Ictus e frattura di femore, fra le prime cause di disabilità negli anziani


18/4/2012
immagine press releasePresentati i risultati del monitoraggio dei percorsi riabilitativi territoriali effettuato dall’Agenzia regionale di sanità.

FIRENZE - E’ in aumento negli ultimi anni in Toscana l’accesso ai servizi riabilitativi da parte degli anziani colpiti da ictus o frattura di femore. Lo afferma lo studio dell'ARS Toscana che ha monitorato i percorsi riabilitativi territoriali: i risultati sono stati presentati in un seminario che si è tenuto il 17 aprile presso l’auditorium di S. Apollonia a Firenze. Lo studio ha anche prodotto una pubblicazione, “Gli anziani in Toscana con ictus e frattura di femore”, presentata in occasione del seminario agli operatori della rete di riabilitazione toscana.

Ma veniamo ai dati. Lo studio ha rilevato che l’ictus è la seconda causa di disabilità tra gli anziani. Nel triennio 2006-2008 ha colpito circa 11.000 persone l’anno (tasso d’incidenza pari a 275,5 x100.000 residenti), gli ultra64enni ricoverati nel 2008 sono stati 8.262 (tasso di ospedalizzazione pari a 9,3‰), dei quali il 18,6% è deceduto durante il ricovero. Degenza media ospedaliera: 10,3 giorni. Il trend di incidenza della patologia è in diminuzione ma, visto il progressivo invecchiamento della popolazione, i numeri complessivi si mantengono pressoché costanti.

In base ai dati rilevati dallo studio dell’ARS, anche la frattura di femore rientra tra le prime sei cause di disabilità negli anziani. Nel 2008 i ricoveri per frattura di femore tra gli anziani toscani sono stati 7.027 (tasso di ospedalizzazione pari a 7,8‰). La degenza media è stata di 12,7 giorni ed il 3,1% dei ricoverati è deceduto in ospedale. In questo caso il trend di incidenza si mantiene costante, ma con numeri complessivi tendenzialmente in aumento sempre a causa del progressivo
invecchiamento della popolazione.

Per quanto riguarda il ricorso ai servizi di riabilitazione, secondo i dati del sistema informativo sanitario nel triennio 2007-2010 circa il 30% degli anziani con ictus ed il 46% degli anziani con frattura di femore hanno usufruito di servizi di riabilitazione, entro 28 giorni dalla dimissione ospedaliera, erogati da strutture pubbliche o private convenzionate. In entrambe le patologie si ricorre principalmente alla riabilitazione ospedaliera, perlopiù entro la prima settimana dalla dimissione. Tra i pazienti con ictus la percentuale di riabilitati diminuisce con l’età e tende a spostarsi verso il regime domiciliare o di lungodegenza. Tra i fratturati invece i pazienti maggiormente riabilitati sono quelli tra i 75 e gli 84 anni, in particolare quelli che hanno subito un intervento di protesi.

In base ai dati raccolti dallo studio, inoltre, il sistema regionale sembra recepire le indicazioni contenute nella DGR595/2005 (Percorso assistenziale per le prestazioni di medicina fisica e riabilitazione), che si traducono principalmente nella diminuzione del ricorso a prestazioni di medicina fisica erogate in regime ambulatoriale nella fase cronica (cioè dopo i 7 mesi dalla dimissione per ictus o frattura di femore), questo probabilmente grazie anche alla diffusione dei corsi di attività fisica adattata.

Tuttavia lo studio dell’ARS ha rilevato un’elevata eterogeneità sul territorio regionale, soprattutto in termini di setting assistenziali dove si erogano le prestazioni. Difficile individuarne con esattezza le cause: queste potrebbero infatti risiedere in una diversa governance della domanda e dell’offerta, ma anche, seppur in misura ridotta, in problematiche organizzative che influiscono sulla completezza dei dati inviati ai flussi informativi sanitari. L’auspicio è che la pubblicazione di questi risultati regionali possa far emergere alcune risposte alle domande irrisolte, stimolando la discussione tra gli operatori territoriali.

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Per approfondire
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PER INFORMAZIONI:
Barbara Meoni – Comunicazione e informazione ARS Toscana
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