Sicurezza di pazienti, operatori e visitatori negli ospedali toscani: pubblicate le linee guida regionali per l’emergenza intraospedaliera

La Regione Toscana ha recentemente pubblicato le Linee di indirizzo per la risposta alle emergenze sanitarie intraospedaliere


18/4/2019
Molte sono le emergenze che possono accadere anche all'interno di un ospedale a un paziente, un operatore, un visitatore. La letteratura ci indica che alcune emergenze che si verificano in ospedale sono trattate con ritardo rispetto a quanto avviene fuori dall'ospedale, dove interviene il 118.

Per assicurare una risposta avanzata ed efficace a tutti gli eventi critici di natura sanitaria che possono verificarsi negli ospedali e offrire alle aziende e agli operatori strumenti concreti e sicuri, la Regione Toscana ha pubblicato le Linee di indirizzo per la risposta alle emergenze sanitarie intraospedaliere, approvate recentemente dalla Giunta regionale. Il percorso è iniziato nel 2017 ed ha coinvolto tutti gli ospedali toscani, dando vita ad un'intensa collaborazione tra i professionisti delle aziende sanitarie e del mondo sanitario regionale: un gruppo di lavoro composto di circa 30 professionisti, dai referenti del Centro gestione rischio clinico, ai professionisti delle reti cliniche tempo-dipendenti, al personale tecnico e ai referenti del sistema di emergenza pre-ospedialiero.

L’ospedale in Toscana è già un luogo molto sicuro, ma non sempre la risposta alle emergenze e agli eventi acuti è tempestiva. Negli ospedali toscani, ogni giorno, ci sono più di 9.000 pazienti ricoverati e più di 30.000 persone che usufruiscono di prestazioni ambulatoriali, oltre agli operatori sanitari e ai tecnici, gli studenti e un numero molto alto di visitatori. E’ quindi verosimilmente alta la probabilità che si verifichi un evento acuto: per i pazienti ricoverati, ad esempio, gli arresti cardiaci stimati sono 17 al giorno.

Il modello indicato dalle nuove linee guida regionali è definito sistema a risposta rapida e vuol potenziare gli standard di sicurezza ospedalieri per garantire risposte efficaci e appropriate in tutti i casi di emergenza-urgenza, anche nei percorsi di cura complessi (che possono richiedere la gestione del paziente in ospedali diversi), e ridurre la mortalità intraospedaliera così come il ricorso a livelli di cura maggiore (come le terapie intensive).

Nelle linee guida regionali si presta particolare attenzione ai percorsi di cura tempo-dipendenti, come ictus, trauma, emergenze cardiologiche e sepsi: l’obiettivo è quello di introdurre quanto più precocemente possibile i pazienti nelle relative reti di cura, garantendo loro percorsi di cura appropriati e coerenti con le linee guida di riferimento.

Infine, novità importante prevista dal documento è  la fase di avvio per implementare il numero unico per le emergenze intraospedaliere (NUEi) 2222, che fornirà anche un canale diretto per le comunicazioni in emergenza all'interno dell'ospedale e con il sistema extraospedaliero (118).

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