immagine Il benessere dei bambini nei paesi ricchi: un quadro comparativoARS SEGNALA - 15/04/2013
La graduatoria del benessere, che compare nel report Il benessere dei bambini nei paesi ricchi: un quadro comparativo, è stata progettata per misurare e comparare i progressi compiuti a favore dei bambini e degli adolescenti in 29 paesi economicamente avanzati e prende in considerazione cinque aree della vita dei bambini: benessere materiale, salute e sicurezza, istruzione, comportamenti e rischi, condizioni abitative e ambientali.

Per tre delle cinque aree l’Italia si trova nella terza fascia, la più bassa della classifica e al 22esimo posto nella graduatoria generale per tutte e 5 le dimensioni del benessere dell’infanzia. I Paesi Bassi al contrario si confermano al primo posto e sono l’unico paese a classificarsi tra i primi cinque in tutte le aree.

Insieme a Portogallo, Grecia e Spagna, l'Italia si trova agli ultimi posti della classifica per la povertà infantile relativa, con il 17% dei bambini sotto la soglia di povertà. Il tasso di povertà infantile relativa  mostra la percentuale di bambini e adolescenti che vivono in famiglie con reddito inferiore al 50% della media nazionale.
A questo si aggiunge l’indice di deprivazione materiale ovvero la percentuale di bambini che non accedono ai vantaggi e alle opportunità di cui gode la maggior parte dei loro coetanei: tre pasti al giorno, avere a disposizione frutta e verdura fresche ogni giorno, possedere libri adatti al proprio percorso educativo, avere accesso ad attrezzature per i giochi all’aria aperta o poter frequentare regolarmente attività sportive, avere una connessione ad Internet, possedere almeno due paia di scarpe della misura giusta, poter festeggiare il compleanno. Francia e Italia hanno un tasso di deprivazione infantile superiore al 10%.

Basso è in Italia il tasso di mortalità nei lattanti, a dimostrazione dell’impegno del nostro paese di garantire servizi sanitari in grado di proteggere le madri, le nascite e i neonati; più elevato invece il numero dei bambini nati sottopeso.

Il nostro paese insieme alla Spagna ha il più alto tasso di "Neet" di tutti i paesi industrializzati. Per “Neet” si intendono i ragazzi tra i 15 e i 19 anni che non lavorano, non studiano né seguono una formazione. In Italia rappresentano l’11% dei giovani. Lo stato di neet inoltre è spesso correlato con problemi di natura mentale,  abuso di stupefacenti, coinvolgimento in attività criminali e disoccupazione. Scarso anche il rendimento scolastico degli studenti italiani a 15 anni. Il tasso di iscrizione agli studi superiori oltrepassa di poco l’80%, rispetto al 93% del Belgio, in prima posizione. Siamo però il paese industrializzato che registra il tasso più basso di bambini che hanno subito atti di bullismo a scuola (11%).

Tra i record negativi l’Italia registra il tasso più basso di bambini che svolgono quotidianamente esercizio fisico, solo il 10% dei bambini afferma di fare esercizio fisico per un’ora al giorno ed è alta la percentuale di giovani che fumano sigarette almeno una volta a settimana. L’Italia presenta però anche alcuni aspetti positivi: il quarto tasso più basso di abuso di alcol e di gravidanze nelle adolescenti.

Complessivamente, nei paesi presi in esame, dai dati emerge che:
  • il 99% delle ragazze non rimane incinta durante l’adolescenza
  • il 92% non fuma sigarette
  • l’85% non è in sovrappeso
  • l’86% non fa uso di cannabis
  • l’85% non si ubriaca
  • circa due terzi non subisce atti di bullismo
  • e oltre l’85% dei bambini nei paesi economicamente avanzati dichiara un elevato livello di soddisfazione della vita.


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