La gestione delle malattie croniche in Italia e in Toscana nel periodo 2015-19 secondo gli indicatori del nuovo Sistema di garanzia

a cura di: P. Francesconi, B. Bellini, V. Di Fabrizio, C. Szasz, F. Collini


11/8/2022


 Indice

› Materiali e metodi

 Risultati
› Conclusioni


Il nuovo Sistema di garanzia (NSG), operativo dal 1 gennaio 2020, “è lo strumento che consente, con le numerose informazioni ad oggi disponibili sul nuovo Sistema informativo sanitario (NSIS), di misurare secondo le dimensioni dell'equità, dell'efficacia, e della appropriatezza che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (LEA)”.

È stato realizzato con la collaborazione di referenti istituzionali e tecnici delle Regioni, tra i quali anche l’Agenzia regionale di sanità della Toscana. Un tavolo tecnico nell’ambito del Comitato LEA ha gestito la sperimentazione della metodologia di monitoraggio dei LEA prevista dal decreto sull’NSG.

Sono stati finora definiti 88 indicatori, dei quali 22 indicatori core, che hanno sostituito la Griglia LEA a partire dall’anno di valutazione 2020, e 68 indicatori no core in osservazione, comprendenti 10 indicatori per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA). I PDTA monitorati e valutati sono quelli per la gestione del diabete, scompenso cardiaco, BPCO, tumore colon, tumore retto e tumore mammella.

Sono stati appena pubblicati sul sito del Ministero della salute i risultati degli indicatori che osservano il periodo dal 2015 al 2019.

Si presentano di seguito i risultati del monitoraggio dei PDTA per:
Materiali e metodi

Per ogni PDTA, un protocollo operativo costantemente aggiornato contiene
:

A. l’elenco delle fonti specifiche dei dati - è costituito dagli archivi sanitari elettronici amministrativi attivi in tutte le Regioni e Provincie autonome italiane e che alimentano i flussi informativi nazionali verso il Ministero della salute; tra i principali ci sono l’Anagrafe assistiti, la Farmaceutica territoriale e quella a distribuzione diretta, le Schede di dimissione ospedaliera, gli Accessi ai servizi di Emergenza-urgenza e Pronto soccorso, le Prescrizioni di visite specialistiche o di procedure diagnostiche, le Esenzioni dal pagamento del ticket per qualsiasi motivazione;

B. la definizione della coorte per la malattia cronica in esame - comprende i soggetti residenti in una determinata regione, individuati come affetti dalla patologia oggetto del PDTA attraverso l’accesso a una o più prestazioni sanitarie specifiche registrate nelle fonti dei dati durante un anno di calendario; ciascun individuo è poi seguito per un tempo di follow-up pari a 12 mesi successivi all’arruolamento nella coorte;

C. indicatori del processo di cura - sono formulati in riferimento al tempo di follow-up sopra descritto, a cavallo fra l’anno di inclusione dei soggetti e il successivo.

In figura A è riportato a titolo esemplificativo lo schema del periodo di inclusione e del periodo di follow-up per la coorte di una generica patologia cronica. In tabella A, sono poi elencati gli indicatori considerati per BPCO, scompenso cardiaco e diabete, che vengono calcolati in forma grezza e con aggregazione a livello regionale. Rimandiamo al documento ufficiale per i dettagli operativi relativi alle coorti e agli indicatori di ciascuna malattia.

Figura A. I PDTA per le cronicità del NSG – Esempio di 4 soggetti inclusi una coorte di malati cronici durante il 2016 e seguiti nei 12 mesi successivi alla data di inizio del follow-up
FIGURA A

Tabella A. I PDTA per le cronicità del NSG – Indicatori di processo per BPCO, scompenso e diabete
tabella

Risultati

Diabete
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, 40 pazienti diabetici su 100 hanno fatto un controllo dell’emoglobina glicata almeno due volte l’anno in strutture pubbliche o private convenzionate. Le Regioni e Province autonome del Centro-nord hanno performance migliori delle Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 38,5%, si colloca appena sotto la media, con un trend in leggera diminuzione (figura 1).

