LA NAZIONE GROSSETO 10 novembre 2012 pag. 17

LO STUDIO condotto dall'Ars Toscana e dal Cnr di Pisa nei comuni geotermici toscani, presentato nel 2010, aveva evidenziato criticità sanitarie soprattutto nell'area amiatina, meno in quella tradizionale pisana di Larderello. Pur non rilevando un ruolo significativo della geotermia come causa degli eccessi riscontrati di malattie, alcuni aspetti sanitari erano degni di approfondimenti e di monitoraggio. I nuovi dati, emersi dal seminario «Geotermia e Salute» hanno confermato molti dei risultati dello studio originario: i maggiori cambiamenti riguardano le statistiche di ospedalizzazione rispetto a quelle di mortalità.

IL TIRRENO GROSSETO 4 novembre 2012 pag. XV
    
L'ipotesi che non vi sia correlazione fra geotermia e criticità di salute delle popolazioni delle aree geotermiche potrebbe reggere. I risultati del seminario "Geotermia e salute" del 25 ottobre a Firenze, in cui sono stati presentati dati toscani e americani, confermano il quadro dell'analisi precedente per la zona geotermica toscana, mentre giungono le prime indicazioni rassicuranti dallo studio americano.

CORRIERE SIENA  26 ottobre 2012  pag. 21
I risultati dello studio condotto da Bates e Reed, epidemiologi dell'Università della California

SIENA Lo studio condotto dall'Ars Toscana e dal Cnr di Pisa nei comuni geotermici toscani, presentato nel 2010, aveva evidenziato criticità sanitarie soprattutto nell'area amiatina, meno in quella tradizionale pisana di Larderello. Pur non rilevando un ruolo significativo della geotermia come causa degli eccessi riscontrati di malattie, alcuni aspetti sanitari erano degni di approfondimenti e di monitoraggio. I nuovi dati hanno confermato molti dei risultati dello studio originario: i maggiori cambiamenti riguardano le statistiche di ospedalizzazione rispetto a quelle di mortalità.

COMUNICATO STAMPA - 26/10/2013
Lo studio condotto dall’ARS Toscana e dal CNR di Pisa nei comuni geotermici toscani, presentato nel 2010, aveva evidenziato criticità sanitarie soprattutto nell’area amiatina, meno in quella tradizionale pisana di Larderello. Pur non rilevando un ruolo significativo della geotermia come causa degli eccessi riscontrati di malattie, alcuni aspetti sanitari erano degni di approfondimenti e di monitoraggio. I nuovi dati hanno confermato molti dei risultati dello studio originario: i maggiori cambiamenti riguardano le statistiche di ospedalizzazione rispetto a quelle di mortalità. Si confermano gli eccessi di problemi di salute soprattutto nei maschi dell’area geotermica sud, senese e grossetana e la migliore salute, invece, dei maschi dell’area geotermica nord.  Scompaiono alcuni eccessi rilevati originariamente, come i tumori dell’apparato linfoematopoietico nelle femmine dall’area geotermica amiatina e le malatie neurologiche nei maschi dell’area pisana. Ne compaiono però altri, come quelli per le malattie cardiovascolari nell’area amiatina. Di particolare attenzione è il dato, confermato,  dell’eccesso di insufficienza renale. Questi aggiornamenti suggeriscono comunque di continuare a monitorare l’area e di potenziare l’indagine nell’area amiatina, con particolare riguardo ai danni renali e respiratori, anche con il supporto dei medici di medicina generale.

COMUNICATO STAMPA - 22/10/2012
Gli aggiornamenti dello studio ARS/CNR nelle aree geotermiche toscane presentati in un seminario e confrontati con uno studio internazionale che potrebbe dare indicazioni più certe sui livelli sicuri di esposizione all’acido solfidrico.
Lo studio dell’ARS e del CNR di Pisa, condotto tra il 2009 ed il 2011 nelle aree geotermiche toscane per valutare come le emissioni  geotermiche possano incidere sulla salute, è stato aggiornato con nuove analisi ed approfondimenti. I nuovi dati verranno presentati al seminario “Geotermia e salute – L’esperienza neozelandese e toscana”, organizzato dall’ARS Toscana il 25 ottobre presso l’Istituto degli Innocenti a Firenze. Il seminario rappresenterà anche un’interessante occasione per confrontare i risultati dello studio toscano con quelli di uno studio internazionale molto più ampio come quello che è in corso da tempo a Rotorua, isola della Nuova Zelanda. Questo studio è supportato dal governo USA e coordinato dal prof. Bates, epidemiologo dell’Università della California, che interverrà al seminario ARS proprio per presentare i primi risultati. C’è grande interesse ed attesa scientifica per il lavoro svolto a Rotorua dal prof. Bates: da questo potrebbero emergere infatti i dati che indicano quali sono i livelli sicuri di esposizione della popolazione generale ad inquinanti geotermici nell’aria, in particolare per l’acido solfidrico.