dei servizi sociali integrati dell´Agenzia regionale di sanità della Toscana, nei mesi compresi tra febbraio e maggio, negli anni 2005, 2008, 2011 e 2015, sempre coinvolgendo un campione di studenti delle scuole medie superiori della regione Toscana rappresentativo per AUSL e per tipologia di istituto.



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