Hiv trasmesso da madre a figlio: l'ARS al seminario del progetto di cooperazione internazionale Match


immagine progetto matchARS NEWS - 09/06/2014
L’ARS ha partecipato al seminario internazionale promosso dalla Regione Toscana in relazione al progetto MatchMaternal and child health: local Authorities and decentralization of services in SADC area” tenutosi a Pretoria (Sud Africa) dall’11 al 13 maggio scorso.
 
Il progetto Match è un progetto di cooperazione allo sviluppo promosso dal Centro di salute globale della Regione Toscana, cofinanziato dalla Commissione Europea ed implementato dalle ONG con base in Italia Oxfam Italia, Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti (COSPE), Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (CMSR) e in Sud Africa da Small Project Foundation.

La finalità del progetto è quella di ridurre la morbilità e la mortalità causate dall’infezione del virus Hiv nelle aree rurali dei distretti OR Tambo (Sud Africa), Kondoa (Tanzania) e Kananga (Repubblica Democratica del Congo). Le tre aree rurali presentano tassi di povertà e livelli di mortalità materna e infantile molto elevati. Oltre a ciò l’infezione da Hiv continua ad aumentare soprattutto in età giovanile (15-24 anni) e nei neonati attraverso la trasmissione madre-figlio.

Attività transnazionali e in loco costituiscono le principali linee di intervento del progetto. Le prime sono finalizzate a facilitare lo scambio di buone pratiche, rafforzare le capacità delle autorità locali, attuare e capitalizzare una metodologia innovativa per coinvolgere le comunità locali delle zone rurali. Le attività in loco invece sono rivolte a migliorare l’accesso a servizi sanitari adeguati attraverso il miglioramento della gestione e dell’erogazione dei servizi, valorizzare le competenze delle risorse umane, sensibilizzare e responsabilizzare le comunità locali attraverso campagne di informazione e adottare un meccanismo efficace di partecipazione.
 
Durante il seminario si è discusso di:
  • raccolta dati e sistema informativo per il monitoraggio dei servizi di prevenzione della trasmissione madre-figlio dell’Hiv e delle cure prenatali
  • continuum care e follow-up, collaborazione tra sistemi sanitari locali, organizzazioni comunitarie e organizzazioni della società civile
  • buone pratiche per il coinvolgimento dei maschi nelle cure prenatali e nella prevenzione della trasmissione madre-figlio del virus dell’HIV
  • ruolo e contributo dei Community health workers e ottimizzazione di tutte le risorse umane rilevanti e disponibili presso le comunità locali
In merito al primo punto l’ARS è intervenuta al seminario con una presentazione sull’organizzazione del sistema sanitario regionale della Toscana, con particolare riferimento alla pianificazione dell’assistenza in gravidanza e sul sistema di raccolta dati riguardante sia gli esiti del parto che il sistema di sorveglianza dell’Hiv/Aids.

Nei giorni successivi si è svolto uno Study tour nel distretto di OR Tambo. Queste iniziative hanno permesso di creare un tavolo di discussione tra istituzioni, contesti operativi distrettuali, regionali e locali di diverse realtà africane per la condivisione di buone pratiche sul tema dell’integrazione dei servizi di prevenzione.

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