stati vegetativi toscanaIl percorso assistenziale per le persone con gravi cerebrolesioni acquisite nella Regione Toscana:
Delibera G.R. n. 599/2009
  • Gruppo di lavoro: coinvolgimento dei professionisti che operano a vario titolo nell'ambito dell'assistenza a persone con esiti da GCA, sia nelle strutture ospedaliere che in quelle territoriali
  • Supporto dell'Agenzia regionale di sanità, coordinatore del gruppo e referente per la elaborazione dei dati epidemiologici
  • Armonia con i documenti di riferimento allora presenti (linee guida, conferenze di consenso, progetti nazionali finanziati dal Ministero)
  • Parere del Consiglio Sanitario Regionale sul documento prodotto
  • Formale approvazione con atto di Giunta

di fabrizio vienna 2009 Nel contesto della nona conferenza delle cure integrate, l’Agenzia ha illustrato il percorso regionale che ha condotto alla definizione del modello assistenziale dedicato ai pazienti con grave cerebrolesione acquisita (Dgr 599/2009). Il nuovo modello prevede un percorso standardizzato in cinque fasi, l’avvio precoce della riabilitazione, una riduzione della degenza (e costi) in fase acuta, una forte integrazione tra ospedale e territorio e la pianificazione dei posti letto.

gca pontignano 2009 webLa presentazione mette a confronto le stime toscane del fenomeno gravi cerebrolesioni acquisite provenienti da fonti diverse e applica le stime provenienti dalle conferenze di consenso per individuare l’incidenza di pazienti in stato vegetativo. In Toscana si verificano circa 460-760 nuovi casi all’anno di gravi cerebrolesioni, mentre si stimano tra i 90 e 150 casi/anno di stati vegetativi (prevalenza intorno i 110-210 casi).

abi brugge 2008 p1 pagina 01La presentazione mostra i risultati derivanti da una primo tentativo di misurare l’epidemiologia ed il percorso dei pazienti con grave cerebrolesione acquisita in Toscana nel periodo 2003-2006. Infatti, l’applicazione di un algoritmo basato sull’integrazione di flussi sanitari correnti ha consentito di stimare l’incidenza, il tasso di ospedalizzazione, la mortalità ed il successivo ricorso a riabilitazione. Si evidenzia quanto segue:
  • le stime sembrano in linea con quelle provenienti dalla letteratura, nonostante i limiti delle fonti dati utilizzate;