Figura 1. Percentuale di pazienti diabetici con controllo dell'emoglobina glicata almeno due volte l'anno dopo la diagnosi
figura 1
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, 59 pazienti diabetici su 100 hanno fatto un controllo del profilo lipidico almeno una volta l’anno in strutture pubbliche o private convenzionate. Le Regioni e Province autonome del Centro-nord hanno performance migliori delle Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 62%, si colloca appena sopra la media, con un trend in leggera crescita (figura 2).

Figura 2. Percentuale di pazienti diabetici con controllo del profilo lipidico almeno una volta l'anno dopo la diagnosi
figura 2
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, 40 pazienti diabetici su 100 hanno fatto un controllo della microalbuminuria almeno una volta l’anno in strutture pubbliche o private convenzionate. A parte la Toscana, le Regioni e Province autonome del Centro-nord hanno performance migliori delle Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 28%, si colloca sotto la media, con un trend in leggera diminuzione (figura 3). È possibile che questo indicatore sia sottostimato in quanto spesso la microalbuminuria è diagnosticata attraverso il rapporto albumina/creatinina in un campione di urine invece che quantificata direttamente nelle urine raccolte nelle 24 ore.

Figura 3. Percentuale di pazienti diabetici con controllo della microalbuminuria almeno una volta l'anno dopo la diagnosi
figura 3
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, 72 pazienti diabetici su 100 hanno fatto un controllo della creatininemia almeno una volta l’anno in strutture pubbliche o private convenzionate. Le Regioni e Province autonome del Centro-nord hanno performance migliori delle Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 75%, si colloca appena sopra la media, con un trend stabile (figura 4).

Figura 4. Percentuale di pazienti diabetici con monitoraggio del filtrato glomerulare o della creatinina o clearance creatinina almeno una volta l'anno dopo la diagnosi
figura 4
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, solo 18 pazienti diabetici su 100 hanno fatto un controllo dell’occhio almeno una volta l’anno in strutture pubbliche o private convenzionate. Le Regioni e Province autonome del Centro-nord hanno performance migliori delle Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 15%, si colloca sotto la media, con un trend in leggera diminuzione (figura 5).

Figura 5. Percentuale di pazienti diabetici con controllo dell'occhio almeno una volta l'anno dopo la diagnosi
figura 5
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, solo 27 pazienti diabetici su 100 hanno fatto almeno 4 dei precedenti 5 controlli in strutture pubbliche o private convenzionate. Le Regioni e Province autonome del Centro-nord hanno performance migliori delle Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 22,5%, si colloca sotto la media, con un trend in leggera diminuzione (figura 6).

Figura 6. Percentuale di pazienti diabetici che seguono almeno 4 delle 5 raccomandazioni
figura 6
torna all'elenco


Scompenso cardiaco
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, solo 58 pazienti con scompenso cardiaco su 100 in terapia con ACE inibitori o sartani hanno ottenuto un’adeguata copertura terapeutica. Non si evidenziano significative differenze tra le Regioni e Province autonome del Centro-nord e le Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 53%, si colloca sotto la media, con un trend in leggera diminuzione (figura 7).

Figura 7. Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco che aderiscono al trattamento farmacologico con ACE inibitori o sartani
figura 7
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, solo 60 pazienti con scompenso cardiaco su 100 in terapia con β-bloccanti hanno ottenuto un’adeguata copertura terapeutica. Non si evidenziano significative differenze tra le Regioni e Province autonome del Centro-nord e le Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 57%, si colloca appena sotto la media, con un trend stabile (figura 8).

