Cabina di regia con due gruppi di lavoro (03/02/2015)


NAZIONE VIAREGGIO 3 febbraio 2015 pag. 12
Uno per la parte sanitaria e l'altro ambientale. Rossi: « Questo protocollo farà scuola»
Per venire incontro alle richieste dei cittadini, si sta cercando il modo per compensare i disagi delle ordinanze di non potabilità. L'Autorità Idrica Toscana autorizzerà tariffe agevolate per tutte le utenze del territorio interessato e per tutta la durata delle situazioni d'emergenza.

Sconti sulle bollette, interventi per ripristinare completamente la potabilità dell'acqua, ampliamenti della rete idrica per evitare situazioni critiche durante i periodi estivi. Ma sopratutto un continuo monitoraggio sui cittadini che possono essere stati esposti alla sostanza tossica. L'emergenza-tallio farà scuola, perché quanto successo a Pietrasanta e a Valdicastello non ha precedenti almeno in Italia.

Ed ecco che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha voluto fare il punto su quanto attivato sia da un punto di vista sanitario che ambientale, per difendere i cittadini e il territorio dalle possibili contaminazioni trasmesse attravero l'acquedotto pubblico. «Nel mondo casi di questo tipo sono rarissimi e l'impostazione che abbiamo dato come Regione Toscana, insieme a tutti i soggetti coinvolti, è una delle più avanzate - ha detto Rossi - . Abbiamo messo al lavoro Arpat, Asl, Ars, Cnr perché si affrontasse il problema nel modo scientificamente più corretto e penso che questo caso potrà fare scuola».

L'insieme dei provvedimenti «anti-tallio» è riunito nel protocollo d'intesa firmato ieri da Regione, Provincia di Lucca, Comune di Pietrasanta, insieme a Asl, Ars, Ait Gaia Spa, Cnr di Pisa, e l'Università di Pisa. L'accordo prevede l'istituzione di una cabina di regia che sarà presieduta dal sindaco Lombardi e che avrà il compito di coordinare le attività necessarie al contrasto della contaminazione da tallio avvenuta della zona di Valdicastello e Pietrasanta centro storico, compresi gli studi e i campionamenti su popolazione e ambiente che dovranno essere svolti per un ammontare complessivo di circa 300 mila euro.

Il Comune si impegna a presentare un progetto di bonifica, un monitoraggio ambientale delle acque e un programma di interventi di messa in sicurezza in emergenza utilizzando anche le risorse regionali già assegnate pari a 200 mila euro. Inoltre, visto che alcune sorgenti sono state chiuse, la società idrica Gaia, dopo aver già realizzato interventi urgenti per 815 mila euro, ha previsto un milione 200mila euro per lavori necessari ad evitare la crisi idrica specialmente nei periodi di maggior presenza turistica: si interverrà sulle perdite della rete, sulla realizzazione di nuove condotte degli attuali pozzi e su adeguamenti impiantistici.

Il tutto dovrà essere concluso entro il prossimo 30 maggio. La cabina di regia avrà due gruppi di lavoro: uno per la parte ambientale e uno per la parte sanitaria. «Il protocollo consentirà anche ai cittadini di controllare che le cose vengano fatte e che gli impegni vengano mantenuti - ha detto l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini -. Arpat estenderà il monitoraggio sulle acque profonde per capire se la presenza del tallio emerga anche in altre zone». L'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha assicurato infine «una serie di dettagliati e numerosi controlli sulla popolazione in termini di analisi che riguardano sia la presenza della sostanza, sia lo stato complessivo di salute della popolazione. Previsto uno studio epidemiologico dettagliato su tutta la popolazione».


«I candidati sindaco si impegnino nella bonifica»
«A TUTTI i candidati a sindaco chiediamo di impegnarsi nella bonifica delle ex miniere Edem di Valdicastello, altrimenti il pericolo tallio non verrà mai eliminato». A voler strappare questa promessa è il «Comitato tallio a Pietrasanta», a prescindere da chi governerà la città dopo le elezioni di maggio. «Nonostante nel centto storico l'ermergenza sia rientrata - spiegano - noi continuiamo a vigilare attraverso analisi che facciamo effettuare da laboratori accreditati. Ma ci sono problemi da risolvere, dal serbatoio di Monte Regoli, inefficiente per affrontare l'emergenza idrica estiva, alle miniere: che i candidati inseriscano nei programmi l'impegno a bonificarle, fissando tempi, reperimento di fondi e metodologie da seguire».

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