immagine Collana dei Documenti ARS, n.42Nell’ambito del Progetto Linee Guida della Regione Toscana, la DGR n. 799/2005 affidava all’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) la definizione di indicatori di processo e di esito per la valutazione di impatto di quattro LG prioritarie: “Diagnosi e cura dell’ictus”, “Insufficienza cardiaca”, “Ulcere da pressione: prevenzione e trattamento”, “Percorsi riabilitativi - Riabilitazione dopo frattura di femore”.
Il progetto regionale ‘Prevenzione e Trattamento delle Ulcere da Pressione’, coordinato da ARS Toscana, Osservatorio Qualità, si è sviluppato, a partire dal 2005, sia per realizzare questo mandato, sia per rispondere agli obiettivi del ‘Progetto Nursing’, lanciato nel 2004 dalla stessa Agenzia nell’intento di promuovere azioni di miglioramento delle pratiche assistenziali infermieristiche. Questo documento riassume e raccoglie tutto il lavoro condotto fino ad oggi e propone alcune linee di sviluppo per il futuro.
Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 41Questo documento contiene, in sintesi, i risultati definitivi delle due edizioni dello studio EDIT, acronimo di Epidemiologia dei Determinanti dell’Infortunistica stradale in Toscana, realizzate nel 2005 e nel 2008. Le due rilevazioni sono state svolte sui giovani che frequentano le scuole medie superiori della Regione Toscana, per rilevare quegli aspetti dei loro stili di vita potenzialmente a rischio, in primis per la sicurezza stradale, ma soprattutto per la loro incolumità e salute. In particolare, verranno discussi in modo più approfondito i dati relativi all’ultima rilevazione e confrontati con quelli emersi nell’indagine effettuata nel 2005.

Il documento ha carattere generale, in quanto in esso vengono riportate le percentuali relative al campione e non sono esplicitati, per non appesantire la trattazione, gli errori statistici delle stime effettuate, né gli intervalli di confidenza delle stesse.

Oltre ai comportamenti alla guida, gli argomenti indagati sono stati i rapporti con i pari e con la famiglia, l’andamento scolastico, l’attività sportiva, i comportamenti alimentari, i consumi di bevande alcoliche, sostanze stupefacenti e tabacco, i comportamenti sessuali ed il fenomeno del bullismo. Inoltre, nel questionario somministrato quest’anno, sono stati aggiunti ulteriori argomenti d’indagine tra cui la condizione di stress, la propensione al gioco d’azzardo e l’utilizzo del tempo libero (impiego PC, lettura ecc.).


immagine Collana dei Documenti ARS, n.40Questo incontro intende mantenere un impegno preso già un anno fa, nella fase in cui presentammo lo studio e proponemmo il protocollo di lavoro: organizzare almeno un incontro di discussione e di dibattito sullo stato di avanzamento del progetto. Il progetto SAPerE è stato promosso dall’Agenzia, ma mi preme sottolineare come non si tratti di uno studio isolato, bensì si collochi da un lato in un panorama internazionale e nazionale di iniziative di studio, ricerca e di interventi di miglioramento della qualità dell’assistenza all’ictus e dall’altro si colleghi ad altre iniziative che l’Osservatorio Qualità dell’Agenzia ha intrapreso in questi anni, o alle quali ha partecipato, nell’ambito di studi collaborativi.
Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 39Definire la distribuzione, con stime attuali e proiezioni future, delle principali malattie croniche nella popolazione anziana residente in Regione: un obiettivo tanto facile da definire quanto difficile e urgente da raggiungere.
Le difficoltà nascono dalla definizione dei casi, soprattutto nei più anziani, dove il limite tra fisiologico e patologico è sfumato e lievi differenze nelle definizioni producono ampie variazioni nelle stime di prevalenza e dalla scarsità di dati provenienti, peraltro, da fonti diverse e tutte imperfette: gli studi di popolazione, che indagano il bisogno, ma su campioni di popolazione, per lo meno in Toscana, non rappresentativi dell’intera popolazione; le indagini ISTAT che, tramite questionario autocompilato, indagano il bisogno percepito, peraltro su un campione troppo limitato per stime stratificabili per sesso e età a livello regionale; le banche dati ambulatoriali dei medici di famiglia, ancora poco utilizzabili e comunque limitate a chi esprime la domanda rivolgendosi a loro; infine, i flussi sanitari correnti, la cui sensibilità e specificità nell’identificare i malati cronici varia ampiamente da malattia a malattia.
L’urgenza nasce dalla necessità di un supporto epidemiologico alla programmazione di servizi sanitari adeguati all’attuale fase della transizione epidemiologica, caratterizzata dalla diminuzione della mortalità per eventi acuti, come infarto e ictus, prevalentemente grazie al continuo miglioramento delle cure ospedaliere, e a un concomitante aumento degli esiti cronici e invalidanti delle patologie degenerative, come lo scompenso cardiaco. E’ necessario pertanto un riorientamento dei servizi, da un’assistenza incentrata sulle cure ospedaliere durante le acuzie alla presa in carico della persona con cronicità tramite i servizi sanitari territoriali, che non può prescindere da stime di popolazione e proiezioni future delle cronicità.