Compartecipazione alla spesa sanitaria: effetti sull’assistenza specialistica in Toscana


immagine Compartecipazione alla spesa sanitaria: effetti sull’assistenza specialistica in ToscanaARS NEWS - 02/09/2013
La sanità pubblica è stata oggetto negli ultimi anni di politiche di contenimento - come testimoniano le modifiche introdotte nel 2011 alla compartecipazione alla spesa sanitaria - per razionalizzarne i costi e promuoverne un suo più appropriato utilizzo.

L’osservazione delle modalità con cui tali cambiamenti si sono articolati e l’impatto che il nuovo sistema di copayment ha prodotto sulle prestazioni specialistiche e di diagnostica ambulatoriale risultano importanti in Toscana. Qui infatti, in recepimento del quadro normativo nazionale, si è compiuta una scelta indirizzata a salvaguardare criteri di equità e di tutela delle fasce più deboli, disponendo misure alternative di copayment modulate per capacità contributiva degli assistiti.
 
L'Osservatorio per la qualità ed l’equità dell’ARS ha avviato uno studio, nell’ambito del progetto REMOLET, per valutare quali siano stati gli effetti dell’introduzione del ticket aggiuntivo (avvenuta in Toscana nell’agosto del 2011 come conseguenza indiretta della crisi economica) sui volumi delle prestazioni, sui costi sostenuti dal sistema e sull’ammontare dei ticket riscossi relativi a prestazioni specialistiche ambulatoriali erogate da strutture pubbliche e private accreditate (privato).

Lo studio pre-post è stato condotto utilizzando il flusso regionale delle prestazioni ambulatoriali con l’esclusione dell’attività intramoenia, extra-regionale e di quella pre- e post-ricovero ospedaliero. L’indagine analizza per tipologia di esenzione le variazioni intercorse tra il primo semestre 2011 e il primo semestre 2012 nei volumi di prestazioni erogate (fuori e dentro il pronto soccorso), nei costi sostenuti e nella somma dei ticket versati per settore di attività (diagnostica clinica e riabilitazione, diagnostica per immagini, diagnostica di laboratorio, diagnostica strumentale, procedure interventistiche e diagnostico-terapeutiche), anche rispetto alle caratteristiche dell’erogatore.

I risultati ottenuti mostrano che la riduzione dei volumi di attività specialistica si attesta al 3,18% annuo (64,6 vs. 62,5 milioni di prestazioni). Tenendo conto delle componenti di stagionalità e tempistica dell’entrata in vigore della manovra, tra il I semestre 2011 e il I semestre 2012 la riduzione passa al 3,98%. Le prestazioni erogate a residenti non esenti hanno un decremento dell’11,68%. La spesa sanitaria aumenta nel complesso dell’1,45% (3,77% semestrale, 414,9 vs. 430,5 milioni euro), con differenze tra settori (10,85% per la diagnostica). La somma dei ticket versati aumenta del 12,6%, passando da 67,4 a 75,6 milioni euro.

Si notano differenze tra i settori a seconda che il soggetto sia esente e che l’erogatore sia privato o pubblico. Una leggera concentrazione delle prestazioni a tariffa alta si osserva nel settore pubblico. Il rapporto tra privato e pubblico rimane invariato per le prestazioni erogate, con uno spostamento dei volumi in ambo i sensi, dal pubblico al privato per prestazioni di basso costo, in senso contrario per prestazioni di alto costo, concentrando lievemente le tipologie di utenza, gli esenti nel pubblico e i non esenti nel privato accreditato.


Per approfondire
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