coperta crisi salute xweb Pagina 1L’Osservatorio crisi e salute dell’Agenzia regionale di sanità della Toscana fornisce con questa pubblicazione un’ulteriore analisi relativa alle ripercussioni della crisi economica sullo stato di salute della popolazione toscana.
Se precedentemente le informazioni prodotte erano il risultato di elaborazioni effettuate dall’Agenzia sui dati dei principali flussi informativi regionali e sulle indagini nazionali disponibili, stavolta abbiamo pensato che in un contesto economico così vasto, variabile e complicato si dovesse ascoltare anche la “voce” dei cittadini.

È stata quindi realizzata un’indagine di popolazione sul territorio regionale toscano volta a comprendere quali cambiamenti si siano verificati nella popolazione toscana dall’inizio della crisi economica ad oggi, nei loro principali stili di vita (consumo di alimenti, di alcol e tabacco, attività fisica), ma sopratutto nel loro ricorso alle prestazioni sanitarie, che queste fossero una visita specialistica, l’utilizzo della diagnostica o, più banalmente, il ricorso alle cure odontoiatriche. Un quadro, quindi, che completa ed integra le informazioni provenienti dai flussi sanitari.
InCifre N 10 2016 coperta xwebIn Toscana ed in Italia, come in molti altri Paesi a economia avanzata, si sono verificati negli ultimi 30 anni notevoli cambiamenti nella struttura demografica della popolazione. E se da una parte è indiscusso il ruolo di una maggiore aspettativa di vita, un’influenza determinante su questo cambiamento va sicuramente ricercata nell’area della salute riproduttiva: la natalità è difatti diminuita drasticamente, sopratutto in questi ultimi anni di crisi economica (-10% di bambini nati in Toscana nel periodo 2008-2014) e, contemporaneamente, si è avuto un graduale aumento della diffusione delle conoscenze e dell’uso dei metodi anticoncezionali, grazie anche all’introduzione di alcune leggi (legge 405 del 1975 che ha istituito i consultori familiari; legge 194 del 1978 che ha legalizzato l’interruzione volontaria di gravidanza).

Accanto a questo si è registrata la crescente diffusione di alcune tecniche e procedure usate durante la gravidanza, al momento del parto e nel puerperio, che da una parte hanno favorito la diminuzione della mortalità perinatale e materna, ma anche forse eccessivamente medicalizzato questi eventi.
L’attenzione alla salute materno-infantile rimane quindi strategica, poiché una delle evidenze scientifiche che si stanno consolidando con più forza nella ricerca epidemiologica internazionale è che la salute dell’adulto si giochi fin da bambino, anzi fin dall’utero materno.