Antibiotico-resistenza e uso di antibiotici in Toscana - Report 2017

Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, in continuo aumento, ha assunto negli ultimi anni una preminente rilevanza, con crescente impatto sia epidemiologico che economico e rappresenta una priorità di sanità pubblica a livello mondiale.

La precisione nella diagnosi clinica, un uso prudente degli antibiotici e lo sviluppo di strategie di prevenzione e controllo delle infezioni sono i principali interventi da attuare per prevenire la selezione e la trasmissione di batteri resistenti.

La necessità di coordinare gli sforzi sia a livello mondiale che a livello locale, al fine di monitorare e controllare tale fenomeno, è ben delineata nel Piano d’azione europeo “One Health contro la resistenza antimicrobica comunicato dalla Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo nel giugno 2017.


Gli obiettivi principali del nuovo piano si basano su tre punti principali:

In linea con quanto promosso dall’Unione europea, il Ministero della Salute ha presentato il nuovo Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza 2017-2020 (PNCAR) con lo scopo di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, integrando tutti i settori interessati secondo l’approccio «One health». Le principali azioni da realizzare secondo il PNCAR 2017-2020 sono:
Con la pubblicazione di questo report, ormai alla sua quarta edizione, ARS con la Rete SMART vuole dare un contributo all’attuazione del PNCAR regionale fornendo dati utili ai professionisti per confrontarsi al fine di evidenziare azioni specifiche di miglioramento e al management regionale per definire idonee politiche e monitorarne l’attuazione.
Quest’anno, oltre ai dati sul consumo di antibiotici e sulle antibiotico-resistenze nei principali patogeni responsabili di infezioni batteriemiche, il report è stato arricchito con i dati relativi all’incidenza e agli esiti delle infezioni batteriemiche, e con i dati sulle antibiotico-resistenze nei principali patogeni responsabili di infezioni urinarie.

Per approfondire: