NAZIONE GROSSETO 9 dicembre 2014 pag. 3

La sua battaglia per l'ambiente e per la salute dei cittadini va avanti da decenni, ormai. Nel portarla avanti Roberto Barocci (nella foto sotto) per il Forum ambientalista è sempre partito dai dati. Dall'analisi di documenti ufficiali perché senza di quelli - come dice lui - «è sempre difficile». Il legame tra lo sfruttamento geotermico e la salute dei cittadini che vivono in quelle zone è uno degli argomenti seguiti da vicino dall'ex insegnante in pensione, un vero e proprio paladino dell'ambiente e delle sue mille sfaccettature. E dai dati ufficiali, anche quelli riportati nello studio dell'Ars (agenzia regionale per la sanità), Barocci rileva conseguenze importanti.

TIRRENO GROSSETO 7 dicembre 2014 pag. X

La centrale di Bagnore 4 di Enel Green power a Santa Fiora è praticamente in funzione, ma i comitati antigeotermia proseguono la loro battaglia contro lo sfruttamento del vapore. E gli animi si scaldano.
Così, dopo che due giorni fa il Comune di Arcidosso e gli albergatori della zona hanno annunciato di voler adire a vie legali per procurato allarme e danno di immagine contro i comitati, Roberto Barocci, del Forum Ambientalista Grosseto, aderente a Sos Geotermia, annuncia al sindaco di Arcidosso Jacopo Marini che si rivolgerà alla Procura.

NAZIONE GROSSETO 7 dicembre 2014 pag. 9

SEMPRE PIÙ roventi le polemiche per la geotermia. Dopo l'avvio della centrale di Bagnore 4 la popolazione amïatina si è allarmata. «La Regione, Arpat e i sindaci hanno prodotto comunicati stampa per tranquillizzare e riferire che tutto è sotto controllo - inizia Roberto Barocci del Forum Ambientalista che ha aderito al comitato Sos Geotermia -, che non ci sono rischi sanitari e che in Amiata non ci sono problemi. Ma i risultati del loro vigilare sull'ambiente e sulla salute dei cittadini non sembrano dare loro ragione.

TIRRENO GROSSETO 15 maggio 2014    pag. XIV
Monte Amiata: Dibattito sulla geotermia

In Amiata si torna a parlare di arsenico, inquinamento e morte. Il comitato Sos geotermia pubblica su Facebook la sintesi di uno studio condotto di recente dal Cnr lanciando l'ennesimo allarme arsenico, le cui tracce sono state rilevate nelle urine degli amiatini.
Per capirne qualcosa di più, il Tirreno ha chiesto lumi proprio a Fabrizio Bianchi, responsabile dell'Ifc-Cnr che ha guidato la ricerca. «Quello che abbiamo analizzato è un piccolo campione di 57 persone di Abbadia San Salvadore, quindi bisogna andarci cauti a dare giudizi sommari.

ADNKRONOS SALUTE - Roma, 8 maggio 2014
Sul Monte Amiata, nel Viterbese, ma anche a Taranto e a Gela la contaminazione da arsenico ha lasciato tracce nell'organismo di parte della popolazione. Uno studio coordinato dai ricercatori dell'Ifc-Cnr ha identificato infatti la presenza di sostanze, anche cancerogene, nei soggetti indagati.

I risultati completi saranno presentati domani in un convegno, e pubblicati online su 'Epidemiologia & Prevenzione'. "Abbiamo stabilito - spiega all'Adnkronos Salute Fabrizio Bianchi, responsabile dell'Ifc-Cnr - che c'è l'arsenico e ci sono tracce di esposizione in una parte della popolazione. In che modo poi questo si rifletta sulla salute è da determinare. Ma è possibile che gli eccessi di mortalità e morbosità già rilevati in queste aree siano legate anche all'arsenico".