Obiettivo raggiunto: a due anni dall’avvio, l’ARS Toscana comunica la conclusione della raccolta dati dell’indagine InVetta - Indagine di biomonitoraggio e valutazioni epidemiologiche a tutela della salute nei territori dell’Amiata.

Sono circa 2060 i cittadini che hanno aderito al progetto voluto dalla Regione Toscana per approfondire lo stato di salute e i fattori di rischio degli amiatini. L’indagine è partita a maggio 2017 e ha previsto la raccolta di un campione di sangue e urine per determinare la presenza di metalli pesanti (arsenico, mercurio, cromo, tallio e tanti altri) e per effettuare alcuni esami di laboratorio come glicemia, colesterolo, transaminasi etc. Inoltre ai partecipanti è stata fatta una visita per misurare la pressione, rilevare peso e altezza ed eseguire una spirometria per valutare la loro salute respiratoria. Infine è stato loro somministrato un questionario approfondito su abitudini, ambiente di vita e di lavoro, storia clinica personale e percezione del rischio. Si è trattato di una quantità considerevole di analisi e controlli, tutti gratuiti per i cittadini.


«InVetta è un progetto voluminoso e importante – spiega Fabio Voller, Coordinatore dell’Osservatorio di epidemiologia dell’ARS – che ha richiesto un impiego considerevole di risorse. Vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i cittadini che con la loro partecipazione hanno reso possibile lo studio, e poi tutti i professionisti della ASL Sud-est, medici, infermieri amministrativi, tecnici di laboratorio, medici di famiglia e tutti gli operatori che in questi due anni hanno svolto un lavoro davvero importante. Ora inizia la fase di analisi dei dati, anch’essa voluminosa, che richiederà diversi mesi di lavoro».

La restituzione dei risultati è prevista entro la fine del 2019.



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