Figura 8. Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco che aderiscono al trattamento farmacologico con betabloccanti
figura 8
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, solo 21 pazienti con scompenso cardiaco su 100 hanno fatto un controllo ecocardiografico almeno una volta l’anno in strutture pubbliche o private convenzionate. Le Regioni e Province autonome del Centro-nord hanno performance migliori delle Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 27%, si colloca sopra la media, con un trend in aumento (figura 9).

Figura 9. Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco con almeno un ecocardiogramma
figura 9
torna all'elenco


BPCO
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, solo 34 pazienti con BPCO su 100 in terapia con broncodilatatori hanno ottenuto un’adeguata copertura terapeutica. Non si evidenziano significative differenze tra le Regioni e Province autonome del Centro-nord e le Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 40%, si colloca sopra la media, con un trend in aumento (figura 10).

Figura 10. Percentuale di pazienti con diagnosi di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) che aderiscono al trattamento farmacologico
figura 10
A livello nazionale, nel periodo di osservazione 2018-’19, solo 48 pazienti con BPCO su 100 hanno fatto una visita pneumologica almeno una volta l’anno in strutture pubbliche o private convenzionate. Non si evidenziano significative differenze tra le Regioni e Province autonome del Centro-nord e le Regioni del Sud. La Toscana, con un valore del 49%, si colloca appena sopra la media, con un trend stabile (figura 11).

Figura 11. Percentuale di pazienti con diagnosi di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) che sono sottoposti alla visita pneumologica
figura 11
torna all'elenco

torna all'indice


Conclusioni

L’inclusione e il calcolo di indicatori di processo per il monitoraggio dei PDTA di tre importanti malattie croniche nell’NSG rappresenta un significativo sviluppo della capacità di “misurare secondo le dimensioni dell'equità, dell'efficacia, e della appropriatezza che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza”.

Nelle Regioni e Province autonome italiane, per quanto è possibile evincere dalla lettura degli indicatori di processo inclusi nell’NSG, la gestione delle malattie croniche oggetto del monitoraggio risulta sub-ottimale sia in quanto a erogazione di prestazioni diagnostiche di follow-up sia in quanto ad aderenza alle terapie. Nel caso delle prestazioni diagnostiche di follow-up, è evidente inoltre un gradiente nord-sud a svantaggio delle regioni meridionali.
È verosimile che, grazie al ricorso alle strutture private, la percentuale di pazienti che effettuano le indagini diagnostiche di follow-up raccomandate dalle linee guida sia più elevata rispetto a quanto misurabile utilizzando flussi informativi sanitari correnti. È anche vero che le prestazioni erogate da strutture private a totale carico dei cittadini non possono essere conteggiate nella valutazione del livello di soddisfazione dei LEA che devono essere assicurati dai Sistemi sanitari regionali. Sarebbe comunque auspicabile che il debito informativo sulle prestazioni erogate fosse esteso anche alle strutture non in convenzione per valutazioni di appropriatezza delle cure più aderenti alla realtà.

Per quanto riguarda la Toscana, i livelli di performance per 6 indicatori su 11, soprattutto per il PDTA del diabete, si collocano seppur di poco sotto la media nazionale. Si ritiene auspicabile un tempestivo riavvio della sanità d’iniziativa.
Peraltro, il periodo in osservazione preso in esame arriva fino al 2019 e la pandemia ha sicuramente peggiorato la situazione, soprattutto per quanto riguarda l’erogazione di prestazioni diagnostiche di follow-up.
D’altra parte, il cospicuo investimento del PNRR sull’assistenza territoriale e gli indirizzi forniti dal DM 77/22 possono fornire un’occasione unica per la reale implementazione del Piano nazionale cronicità.

torna all'indice


A cura di
:
» Paolo Francesconi, Benedetta Bellini, Valeria DiFabrizio, Claudia Szasz e Francesca Collini, Agenzia regionale di sanità della Toscana





Per approfondire

Ministero della salute, Il nuovo Sistema di garanzia (NSG)