Gli incidenti domestici in Toscana nel 2019

A cura di: M. Lazzeretti


22/12/2020
Secondo la definizione dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), l’infortunio di tipo domestico è un incidente che comporta una compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona, non dipendente dalla volontà umana, che si verifica all’interno dell’abitazione o nelle sue estensioni esterne (garage, balconi, giardino ecc.).

Le iniziative più efficaci volte alla prevenzione degli incidenti domestici sembrano quelle che considerano molteplici approcci: le campagne di informazione e di educazione rivolte in particolar modo le categorie maggiormente a rischio, anziani e bambini, la formazione degli operatori sanitari volta all’acquisizione di competenze per la rilevazione della sicurezza degli ambienti domestici, la fornitura a basso costo di dispositivi di sicurezza (maniglie antiscivolo, spie antincendio ecc.) sono solo alcuni esempi di interventi preventivi che possono arrivare ad avere un impatto se utilizzati in modo sinergico e combinato.
Molto di più, invece, si potrebbe fare sul tema del monitoraggio, per il quale le statistiche prodotte a livello nazionale derivanti da indagine campionaria, sono piuttosto limitate.

Gli ultimi dati a disposizione per la Toscana sono contenuti nell’Indagine Multiscopo di ISTAT e stimano, per l’anno 2018, una quantità di incidenti domestici pari a circa 275mila, con un tasso grezzo di 7,5 ogni 100mila abitanti (+9,7% rispetto all’anno precedente). Questi sono caratteristici in particolar modo nella popolazione di genere femminile, che è coinvolta in 7 casi su 10. Maggiore è anche la loro età media: 60 anni contro i 48 del genere maschile.
Per provare ad approfondire la fenomenologia degli incidenti domestici si possono utilizzare gli archivi amministrativi sanitari: informazioni utili a tal scopo sono ricavabili dal flusso del Pronto soccorso (PS), dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e dal registro di mortalità (RMR).
Nell’anno 2019, gli accessi per ogni causa in Pronto soccorso sono stati 1,5 milioni, di cui circa 435mila per diagnosi di tipo traumatico (identificate dai codici ICD-IX compresi tra 800-999). Il dato è in linea rispetto al 2018. Tra le dinamiche correttamente riportate all’interno del gruppo dei traumtismi, la più frequente è l’incidente domestico, che ricorre in più di un caso su tre (36,6%), seguita da incidenti avvenuti in strada (23,1%) e in altri luoghi chiusi (15,2%) (Tabella 1).

Tabella 1. Dinamica evento per i ricoveri avvenuti all’interno del gruppo dei traumatismi – Distribuzione percentuale (%) – Anno 2019 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flusso informativo PS
tabella 2
Rispetto all’anno precedente, si assiste ad un incremento del +15,3% di accessi effettuati da residenti toscani per questa causa: il numero complessivo si attesta intorno a 113mila, dato praticamente identico a quello del 2017, che equivale ad un tasso grezzo di 3 accessi ogni 100 abitanti (Figura 1). Anche in questo caso, come in tutta la serie dal 2010, il dato è più alto per il genere femminile, che presenta un valore di accessi pari a 3,3 (ogni 100 abitanti) contro 2,8 di quello maschile.

Il notevole incremento avuto nel biennio 2015-2016 è da imputarsi alla miglior compilazione della informazione relativa all’infortunio domestico, che adesso richiede obbligatoriamente l’inserimento della variabile legata alla “dinamica del trauma” per la chiusura informatica della scheda clinica del paziente.

Figura 1. Accessi al Pronto Soccorso per incidente domestico con diagnosi di dimissione traumatica, per genere – Tasso grezzo per 100 abitanti – Toscana, periodo 2010-2019 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flusso informativo PS
fig 1
Suddividendo ed analizzando gli accessi per fascia di età, emerge l’identikit delle fasce maggiormente a rischio: innanzitutto gli over-65, che hanno effettuato in totale circa 50mila accessi – quasi la metà del totale degli accessi per ID - con un rapporto di genere quasi di 2 a 1 a sfavore del genere femminile ed un tasso rispettivamente di 6,3 e 4,1 accessi ogni 100 abitanti per femmine e maschi; anche i bambini nella fascia di età 0-4 anni sono l’altra classe particolarmente a rischio e presentano i tassi più elevati (rispettivamente 6,7 e 5,8 accessi ogni 100 abitanti per i maschi e le femmine).
Nella valutazione delle maggiori cause di accesso al Pronto soccorso, si evidenzia un 28,8% dovuto a fratture, un 23,7% a contusioni ed un 17,8% a ferite aperte.

Un’ulteriore analisi riguarda l’esito di dimissione dal Pronto soccorso, che si può considerare come il vero termometro della gravità dell’evento: per il 87,7% si risolve in una dimissione domiciliare, per l’8,3% in un ricovero ospedaliero, con le altre modalità a rappresentare percentuali molto più basse. Tra gli esiti negli accessi del 2019, si registrano anche 24 deceduti, che avevano un’età media pari ad 87 anni.

