coperta HIV AIDS 2015 Pagina 1Il Sistema di sorveglianza delle malattie infettive costituisce la fonte informativa più rilevante per monitorare l’incidenza dei casi di malattia. L’AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita), stadio clinico terminale del virus dell’immunodeficienza umana (HIV), riportata per la prima volta in letteratura nel 1981, è divenuta in Italia nel 1986 una malattia a notifica obbligatoria di Classe III per la quale è prevista la compilazione di una scheda dedicata.

A partire dalla metà degli anni ’90, l’avvento della terapia antiretrovirale ha modificato la storia naturale della malattia: il tasso di letalità si è drasticamente ridotto con conseguente riduzione del numero di persone che sviluppano l’AIDS e aumento della prevalenza della sieropositività. Il registro dei casi notificati di AIDS diventa così una fonte non più sufficiente per identificare i cambiamenti dell’infezione da HIV. Per questo nel 2008 il Ministero della Salute ha istituito il Sistema di sorveglianza nazionale delle nuove diagnosi di infezione da HIV, provvedendo ad aggiungere l’infezione all’elenco della Classe III delle malattie infettive sottoposte a notifica obbligatoria.
In Toscana il Sistema di sorveglianza di entrambe le patologie è affidato all’Agenzia regionale di sanità, che dal 2004 gestisce il Registro Regionale AIDS (RRA) e dal 2009 la notifica delle nuove diagnosi di HIV.
Lo scorso anno l’Osservatorio di Epidemiologia dell’Agenzia regionale di sanità, raccolse per la prima volte i principali risultati dei due Sistemi di sorveglianza in una pubblicazione della serie “In cifre” n. 6 dal titolo HIV e AIDS in Toscana. Questo opuscolo costituisce l’aggiornamento al 31 dicembre 2014.
I dati presentati descrivono l’epidemiologia dell’HIV/AIDS in Toscana, dall’analisi dell’incidenza ai gruppi di popolazione più a rischio, dalle condizioni cliniche e immunologiche dei pazienti alla terapia antiretrovirale, fornendo ai clinici e alle persone coinvolte nell’assistenza di questi pazienti uno strumento che permetta una lettura immediata dei dati.
InCifre N 8 2015 copertaIl Certificato di assistenza al parto (CAP), in Italia come negli altri Paesi occidentali, rappresenta il punto chiave del sistema di sorveglianza perinatale.

L’analisi dei dati ricavabili dal CAP - informazioni socio-demografiche dei genitori, assistenza in gravidanza e parto, condizioni del neonato - fornisce un quadro dettagliato sui parti avvenuti nella nostra regione, oltre che informazioni utili per una corretta pianificazione dei servizi regionali e per la loro valutazione.
L’Osservatorio di epidemiologia dell’Agenzia regionale di sanità ne raccoglie le analisi dell’anno 2013 in una pubblicazione della serie “In cifre” dal titolo “Nascere in Toscana”.

Si tratta di uno strumento più fruibile, maneggevole e comunicativo rispetto a quello del volume tradizionale che permette la lettura dei dati con maggiore immediatezza dalle persone coinvolte nell’assistenza perinatale.
La pubblicazione dei dati del CAP iniziò nell’anno 2001 (Documento ARS n. 9) e ad essa hanno fatto seguito un aggiornamento per il triennio 2002-2004 (Documento ARS n. 21), per il triennio 2005-2007 (Documento ARS n. 45), per il quadriennio 2008-2011 (Documento ARS n. 72) e infine per l’anno 2012 (In cifre ARS n. 2).

 

prima copertina editwebÈ ormai largamente dimostrato che le abitudini di vita e le scelte individuali che compiamo oggi condizionano significativamente la salute ed il benessere di domani. Come sappiamo, l’adolescenza rappresenta un periodo sensibile e critico, in cui i soggetti sono più vulnerabili rispetto ad alcuni comportamenti a rischio. Tra questi vengono ricompresi anche quelli alla guida dei mezzi. A tal proposito ricordiamo che gli incidenti stradali costituiscono, a livello mondiale, la prima causa di morte nei giovani tra i 15 e i 29 anni di età.  E, a sua volta, tale causa è correlata con determinati fattori di rischio molto spesso riconducibili a scelte comportamentali.

Per intervenire con efficaci azioni di miglioramento delle abitudini di vita, e dunque buoni esiti di salute, sono necessarie informazioni affidabili e ripetute nel tempo. L’ARS conduce dal 2005 una rilevazione a cadenza triennale, lo studio “Epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana” (EDIT), che mira a conoscere le abitudini e i comportamenti a rischio tra i giovani toscani, nonché la loro entità e i loro mutamenti nel tempo.

In questo documento verranno presentati i dati raccolti nell’autunno del 2013 per mezzo di un aggiornamento delle informazioni su alcuni degli ambiti indagati dallo studio EDIT. Sfruttando le potenzialità di Internet, questa rilevazione è stata realizzata, per la prima volta, con una metodica relativamente nuova: i questionari sono stati compilati dagli studenti direttamente su un PC via web in un’aula scolastica attrezzata, accedendo al sito dell’ARS. Nella versione “standard” i questionari venivano compilati in classe sul proprio banco utilizzando appositi tablet. Lo studio ha preso il nome di “EDIT Web 2013”.