Prevenzione primaria del fumo di tabacco - Linea guida (ottobre 2013)


Prevenzione primaria del fumo di tabacco - Linea guida 2013Il fumo di tabacco è responsabile di circa 71.500 morti all’anno in Italia, pari al 12,5% della mortalità totale. Il fumo è dannoso a ogni età, e il rischio di contrarre una patologia a esso correlata (cardiovascolare, oncologica, pneumologica) è strettamente dipendente dall’età di inizio: un ragazzo che comincia a fumare a 15 anni ha una probabilità tre volte superiore di ammalarsi di tumore rispetto a un individuo che inizia a fumare a 20 anni. Inoltre, è stato dimostrato che l’uso precoce di tabacco è in grado di modificare lo sviluppo polmonare nell’adolescenza con un’induzione precoce della crescita neoplastica.
Il tabagismo è considerato una dipendenza patologica in quanto l’uso di tabacco determina una modificazione definitiva del cervello che rende molto difficile l‘astinenza e, nel caso di cessazioni, esiste un’elevata probabilità di recidive. Questa considerazione fisiopatologica ha due conseguenze: la prima è che la prevenzione
dell’uso deve essere considerata una strategia prioritaria di contrasto rispetto alla cessazione, la seconda è che essa deve essere realizzata il più precocemente possibile, prima cioè che siano avvenute le prime sperimentazioni.

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