L'uso di farmaci in Toscana: online le presentazioni della giornata di studio e il primo rapporto ARS


farmaci 5 maggio
Viene pubblicato oggi il primo rapporto elaborato dall'Agenzia regionale di sanità sull'uso dei farmaci in Toscana. Il documento, presentato durante la Giornata di studio organizzata dall'ARS, delinea un semplice quadro generale, per poi soffermarsi su alcuni aspetti specifici.

Mediamente ogni assistito toscano assume un po' più di una dose di farmaco al giorno, anche se questo volume è concentrato soprattutto tra i soggetti anziani e i bambini.

I farmaci più utilizzati sono quelli per l'apparato cardiocircolatorio, con quasi mezza dose al giorno ciascuno, seguiti dai farmaci per l'apparato gastrointestinale e metabolismo (per esempio i gastroprotettori e gli antidiabetici) e dai farmaci utilizzati per il sangue e il sistema ematopoietico (per esempio gli antiaggreganti), con, rispettivamente, un po' più e un po' meno di un quinto di dose al giorno.

Nel rapporto si investiga l'appropriatezza d'uso di quattro categorie di farmaci per malattie croniche. L'appropriatezza viene catturata tramite semplici misure di regolarità nell'assunzione del farmaco: ciascuno dei farmaci indagati, infatti, non è efficace se non è assunto con continuità o con dosaggio sufficiente. Il messaggio fondamentale di questo capitolo è che l'aderenza alle terapie croniche è insoddisfacente: inferiore al 60% nei farmaci ipertensivi, al 40% nei farmaci contro l'osteoporosi, al 25% nei farmaci antidepressivi, al 20% nei farmaci respiratori. Il dato è ancora più basso quando ci si restringe agli utilizzatori che hanno appena cominciato la terapia. Si tratta di un dato non dissimile da quello registrato in altre regioni italiane, tranne che nel caso degli antidepressivi, dove il dato toscano sembra lievemente migliore. Si osserva inoltre che l'utilizzo delle donne è meno appropriato in tutte le categorie, tranne che nel caso dell'osteoporosi: si può avanzare l'ipotesi che la (fuorviante) percezione di un minor rischio cardiovascolare e un maggior rischio di fratture siano alla base di questa differenza.

Un approfondimento ripercorre la storia della genericazione di farmaci inibitori di pompa protonica. Questi farmaci sono indicati per prevenire il sanguinamento gastrico, che è un effetto collaterale comune in molte terapie. Come si nota dalla figura, l'utilizzo di ciascuna delle cinque molecole è aumentato in corrispondenza al momento della scadenza del brevetto. Il volume d’uso è quindi aumentato ma concentrandosi sulle molecole a minor costo, garantendo, a parità di efficacia di trattamento, un effetto positivo sulla spesa farmaceutica.

prevalenza uso IPP
Il documento contiene ulteriori approfondimenti sull'uso dei farmaci incretinici, innovativi farmaci ipoglicemici, e sull'introduzione in Italia del primo farmaco biosimilare, ovvero contenente una versione del pricipio attivo di un farmaco biologico a brevetto scaduto.

Con questo primo rapporto sull'utilizzo di farmaci, scritto in collaborazione con il settore Politiche del farmaco e appropriatezza della Regione Toscana, l'ARS fornisce informazioni che possono essere utilizzate come riferimento per i processi decisionali in sanità pubblica.

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Le presentazioni della Giornata di studio



vol87 

Rapporto sull'uso di farmaci in Toscana (2016)

 Collana dei Documenti ARS, n. 87