Passando all’analisi dei ricoveri ospedalieri, in Toscana il numero totale per tutte le cause nell’anno 2019 è stato di 587mila. Circa il 10% di questi (59mila), è avvenuto per una causa legata ai traumatismi. All’interno di questo gruppo, tra i luoghi correttamente riportati gli incidenti stati avvenuti all’interno delle mura domestiche sono la terza causa di ricovero ospedaliero con una percentuale di 18,7%. Dopo un costante trend di incremento che durava ininterrottamente dal 2009, dovuto almeno in parte ad una maggior qualità del dato rilevato, si è assistito per la prima volta nell’ultimo anno ad un’inversione di tendenza: 287,3 ricoveri ogni 100mila abitanti (pari a -6,5% annuale) è risultato il tasso grezzo di ricovero sulla popolazione totale, media dei 369,6 ogni 100mila abitanti del genere femminile (-7,6%) e dei 199,1 di quello maschile (-4,4%) (Figura 2).

Figura 2. Ricoveri ospedalieri per incidente domestico con diagnosi di dimissione traumatica, per genere – Tasso grezzo per 100mila abitanti – Toscana, periodo 2000-2019 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati flusso informativo schede di dimissione ospedaliera (SDO)
fig 2
Anche in questo caso, le fasce di popolazione maggiormente a rischio sono i bambini nei primi 4 anni di vita (0-4 anni) e gli over-65: questi ultimi, da soli, rappresentano il 76,6% dei ricoveri totali per dinamica traumatica (8.718), con un rapporto di genere femmine su maschi di 2,6 volte.
Tra le diagnosi di ricovero con dinamica traumatica, il 73,4% dei casi riguarda fratture: nei bambini si riscontrano in modo preponderante casistiche legate a diafisi od omero, mentre nella fascia più anziana riguardano maggiormente la sezione trocanterica o quella trans-cervicale, classici infortuni dovuti alle cadute.
Discorso leggermente più complesso è l’identificazione degli incidenti domestici nel Registro di mortalità regionale, che ha l’anno 2016 come ultimo aggiornamento disponibile. Rispetto agli altri flussi informativi, il Registro di mortalità utilizza la decodifica ICD-X per identificare le cause e non possiede una variabile a sé stante per definire il luogo dell’evento. Sono stati considerati, perciò, i decessi avvenuti per causa violenta (identificati con i codici compresi tra W00-X59 o tra Y10-Y34) all’interno dell’abitazione (terza cifra della codifica della causa, con codice pari a zero).
Nel 2016, sono deceduti per queste cause nella regione 726 residenti (19,4 ogni 100mila), di cui il 55,4% di sesso femminile. Il 91,0% dell’intera casistica (661 decessi) ha riguardato la popolazione over-65, dove la prevalenza del genere femminile è pari al 59,5%.
L’incremento notevole rispetto all’anno 2015 (+220%) è al momento difficilmente spiegabile: si ritiene che possa dipendere da una diversa compilazione del flusso, ma per ottenere una risposta esaustiva sarà necessario valutare l’evoluzione del trend (Figura 3) negli anni futuri.

Figura 3. Decessi per causa violenta avvenuti all’interno dell’abitazione, per genere – Tasso Grezzo per 100mila abitanti – Toscana, periodo 2010-2016 – Fonte: Elaborazioni ARS sul registro di mortalità regionale (RMR)
fig 3
In conclusione, gli incidenti domestici colpiscono in Toscana ogni anno 74 abitanti ogni 1.000 ed il dato è in aumento rispetto agli anni precedenti. Nonostante la limitata copertura nell’ambito del monitoraggio, essi risultano essere la principale causa di accesso al Pronto soccorso e la terza causa di ricovero ospedaliero per incidenti del gruppo dei traumatismi: hanno, quindi, un maggior impatto degli incidenti stradali , sportivi, o avvenuti sul luogo di lavoro (Figura 4)

Figura 4. Riepilogo dei decessi, dei ricoveri e degli accessi in Pronto soccorso per traumatismi gli incidenti domestici (Numero di casi) - Fonte: ARS Toscana su PS, SDO, RMR
fig 4
Le conseguenze sanitarie più gravi si rilevano negli anziani, a causa delle fratture provocate da cadute.
Una maggior attenzione nei confronti della prevenzione e del monitoraggio permetterebbe, come nel caso delle patologie, una diminuzione cospicua della casistica.
Sulla prima tematica, il Piano sanitario di prevenzione nazionale incentiva pratiche di “invecchiamento attivo” che prevedono la promozione di modifiche agli ambienti domestici attraverso dispositivi di sicurezza, di stili di vita sani e di formazione sulle pratiche da adottare per la riduzione della gravità delle conseguenze, in caso di caduta di anziani autosufficienti.
Sulla seconda tematica, un intervento possibile riguarda la qualità dei dati provenienti dai flussi informativi, adottando in Toscana la metodologia utilizzata nel Sistema informativo nazionale sugli infortuni in ambienti di civile abitazione (SINIACA), con l’obiettivo di sensibilizzare il personale delle strutture sanitarie affinché compili in maniera appropriata le schede dei pazienti.

A cura di: M. Lazzeretti - ARS Toscana